PARIGI – “Alghero per l’Unesco. Jazz e Cultura”: Un investimento che va oltre il mare e l’estate, che rafforza la destinazione in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici puntando sulle più autentiche e identitarie caratteristiche del territorio. Ad accogliere il sindaco Mario Bruno e la delegazione sarda, col jazzista Paolo Fresu in testa, l’Ambasciatore italiano presso l’Unesco, Vincenza Lomonaco, oltre a diplomatici da tutto il mondo. Presente il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini.
Accecati dall’Oro rosso firmato dagli artigiani e gioiellieri algheresi che hanno esposto le loro creazioni di corallo (Marina Ferraro, Leo Rosalba, Gioielleria Marti, Carmelo Alfonso, Roberto Costa, La Corallina, Oro Rosso, La Nassa, Cieffe, Placidi 2.0, Orafart, Bottega Artigiana, Giovanni Piga) nella sala al settimo piano della sede generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura in Place de Fontenoy allestita dalla creatività di Tonino Serra, e deliziati dallo straordinario estro ai fornelli delle giovani promesse Gianluca Lai e Lorenzo Moro, coadiuvati da Enzo Lai (Ristorante il Pesce d’Oro e La Bifora), per Alghero e i suoi partner economici e culturali è stata l’occasione per riproporre la candidatura al Creative Cities Network sulle note vellutate della tromba di Paolo Fresu, il contrabbasso di Salvatore Maltana, il sassofono di Francesco Bearzatti e la chitarra di Federico Casagrande.
Nell’occasione è stato presentato da Corrado Beldì dell’associazione nazionale I-Jazz l’International Jazz Day del 29 e 30 aprile che vedrà la città di Alghero al centro delle iniziative Unesco per la musica in programma in dieci regioni italiane. Appuntamenti all’insegna della musica e dell’ambiente che in Sardegna coinvolgono luoghi di straordinaria bellezza quali le isole dell’Asinara e di Tavolara e centri urbani della storia passata e presente, Alghero, Nuoro e Barumini.
Nella foto il corallo di Alghero all’Unesco di Parigi
S.I.