Alghero 26 novembre 2024 – La Sardegna si trova in un momento cruciale della sua storia energetica. Il disegno di legge presentato dalla Giunta Todde rappresenta un passo decisivo verso una transizione energetica equilibrata, che tutela il territorio sardo contrastando al contempo i fenomeni speculativi.
Il ddl si distingue per un approccio sistematico e tecnicamente dettagliato, che definisce con precisione le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti rinnovabili, classificando gli impianti per tipologia e dimensione. La proposta prevede inoltre un consistente fondo di 678 milioni di euro per il periodo 2025-2030, destinato a incentivare l’autoconsumo e le comunità energetiche, dimostrando una chiara volontà di democratizzare l’accesso all’energia pulita.
Parallelamente, la proposta di legge Pratobello, nata come iniziativa popolare e sostenuta da migliaia di firme, nasce da legittime preoccupazioni dei cittadini riguardo alla speculazione energetica. Tuttavia, pur condividendo gli stessi obiettivi di fondo del ddl Todde – protezione del territorio e contrasto alla speculazione – è stata in parte strumentalizzata dall’opposizione per finalità politiche.
È importante sottolineare come il ddl Todde già incorpori le principali istanze di tutela ambientale e paesaggistica espresse dai cittadini. La proposta della Giunta, infatti, prevede rigide limitazioni nelle aree di pregio ambientale e paesaggistico, una particolare attenzione alle zone agricole e forestali, con priorità all’utilizzo di aree già compromesse o industriali e, infine, il sostegno concreto alle comunità energetiche e all’autoconsumo.
Il vero punto di forza del ddl Todde risiede nel suo equilibrio: da un lato garantisce la necessaria tutela del territorio sardo, dall’altro non ostacola il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, cruciali per il futuro dell’isola. La proposta offre un quadro normativo chiaro e tecnicamente solido, che può guidare efficacemente la transizione energetica della Sardegna.
Le preoccupazioni espresse attraverso la proposta Pratobello trovano quindi già ampia risposta nel ddl della Giunta, che si configura come uno strumento più maturo e completo per governare la transizione energetica dell’isola, proteggendola dalla speculazione ma senza rinunciare alle opportunità di sviluppo sostenibile.
Il ddl Todde rappresenta una risposta concreta alle legittime preoccupazioni dei cittadini sardi”, commenta Giusy Piccone del Movimento 5 Stelle Alghero. “Come gruppo M5S sosteniamo pienamente questa proposta che mette finalmente ordine nella normativa sulle rinnovabili, tutelando il nostro territorio dalla speculazione selvaggia. Il testo presentato dalla Giunta offre garanzie concrete per la protezione del paesaggio e dell’agricoltura, senza rinunciare a una transizione energetica che deve essere giusta e partecipata. I 678 milioni di euro destinati alle comunità energetiche dimostrano la volontà di mettere i cittadini al centro di questo processo di cambiamento.
La sfida ora è procedere rapidamente con l’approvazione e l’attuazione del ddl, per dare alla Sardegna gli strumenti necessari a gestire questa fase cruciale della sua storia energetica, coniugando tutela del territorio e innovazione, nell’interesse di tutti i sardi”.
Giusy Piccone, consigliera comunale 5 Stelle