Riecco il Consiglio: risposte cercasi

ALGHERO – Ritorna il Consiglio Comunale. Ma, nonostante i tanti fatti accaduti e le importanti questioni da affrontare, nulla è cambiato da quando l’Udc ha lasciato la maggioranza e tanto meno nel modo di operare dell’attuale massima assise cittadina. In passato, infatti, erano noti gli argomenti che venivano discussi in aula e poi votati perchè da essi, spesso, derivavano importanti cambiamenti per la vita cittadina, mentre negli ultimi non è più cosi. Del resto l’agenda del Consiglio è stracolmo è quasi unicamente caratterizzata da mozioni, interrogazioni e ordini del giorno che certificano l’assenza di importanti atti amministrativi utili ad incidere sul tessuto sociale e portare interventi utili a modificare positivamente la vita degli algheresi.

Come non è cambiato questo inedito modo di condurre il Consiglio, così è immutata la questione politica che ne caratterizza la composizione. La maggioranza è sempre legata ad una consigliera non residente o per meglio dire ad una sola unità di margine rispetto le opposizioni (13 a 12). Della “trattativa” col Pd non si hanno più notizie. Per alcuni la “chiusura” è imminente, mentre per altri le posizioni sono sempre molto distanti, del resto ad oggi non c’è stato nessun pit-stop e conseguente azzeramento di Giunta e ruoli amministrativi. Dunque, punto a capo. Unico sussulto potrebbe arrivare dalla protesta dal sindacato in difesa del lavoro delle educatrici che assistono le famiglie con difficoltà.

Tutto questo, mentre le emergenze del territorio restano immutate. A partire dai problemi ordinari, ma gravissimi come la rete idrico-fognaria colabrodo, l’attesa per la partenza del nuovo appalto di igiene urbana, l’incertezza sulla stagione turistica con una promozione solo annunciata e una programmazione molto insufficiente e soprattutto con ancora da risolvere la questione dei suoli pubblici. Senza considerare il Puc, il primo lotto della quattro corsie, condizione del Civile e sanità, il Pul, Maria Pia, la pulizia delle spiagge, le urgenze sociali come casa e sostegno alle famiglie povere e con malati a carico, il porto, le partecipate, il parco, la realizzazione di servizi utili a creare sviluppo e posti di lavoro e tanto altro. Insomma, i temi centrali che oggi, come accade in questa consiliatura non saranno affrontati se non nelle non vincolanti e poco utili “brevi segnalazioni”. Alghero attende risposte, altro che qualche ora al mese di vacue assemblee.

Nella foto il Consiglio Comunale

S.I.