ALGHERO – Già dalle prime ore di oggi la domanda che circolava nei bar, negozi e vari luoghi era la medesima, almeno tra gli addetti ai lavori (che nell’inedito caso di Alghero oggi paiono essere la quasi totalità della popolazione): com’è andato l’incontro tra Bruno e il Pd? E l’Udc rientra in maggioranza? E via così fino ad arrivare al canonico toto-nomi sui vari incarichi che potrebbero andare a ricoprire i nuovi arrivati in quello che potrebbe diventare da azzeramento a rimpasto o meglio restilyng degli assetti amministrativi.
Ma, anche quello di ieri col Partito Democratico, con le rappresentanze di maggioranza e Pd, al netto di qualche passo avanti sulle linee programmatiche, ancora non è stato un incontro definitivo. Lo stesso sindaco sui social ha ammesso che c’è stata una lunga riunione con un aggiornamento a domani e poi una possibile prima sintesi (forse) da poter già comunicare ufficialmente all’esterno entro lunedi prossimo. Bruno sembra voglia accelerare. Per i maligni anche a causa nelle note vicende cagliaritane che, è bene chiarirlo, anche se palesassero un quadro molto grave in termini di legge non obbligherebbero il sindaco alle dimissioni. Almeno non ora.
Tralasciando questi aspetti, come dicevamo, tutto ruota intorno alla definizione delle linee programmatiche, dei ruoli da ricoprire in seno all’amministrazione e della reale volontà di volersi riabbracciare in nome del bene della città, anche perchè le posizioni ideologiche e di visione generale sono sempre molto distanti. Sembra che la volontà di quasi tutta la maggioranza ci sia e in particolare lo stesso Sindaco, cosi come anche porzioni dei dem algheresi vogliano fare presto ed avrebbero fatto emergere che non si possa andare oltre metà aprile. O si chiude, o tutti a casa, insomma. Ma a prevalere pare nettamente la prima ipotesi.
Discorso diverso per l’Udc. Alleanza, uscita ed eventuale rientro non sono visti per niente bene. “La maggioranza non è una porta girevole”, avrebbero detto alcuni consiglieri oggi al governo di Alghero. Bruno vedrà i centristi oggi. Anche al loro interno non pare esserci una posizione unitaria del resto per alcuni dello Scudo Crociato se “non mutano radicalmente le condizioni non è chiaro perchè si debba rientrare in maggioranza” e soprattutto gli algheresi non capirebbero questo ennesimo cambio di linea. Infine alcuni si domandano come sia possibile che per quasi due anni non si sia preso possesso di determinati ruoli che pare spettassero proprio all’Udc (vedi presidenza Meta) e adesso invece vengano rivendicati nel tavolo della trattativa.
Insomma il solito scenario politico algherese degli ultimi anni che mostra una sorta di totale scollamento dalla vita di tutti i giorni e soprattutto dalle reali urgenze di un territorio che vede la sua classe dirigente fare troppo spesso accademia mentre i settori fondamentali come il turismo e le infrastrutture (porto e aeroporto in primis) hanno necessità di un’accelerata da sprint di Formula uno e non da andamento lento da gara di regolarità.
Nella foto l’incontro di ieri tra la rappresentanza della maggioranza, il sindaco e il Pd
S.I.