Alghero: che fine ha fatto la sinistra?

ALGHERO – E’ bastato una scambio su facebook per riportare l’attenzione su un’area politica che, almeno, in apparenza sembra finita in letargo. Questo nonostante l’attuale amministazione venga inquadrata in quell’area. Valdo Di Nolfo, già consigliere comunale e candidato alle regionali, attraverso il social, come spesso accade, ha colorato di rosso fuoco il dibattito politico già piuttosto infiammato. Due le tematiche: una amministrativa, l’altra politica. Entrambe piuttosto importanti, soprattutto la prima.

“70 giorni, circa 2 mesi e mezzo. Alghero è senza assessore ai Servizi Sociali da 70 giorni”. E un cittadino scrive “la delega la gestisce ad interim il sindaco”, ma è il giovane esponente comunista a sottolineare “appunto, l’ìnterim che non serve a nulla”. Questo per una stratificazione sempre maggiore di problemi che, nonostante se ne parli poco, sta dissolvendo il tessuto sociale algherese con una totale assenza di possibilità famiglie, giovani e imprese. E una delle valvove di sfogo non può che essere il settore dei Servizi Sociali. Comparto già gestito in maniera egregia dall’allora assessore Romina Caula indicata proprio da Di Nolfo. Ma la politica, che può tutto, permette anche questo. Ed è cosi che la “trattativa” col Pd impone di attendere l’esisto della telenovela per provare a ricomporre il puzzle della giunta. “Perchè se fanno l’inciucio rimescolano le carte”, scrive un commentatore e Di Nolfo chiarisce “va bene tutto, ma intanto c’è un importantissimo servizio senza guida e nel frattempo potrebbero, almeno, nominare un tecnico. Tutto qui.”

Dagli aspetti amministrativi si passa alla politica. “Compagno mio, – scrive l’ex-consigliere comunale riferito ad un amico – noi sappiamo che la politica è altro. E mi dispiace per i Civatiani algheresi che hanno preferito la coppazza (l’inciucio alla catalana ndr) rispetto alla coerenza”. E siccome facebook è la nuova piazza (per Alghero quasi oramai reale) ecco immediato l’intervento di Giuliano Spanedda, rappresentante proprio dell’area più a sinistra del Pd che oramai, in larga parte, non fa più parte del partito. Ma invece di restare in tema, si passa sul personale. E allora è meglio tralasciare.

Al netto di queste scaramucce, resta comunque la domanda iniziale: dov’è la sinistra algherese? Quella che in questi anni ha affrontato tante battaglie, anche clamorose. Basta ricordare i palloncini per Piazza dei Mercati, registro unioni civili, le barricate su Maria Pia (il famoso parco urbano con zero cubature) che, di fatto, hanno fatto perdere elezioni a Francesco Marinaro e poi le battaglie sul Puc, nuovo ospedale, porto, eventi e cultura, scuole, regolamento per bar e locali e altro. Di Nolfo, e pochi altri, ogni tanto ci provano. Ma il terreno, come spesso accade in questi casi, passa dall’essere fertile sotto elezioni ad inaridirsi subito dopo il voto. Stranezze della politica algherese.

Nella foto (al centro) Valdo Di Nolfo in un recente incontro organizzato dalla sinistra ad Alghero

S.I.