Questo significa che oggi chiunque e non più solo le imprese, aziende, attività commerciali, etc., rischia una denuncia nel caso abbandoni o depositi in maniera incontrollata qualsiasi genere di rifiuti.
La modifica riguarda l’abbandono dei rifiuti tali e quali sul suolo e nei corsi e specchi d’acqua. Così come rimane un grave reato la distruzione dei rifiuti con il fuoco.
La legge continua a prevedere una sanzione amministrativa per i soli rifiuti di piccolissime dimensioni. A titolo di esempio, mozziconi di sigaretta, scontrini, fazzoletti di carta e simili. Tuttavia, già dal sacchetto della spazzatura domestica si incorre nel penale. Altrettanto per l’abbandono, ad esempio, di elettrodomestici, mobilia, piccoli mezzi a motore, ecc. È penale anche il deposito incontrollato dei medesimi: cioè il loro accumulo in grandi quantità in terreni (anche se privati e recintati) e immobili.
Il privato che verrà individuato quale autore di abbandoni di rifiuti verrà denunciato alla competente Procura della Repubblica e dovrà corrispondere entro trenta giorni dalla notifica una cifra non rateizzabile di 2.500 euro (aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi, come frigoriferi, motori, tubi al neon, rifiuti contenenti amianto, etc.), se vorrà estinguere il reato senza subire un processo.
«Questo – dichiara l’assessore all’Ambiente Andrea Montis – è un importante segnale contro gli abbandoni dei rifiuti che dovrebbe aiutare le amministrazioni che, come la nostra, compiono davvero tanti sforzi in tal senso. Polizia Locale, Corpo Forestale e Compagnia Barracellare sono impegnati quotidianamente su questo fronte e son sicuro che quest’ultimo intervento normativo favorirà la diminuzione del fenomeno».