ALGHERO – Era difficile non commentare quanto sta accadendo con le spiagge. Per un po’ il silenzio è durato, ma la pessima condizione degli arenili, segnalata da una parte dei media e in particolare da Algheronews. Già dai primi di Aprile, il sito di informazione algherese, si poneva un quesito che, in una prospettiva di miglioramento pareva perfino normale: Spiagge fruibili ad Aprile: utopia? [Leggi]. Bene, anzi male, malissimo, siamo a Giugno inoltrato e “l’oro bianco” del Comune catalano d’Italia pare scomparso dai radar della fruizione turistica e pure degli algheresi. Burocrazia, incapacità, leggi sbagliate, ritardi e soprattutto la mancanza di una visione della città e soprattutto del Turismo, in connessione con quello che accade in altre località e persino Paesi, hanno inciso in maniera quasi letale.
Certo, è oggettivo che ha influito il clima. Mai cosi tante piogge in questo periodo. D’altra parte non bisogna dimenticare che è da anni che si evidenzia la necessità di creare una struttura coperta dove fare eventi e soprattutto che ha fatto un fine Aprile con temperature agostane e, nonostante quei picchi di caldo e l’arrivo dei primi voli con gli stranieri, le spiagge erano ricoperte di alghe. Più o meno come lo sono ancora adesso. L’azienda appaltatrice, per una cifra dimezzata rispetto agli altri anni, ha fatto il suo lavoro, dopo di che le mareggiate hanno fatto il loro. Risultato: porzioni pubbliche e dei concessionari praticamente non fruibili.
Bruno Costantino, cosi come altri concessionari da Giovanni Monti ad Antonio Cipri passando per Bruno Pais fino Antonello Pinna cosi come i titolari di alcuni hotel, ristoranti, bar e strutture ricettive, non nascondono più il proprio malumore. Tra foto postate sui social per ricordare il candido arenile e diverse lamentele e proteste, ci troviamo a Giugno con il settore turistico, e dunque con la principale economia cittadina, in condizioni critiche. Non basteranno alcuni titoloni pronti a trasformare la realtà in presunte “stagioni record”. Purtroppo, tra piogge e gravi e diffuse lacune, questo è il peggior inizio stagione degli ultimi lustri. Senza considerare che si è trascorso un inverno, oltre al recente passato, a parlare (tavoli, riunioni, bandi, etc) della necessità, anzi urgenza, di allungare la stagione turistica prevenendo anche i capricci del maltempo. Ecco, i risultati sotto gli occhi di tutti sono opposti e certificano un tracollo generale, con anche l’urgenza di richiamare in massa villeggianti regionali ed esteri, da “anno zero” del Turismo.
Nella foto di questi giorni la zona del Lido con ombrelloni e sdraio vuoti
S.I.