ALGHERO – Anche nella seduta del Consiglio Comunale di Alghero di ieri, fissata per il voto sulla richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica al Ministero dell’Ambiente sull’impianto eolico offshore “Mistral”, da realizzarsi a Marrargiu, davanti alle coste di Alghero e Bosa, Forza Italia ha dimostrato di voler condurre una opposizione scevra da pregiudizi, basata su contenuti e tesa a fare proposte.
Ieri Forza Italia, pur disillusa rispetto all’efficacia dell’iniziativa consiliare, ha fatto riemergere chiaramente in Consiglio la inutilità della Legge 5 della Todde e del Campo Largo, impugnata dal Governo perché viola la Costituzione e sconfina nelle competenze legislative statali. Legge oggi sotto la scure del provvedimento di sospensione della Corte Costituzionale. Una legge che non blocca i lavori in corso e a seguito del verosimile intervento della Corte Costituzionale non potrà intervenire neanche sui procedimenti autorizzativi in corso. Peraltro, il Decreto Legislativo del Governo Draghi del novembre del 2021 vieta qualsiasi moratoria dei procedimenti di autorizzazione di impianti di energie rinnovabili fino a che non vengono individuate le aree idonee. Governo Draghi nel quale la Presidente Todde svolgeva il ruolo di Vice Ministro con delega alla “Transizione ecologica”. Il che la dice lunga sullo stato confusionale della Todde e del suo Campo Largo. Una legge che comunque nulla dice in tema di eolico offshore, neppure in termini di impianti di approdo e connessione elettrica con impianti offshore come quello di Marrargiu.
Forza Italia non s’è limitata a contestare la confusione politica e amministrativa della Todde e del Campo largo, e l’inutilità della sua produzione normativa. Ma ha fatto una proposta articolata che parte dal presupposto che la legge di Pratobello, proposta dai Comitati di cittadini che lottano per la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro paesaggio, è ben strutturata sotto il profilo tecnico, basata su competenze legislative in materia urbanistica previste dal nostro Statuto, e va ad incidere sugli impianti a terra e sugli approdi e connessioni degli impianti a mare, quali quello di Marrargiu, al contrario della Legge 5. E, inoltre, promuove e incentiva la realizzazione delle comunità energetiche.
La Todde a nostro avviso dovrebbe convenire con i Comitati promotori della iniziativa legislativa popolare di Pratobello di far fare alla proposta di legge un percorso accelerato in aula ai sensi dell’art. 102 del Regolamento del Consiglio Regionale, come norma sostitutiva della inutile legge 5. Cosa che potrebbe condurre ad una approvazione della legge entro tre giorni. A ciò conseguirebbe che l’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della Legge 5, ormai abrogata, perderebbe di significato perché cesserebbe la “materia del contendere”. Altra proposta di Forza Italia va nella direzione di incentivare finanziariamente le Comunità energetiche, al fine di arrivare ad una situazione di quasi autosufficienza energetica e avvicinarsi quanto più possibile al plafond di 6,2 GW previsto dalla vigente normativa. Una proposta che dai commenti a margine della seduta pare essere stata apprezzata dai cittadini presenti in aula, perché va oltre la sterile contestazione e “si sforza di trovare soluzioni”.
Auspichiamo che la Todde e il Campo Largo regionale accolgano la proposta e abbandonino al suo destino la inutile legge 5