ALGHERO – “In questo mese si festeggia il decennale del vertice italo-algerino del 2007.” E’ l’allora sindaco di Alghero e odierno consigliere regionale Marco Tedde a ricordarlo. “Nel 2005 l’amministrazione di centrodestra iniziò a lavorare con la Presidenza del Consiglio dei ministri per portare ad Alghero il vertice italo-algerino che si tenne nel novembre del 2007. Il primo vertice tra l’Italia e un grande Paese non europeo, -ricorda l’attuale vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale- al quale parteciparono il Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Capo di Stato algerino Abdelaziz Bouteflika, con due foltissime delegazioni di ministri dei rispettivi Paesi. Per l’Italia, oltre a Prodi, arrivarono ad Alghero Parisi, Dalema, Bersani e la Bonino, solo per citare i più noti. Per l’Algeria ricordiamo che con Bouteflika sbarcarono ad Alghero il ministro degli Esteri Mourad Medelci e dell’Energia Chakib Kheli, oltre ad un’altra decina di colleghi con deleghe le più disparate.
“Discussero di temi strategici e firmarono accordi nel campo dell’energia, della cooperazione, del commercio e sul tema della lotta all’immigrazione clandestina. Tedde sottolinea che allora vennero anche avviate le trattative per far partecipare le imprese sarde ad un grande piano di investimenti nel paese nord africano nel campo delle infrastrutture e dei lavori pubblici, nella realizzazione di un grande progetto di costruzione di abitazioni. “Alghero –commenta Tedde- è sicuramente attrezzata per questi eventi internazionali: un aeroporto civile e uno militare a 5 minuti dalla città, un porto all’interno del centro storico, edifici pubblici di grande prestigio e musei ristrutturati e realizzati dall’allora amministrazione di centrodestra, in una cornice fatta da una offerta di accoglienza e di servizi sicuramente all’altezza di un compito così prestigioso”.
“Cosa che convinse il ministro degli Esteri Frattini e la struttura della Farnesina ad inserire Alghero fra le poche deputate a ospitare eventi collaterali del grande forum politico dei grandi otto governi della terra chiamato G8. Ma per proporre candidature di questa portata che abbiano un minimo di serietà occorre lavorarci con almeno due anni di anticipo, al fine di evitare sterile propaganda, e occorre avere rapporti proficui col Governo in carica. Cosa che, purtroppo, è un lontano ricordo”, chiude Tedde.
Nella foto un momento del vertice di 10 anni fa tra Italia e Algeria ad Alghero
S.I.