ALGHERO – “Si assiste, da diverso tempo e con una certa consuetudine, al penoso fenomeno dei ricoveri impropri che vanno a gravare sui già pesanti carichi di lavoro del personale medico e infermieristico, a ciò si aggiunga la carenza di posti letto dovuta soprattutto agli interminabili lavori di restauro di cui, dopo tanti, troppi anni, si è persa la speranza di vederne la fine”. E’ il sindacalista Mauro Marras a puntare i riflettori su un problema che, come altri, pare scomparso dall’agenda politica: il reparto di medicina.
“In questo caso i livelli minimi di assistenza sono lontani dagli standard qualitativi raccomandati dagli obiettivi regionali in materia sanitaria, e le condizioni di lavoro cui è sottoposto il personale non rispettano le più basilari norme lavorative di sicurezza con la conseguenza che tutto il personale vive un senso di frutrazione e d’impotenza davanti alle sofferenze degli assistiti, senza sottovalutare l’aumento esponenziale del rischio clinico, che stranamente il servizio preposto neanche lontanamente si preoccupa di valutarne i pericoli.
In questi giorni il reparto di medicina uomini è letteralmente esploso, con un sovraffollamento al limite della decenza, raggiungendo il numero di 32 pazienti ricoverati, e visto che i letti disponibili sono solo 21 è scontato riscontrare pazienti sistemati in barelle di fortuna lungo la corsia e senza la possibilità di suonare un campanello nelle emergenze, e altri ricoverati nel reparto di chirurgia con le criticità che possiamo ben immaginare”.
“Purtroppo si è davanti ad un ospedale ostaggio di un Pronto Soccorso che viste l’assenza di filtri territoriali, ricovera come una catena di montaggio; “siamo sicuri che negli ospedali limitrofi, come Sassari, Bosa, Ozieri, Ittiri o Thiesi non vi siano posti letto liberi per accoglierne almeno in parte? O è molto più semplice e comodo sistemarli alla bene meglio?” Il risultato da quanto su segnalato e che i pazienti non possono essere assistiti adeguatamente, con regolarità e nel rispetto della loro dignità di persone, il personale che oltre a doversi destreggiare tra bis, tris, corridoio 1, corridoio 2 riceve continue vessazioni da parte dei parenti che giustamente rivendicano una sistemazione dignitosa per i loro cari.
“Per queste ragioni quali rappresentanti sindacali unitari della ASL di Sassari chiediamo l’intervento immediato degli organi preposti al controllo ed alla risoluzione di questa vergognosa situazione che rischia di compromettere la salute dei nostri cittadini e la sicurezza dei lavoratori, alla dirigenza Asl un impegno reale per incrementare la dotazione organica del personale medico, infermieristico e di supporto del reparto di medicina di Alghero, e all’Assessore Arru di rivedere immediatamente la sua delibera che blocca l’assunzione di personale sanitario, almeno per quei reparti che giornalmente combattono in prima linea la battaglia della salvaguardia della salute, in particolare della popolazione più debole”.
Nella foto l’ospedale di Alghero
S.I.