ALGHERO – “Purtroppo dopo il Tribunale anche il Giudice di Pace abbandona Alghero”. E’ il consigliere regionale Marco Tedde a ritornare sulla gravissima condizione in cui si trova la Riviera del Corallo. Un ennesimo schiaffo a questa comunità che significa quanto Alghero sia sempre più isolata è lontana anni luce dalle centrali di potere dove si decide il futuro della nostra Regione.
“Eppure era possibile salvare entrambi. Per il Tribunale era sufficiente fare la domanda al Ministero entro aprile del 2013. Era possibile perché i locali sono del Comune e dal Comune furono ristrutturati. Lo prevedeva la norma. Per il Giudice di Pace il sindaco, nonostante un deliberato contrario del Consiglio comunale, ha arbitrariamente comunicato al Ministero che non intendeva più assumere gli oneri per la gestione a carico dell’amministrazione. Prosegue la desertificazione del territorio del sassarese in particolare e del nord Sardegna in generale. Di chimica verde non se ne parla, perdiamo Autorità portuale e rischiamo di salutare la Corte d’appello. Non sappiamo se l’Università dopo 450 anni continuerà ad operare e la Ryanair per l’incapacità di chi ci governa ha iniziato a salutare l’isola. Insomma, una vera e propria “Caporetto” del capo di sopra”.
“Credo che l’opposizione debba riporre nel fodero il fioretto per iniziare ad utilizzare i cannoni. E che le nostre comunità debbano essere informate e sensibilizzate in modo più puntuale in modo da diradare la cortina di nebbia mediatica che Pigliaru a Cagliari e qualche sindaco del centrosinistra, come quello di Alghero, patologicamente “media addictive” creano quotidianamente. Stiamo vivendo una temperie politico culturale grigia. Dobbiamo uscirne e liberare le energie di una comunità fiera e laboriosa che oggi è in ginocchio”.
Nella foto Marco Tedde
S.I.