ALGHERO – “La Pratobello” non basta, ma è già qualcosa. Non basta perchè, trattandosi di materia decisa dall’Unione Europea con input e normative indicate dall’allora primo ministro Draghi, si tratta di organismi e regolamenti sovraordinati. Per questo va bene “La Pratobello”, ma, come stanno facendo diverse amministrazioni dell’Isola con a capo i loro sindaci, si deve dire, tramite dei documenti, ordini del giorno o mozioni, approvati dai Consigli Comunali, un definitivo “no alle aree idonee” ovvero ufficializzare che nel Comune di competenza, in questo caso Alghero, non ci sono luoghi, terreni, specchi acquei, etc, dove posizionare quegli obbrobri destinati a presunti vantaggi energetici tramite le rinnovabili. Questo può, e deve, essere fatto entro 180 giorni dall’entrata in vigore del DM 236/2024 che prevede anche la concertazione con la Regione e, come indicato da altri media, “Aree idonee, il NO è nelle mani dei sindaci”.
“La speculazione energetica è un tema di grande attualità in Sardegna, che ha suscitato un acceso dibattito politico e sociale e portato a un grande movimento di popolo a difesa del paesaggio della Sardegna.
Nei Comuni di residenza, fino al 16 settembre, è sottoscrivibile la “Pratobello ’24”, una proposta di legge di iniziativa popolare che mira a porre un freno all’assalto eolico. Nelle ultime settimane la raccolta firme è entrata nel vivo, superando abbondantemente le diecimila firme necessarie per arrivare nell’aula del Consiglio regionale”.
“Il centrodestra Algherese ha depositato un ordine del giorno che impegna il Sindaco e il Consiglio comunale di Alghero a farsi portavoce presso il Consiglio regionale della Sardegna affinché venga calendarizzata con la massima urgenza la discussione per l’approvazione della “Pratobello ’24”.
I presentatori dell’OdG, ribadiscono l’inutilità della c.d. Moratoria approvata dal Consiglio regionale e necessariamente impugnata dal Governo in quanto illegittima e sottolineano che la Legge Pratobello 2024 potrebbe finalmente imporre vincoli urbanistici stringenti limitando l’installazione di impianti di energie rinnovabili, salvaguardando l’intero territorio regionale”.
“L’auspicio – dichiara Michele Pais – è quello che tutti i Consigli comunali della Sardegna approvino il testo dell’OdG per rafforzare e sostenere l’iniziativa popolare che porti ad una pronta calendarizzazione della Pratobello24 in Consiglio regionale”.
Nella foto un rendering delle pale eoliche posizionate in mare con l’enorme e dannoso impatto ambientale, paesaggistico e naturalistico che potrebbero avere