ALGHERO – “Nel territorio del sassarese abbiamo solo 23 posti letto di rianimazione. Del tutto insufficienti per affrontare i potenziali ricoveri. L’emergenza Coronavirus dia il destro al Commissario ATS per potenziare la rianimazione delle strutture sassaresi e per l’istituzione del 1° Livello per il presidio Alghero-Ozieri con la contestuale istituzione della rianimazione ”. L’ex sindaco di Alghero Marco Tedde interviene a commento della situazione sanitaria della Provincia di Sassari che potrebbe dover affrontare volumi di ricoveri per il Coronavirus difficilmente sostenibili.
“Oggi a Sassari abbiamo complessivamente solo 23 posti in terapia intensiva –ricorda Tedde-. Mentre ad Alghero attendiamo dalla fine del 2018 l’attuazione del piano di ridefinizione della rete ospedaliera, approvato dal consiglio regionale ad ottobre del 2017, che prevede un programma di potenziamento dei servizi di pronto soccorso-osservazione breve intensiva, l’attivazione della funzione di semintensiva generale e la classificazione del presidio di Alghero – Ozieri come presidio di I livello, con la contestuale istituzione della rianimazione.” Secondo l’ex sindaco la vera urgenza, oggi, è aiutare la parte più debole del sistema sanitario. E cioè le rianimazioni o terapie intensive, che rappresentano la salvezza per i pazienti gravi che faticano a respirare, che sono il 10%. Secondo la scienza medica la letalità del coronavirus non è di per sé molto alta, ma è proporzionata all’efficienza del sistema sanitario. In Cina il numero di infezioni ha subito un incremento straordinario laddove il livello qualitativo delle prestazioni sanitarie è basso”.
“Si va dallo 0,7% delle regioni più attrezzate, al 2,9% della provincia attorno a Wuhan, dove il numero di infezioni ha subito un’escalation straordinaria. “Occorre un intervento immediato dell’Assessore Nieddu al fine di sollecitare il Commissario ATS a potenziare la rianimazione di Sassari e a dare corpo agli impegni del Consiglio Regionale assunti nel 2017 a favore della sanità algherese, attivando con estrema urgenza la funzione di semintensiva generale e istituendo la rianimazione. Il momento difficile non ammette ulteriori riflessioni e tentennamenti –chiude Tedde-.”