ALGHERO – “La nota inviata dal Cda del Parco in merito alla mancanza di responsabilità da parte dei componenti dell’Assemblea, che a loro dire sarebbero i responsabili della mancanza del numero legale nella seduta che prevedeva la discussione e approvazione del bilancio previsione 2024/2026, merita una attenta riflessione. Il presidente della V commissione consiliare Ambiente e Parco di Porto Conte Christian Mulas non può esimersi dell’esprimere forti perplessità sull’accaduto; risultato, semmai, dell’atteggiamento degli stessi componenti del CDA del Parco, che hanno brillato sistematicamente, soprattutto il Presidente, per ingiustificata assenza nel corso di questo mandato. Da non trascurare poi, la totale mancanza di coinvolgimento e confronto del gruppo politico di riferimento dei componenti del CDA stesso, nel percorso di programmazione ed elaborazione dei progetti di sviluppo dell’Ente. Un fatto, questo, denunciato pubblicamente più volte da più consiglieri comunali. Una situazione che non può dirsi episodica, concretizzatasi nella chiusura totale diventata isolamento. Tutto ciò mentre restano aperte le questioni irrisolte, vedi la vertenza dei pescatori algheresi, da mesi in attesa di un cenno da parte del Cda del Parco che avrebbe dovuto dare risposte con soluzioni atte a preservare la professione e il reddito di molte famiglie. Nonostante gli indirizzi dettati dalla politica, il Parco resta arroccato a Tramariglio, con conseguente allontanamento dalla realtà. Crediamo sia giunta l’ora di una presa d’atto del fallimento della guida dell’Ente, a cominciare dalla Presidenza, che dovrebbe essere conseguente con un gesto di dignità”.
Christian Mulas, presidente commissione Ambiente