ALGHERO – “Apprendiamo dalla stampa locale che la signora Mireia Plana, rappresentante di una associazione culturale catalana con sede a Barcellona, intende attivare nella nostra Città una raccolta di firme, con tanto di banchetti fuori dalle scuole, affinchè la Regione Sardegna faccia il necessario perchè l’algherese venga insegnato nelle scuole.
In primo luogo, ci è sembrato a dir poco superficiale, usiamo questo eufemismo, il fatto che la signora Plana dimostri di non conoscere la realtà algherese, soprattutto per ciò che riguarda la scuola, e ignori alcuni aspetti rilevanti che una dirigente culturale di tale livello non può assolutamente trascurare.
In secondo luogo una petizione popolare promossa dalla rappresentante di una associazione culturale di Barcellona risulta essere una “ intrusione” inopportuna in una realtà dove da decenni operano associazioni culturali ed intellettuali che garantiscono azioni e proposte culturali di rilievo con dignità pari ad altre realtà.
Ciò premesso ci permettiamo di fornire alla signora Plana alcune informazioni utili perchè non cada in ulteriori gaffe ;
- Ad Alghero è in vigore lo statuto comunale in cui all’art 9 è previsto che l’Amministrazione Comunale é l’istituzione che svolge il ruolo primario di referente della politica linguistica; attualmente ci risulta sia di competenza del Sindaco il ruolo politico di promuovere azioni a favore della tutela della lingua catalana di Alghero;
- Ad Alghero ci sono diverse associazioni che si occupano di cultura algherese nei diversi ambiti; 5 di esse, in particolare, che lavorano costantemente da oltre trent’anni per la tutela, la promozione, la valorizzazione e l’insegnamento della lingua algherese o catalano di alghero, hanno dato e possono continuare a dare un rilevante contributo nella realizzazione di validi progetti culturali anche per l’insegnamento dell’algherese nelle scuole cittadine.
- Una di queste associazioni è l’Òmnium Cultural de l’Alguer che per 11 anni ha impartito lezioni di algherese nelle scuole cittadine attraverso il progetto Joan Palomba, un progetto di insegnamento che seguiva il metodo, allora all’avanguardia, dell’immersione linguistica, da cui nessuno e tantomeno la signora Plana puo prescindere; per tale progetto sono stati studiati e realizzati manuali didattici, adattati alla realtà linguistica locale, che risulterebbero ancora attuali per l’insegnamento dell’algherese nelle scuole;
- Inoltre, l’Òmnium Cultural de l’Alguer ha collaborato con l’allora Consigliere regionale algherese Marco Tedde, e successivamente anche con il consigliere Raimondo Cacciotto, quando egli è entrato a far parte del Consiglio Regionale nella fase finale della legislatura, per far si che venisse riconosciuta una maggiore tutela della lingua e della cultura algherese all’interno della nuova legge Regionale approvata lo scorso anno dal Consiglio Regionale della Sardegna; legge in cui vi sono, fra l’altro, alcuni articoli riguardanti l’insegnamento dell’algherese nelle scuole e per la quale è fisiologico che debba essere fatto il regolamento di attuazione, come qualsiasi altra legge dello Stato Italiano, senza bisogno alcuno di petizioni popolari.
- Sino ad oggi tutte le istituzioni pubbliche e private catalane hanno collaborato con l’Amministrazione comunale di Alghero e con le associazioni storiche cittadine, hanno apportato un rilevante e prezioso contributo di esperienze a favore della nostra lingua e cultura ed i rapporti sono stati e continuano ad essere improntati sulla disinteressata, leale e proficua collaborazione e mai nessuno ha prevaricato tali principi.
Infine abbiamo appreso (gli atti sono pubblicati) che la Fondazione Alghero, in quest’ultimo anno e mezzo, ha concesso finanziamenti per un ammontare complessivo di circa sessantamila euro (60.000,00) a favore dell’associazione con sede a Barcellona rappresentata dalla signora Plana. Abbiamo riflettuto senza alcuna vena polemica e con la giusta pacatezza che questi soldi pubblici, e non sono pochi, sarebbero stati più che sufficienti se destinati ad un progetto pluriennale gestito direttamente dall’Amministrazione Comunale e finalizzato all’insegnamento del catalano di Alghero nelle scuole dell’obbligo cittadine.
In conclusione, il nostro obiettivo è fare tutto il possibile per reinserire l’insegnamento del catalano di Alghero nelle scuole cittadine, secondo quanto stabilito dalla Legge Regionale del 2018, e per tale scopo ci confronteremo con tutte quelle realtà che in maniera leale, disinteressata e professionale rispettino tali imprescindibili principi”.
Direttivo Omnium Cultural de l’Alguer