ALGHERO – “Il 19 marzo, il Comandante della Capitaneria di Porto di Alghero, su precisa istanza del Parco di Porto Conte e sulla base dell’autorizzazione definitiva della Regione Sardegna del 18 marzo, come atto dovuto, ha emesso ordinanza per consentire la realizzazione del campo boe su cui la comunità Algherese ha aperto un dibattito e per cui avevo chiesto una sospensione del posizionamento”. A comunicarlo Michele Pais, consigliere comunale di Alghero, che nei giorni scorsi aveva suonato l’allarme dell’imminente autorizzazione da parte della Regione Sardegna alla realizzazione del campo boe nella rada di Alghero.
“In data del 18 marzo è arrivata, nonostante la richieste di moratoria avanzate con atti ufficiali in Consiglio comunale e in seno all’Assemblea del Parco di Porto Conte, il via libera definitivo della Regione Sardegna al posizionamento di 61 boe nella rada di Alghero, a partire da punta negra-rosso alla dragunara” dichiara Pais.
“In particolare il progetto prevede 13 boe alla dragunara, 5 boe a Porto Conte, 17 a Capo Galera (olandese), 16 al Lazzaretto e 10 a Punta Negra-Rosso. Cioè tutte le aree maggiormente frequentate dagli algheresi e dai diportisti locali. Peraltro molte fuori dall’area marina protetta. Segnalo che, dove è ubicato il campo boe è interdetta la balneazione e l’ancoraggio libero” continua Michele Pais.
“Non c’è una posizione pregiudiziale contraria nei confronti delle boe, che anzi possono essere attrattore sostenibile di nautica di alto e altissimo livello, peraltro specificamente esclusa da questo progetto. Ma, nel caso specifico, il rischio di un contraccolpo ferale all’intero settore della nautica, senza una motivazione ambientale che giustifichi una simile limitazione, è assolutamente attuale, con la corsa di molti proprietari di imbarcazioni alla vendita o al trasferimento verso altri porti. Sono terribilmente preoccupato. Ed è il motivo per cui continuerò a chiedere una sospensione della realizzazione che consenta uno studio maggiormente approfondito, di carattere scientifico ed economico, che contemperi le doverose esigenze di tutela ambientale con quelli alla libera fruizione da parte dei diportisti e di un settore particolarmente virtuoso, quello nautico, e che solo su Alghero vale oltre 50 milioni di euro l’anno e su cui la Sardegna sta investendo particolarmente. Spero vinca il buonsenso” conclude Pais