Salvatore Deriu entra in Orizzonte Comune

ALGHERO -“Arriva da più parti della società civile algherese l’attenzione nei confronti del movimento civico Orizzonte Comune grazie anche al continuo e proficuo lavoro svolto dai suoi rappresentanti in seno al governo regionale e comunale.

Nei diversi scambi di idee intercorsi con il coordinamento locale, sono veramente diverse le persone che, con particolare interesse e plauso, guardano a questa formazione politica che ha fatto ingresso in Comune con le ultime competizioni elettorali del 2024.

Il loro contributo è andato a toccare i temi che stanno più a cuore dei cittadini algheresi: dal riordino del sociale, alla sanità locale, dalla politica dei servizi, all’adeguamento e valorizzazione del sistema portuale col fine di accogliere il flusso turistico crocieristico e all’immenso lavoro portato avanti dall’assessore regionale al Turismo, dott. Franco Cuccureddu.

Il gruppo “Orizzonte Comune” di Alghero si arricchisce oggi della presenza dell’avvocato Salvatore Deriu, esperto di diritto amministrativo e relazioni con gli enti pubblici, da sempre impegnato nella vita associativa e nella promozione di importanti iniziative culturali. In particolare, nel quadro dell’Associazione “Amici di Sorres”, incardinata presso l’Abbazia benedettina di San Pietro di Sorres (Borutta, SS), l’avvocato Deriu continua a spendersi perché giunga a pieno compimento il progetto di un “Cammino di San Benedetto del Giudicato di Sorres”, con il coinvolgimento di ben 19 Comuni, ciò che porterebbe all’ottenimento di importanti e positive ricadute socio-economiche nell’ambito dei territori coinvolti. Sul piano del Suo percorso politico recente, l’avvocato Deriu è stato elemento di spicco del partito Fortza Paris. Noto per la sua grande serietà e capacità professionale, Salvatore Deriu si è messo a disposizione del nuovo progetto politico con un folto gruppo di amici e sostenitori, sia a livello locale che regionale. A brevissimo verrà presentato alla città, alla presenza di tutta la dirigenza cittadina, provinciale e regionale”.

Antonio Cardin, dirigente regionale Orizzonte Comune

Sanità algherese in crisi, “Marino in disarmo, assente la voce di Cacciotto”

ALGHERO – ‘Nonostante gli appelli e le denunce da parte dei comitati della salute algheresi, l’ordine del giorno del centrodestra approvato dal Consiglio comunale sulla difesa della presenza dell’Università di Sassari nella gestione dell’Ospedale marino di Alghero ma anche le dichiarazioni del Sindaco di Alghero in Commissione Sanità, c’è ormai la certezza che la Regione, senza garanzie sui livelli delle prestazioni, voglia andare avanti con lo sfratto dell’Aou di Sassari dal Marino e il trasferimento dello stesso alla Asl. Con l’unico obbiettivo di commissariare le aziende sanitarie. Non accettiamo che la retrocessione del Marino alla ASL abbia come unico obbiettivo quello di alimentare il “poltronificio” avviato dalla Giunta Todde. ” Così in una nota di denuncia gli *esponenti del centrodestra algherese, Pais, Tedde, Cocco e Salvatore.
“Dove sono le garanzie per i livelli delle prestazioni sanitarie per il territorio? Qual è il progetto di Todde e dell’improvvido Bartolazzi? Quali sono le certezze che possa funzionare? Siamo oggettivamente preoccupati dal “disarmo” messo in campo dalla Regione. Già nei mesi scorsi la sinistra regionale si è dimostrata matrigna con l’Università di Sassari. Oggi tocca all’Aou e con il territorio di Alghero, con i trasferimenti di personale medico-sanitario verso Sassari e il blocco degli investimenti nella struttura. Questo nonostante il territorio, nelle sue più alte espressioni civiche, si sia pronunciato in senso opposto”.
Ancora una volta assistiamo ad una Presidente della Regione, a un Consiglio regionale, compreso il rappresentante territoriale, completamente sprezzanti della volontà popolare. Come è avvenuto con la legge di iniziativa popolare Pratobello, completamente ignorata nonostante 210mila firme, ora viene completamente ignorata la volontà della Città di Alghero, che si è espressa chiaramente per il mantenimento della presenza dell’Università nell’ospedale Marino, con un voto unanime del Consiglio comunale, espressione di unità della comunità algherese, al di là delle appartenenze politiche” continuiamo gli esponenti del centrodestra.
“In questi anni l’attività dell’Ospedale marino di Alghero, da che era praticamente chiuso, è cresciuta esponenzialmente in tutte le specialità presenti, ortopedia e riabilitazione in testa, capaci di segnare numeri importanti. Così come l’attivazione di nuove specialità come endocrinologia, diretta dal Prof. Mario Palermo.
Peraltro l’Ospedale Marino di Alghero è attualmente l’unico centro di riabilitazione intensivo pubblico (codice 56) di tutta la Sardegna, che rischia la chiusura.
Un questo senso il Marino di Alghero sarebbe dovuto diventare sede della Scuola di specializzazione di fisiatria dell’Universita di Sassari, che oggi non esiste in Sardegna* .

Tutto questo sarà impossibile da mantenere e raggiungere se si proseguirà con lo scellerato piano di retrocessione della struttura alla Asl, solo con l’unico intento di consumare una vendetta politica nei confronti del centrodestra, artefice di quella scelta rivelatasi vincente, e di alimentare il mercato delle poltrone del Campo largo” continuano Pais, Tedde, Cocco e Salvatore.
“Per questa ragione, stante la sordità e il disinteresse della Regione, del consigliere regionale espresso dal territorio, riteniamo sia opportuno organizzare una mobilitazione cittadina che ci porti a scendere in piazza e a manifestare a difesa della sanità algherese, di fronte l’Ospedale Marino e anche a Cagliari in Consiglio regionale. Così come una chiara presa di posizione del Sindaco Cacciotto, la cui voce su questo tema, come su tanti altri, è assolutamente assente, per subalternità ai diktat regionali, distanti dagli interessi della nostra comunità.
Su questi punti chiederemo l’adesione e la partecipazione di tutte le forze politiche, sociali e civiche, i comitati, presenti in città per difendere ciò che in sanità abbiamo conquistato e che non siamo disposti a perdere” concludono.

Alghero e il “racconto del bisogno”, anche nella Sanità: “da Asl e Regione nessuna risposta”

ALGHERO – Nuova, anzi ennesima, Commissione sulla Sanità. In questi ultimi anni ne sono state convocate a decine. Eppure nonostante la volontà di puntare i riflettori sulle criticità e divulgarle, da parte in primis del presidente Mulas e dei commissari e dunque degli amministratori locali e non, niente è cambiato in positivo. Al netto delle riconosciute professionalità di chi lavora nei nosocomi e di alcuni interventi infrastrutturali, in particolare al Marino, la condizione dei servizi non è migliorata. E, addirittura, oramai si si trova a ripetere sempre le stesse cose compreso la grave condizione derivante dalla reiterata chiusura del “Punto Nascita”.

Come nel settore degli eventi e turismo, come detto dall’ex-sindaco Stefano Lubrano, pare che anche negli altri comparti primari, basti pensare a commercio e sviluppo economico e varie opere primarie, fino ad arrivare all’importante sistema sanitario, sembra di trovarsi sempre di più ad assistere, quasi inermi, al “racconto del bisogno”.

Pochi o zero passi avanti. A parlare di “Nuovo ospedale” si potrebbe essere presi per pazzi, eppure ad un certo punto era anche emerso il “plastico”, stile “Porta a Porta” e invece siamo ancora qui ad assistere all’ennesima assise dove, pur riconoscendo la validità dei vari interventi in particolare dei rappresentanti delle varie associazioni, non c’è nessuna buona novella. Senza considerare che le critiche, anche dure emerse pure oggi, anche nei confronti dell’Asl e della Regione, arrivano da uno schema governativo che di fatto, con qualche sfumatura, sempre più sfumata, ricalca appieno proprio quella della amministrazione isolana.

Nella foto la commissione di questa mattina

Sassari punta a diventare una città a misura di giovani

SASASRI – Fare di Sassari una città a misura di giovani. La scommessa lanciata dall’amministrazione Mascia raccoglie nuove adesioni. Negozianti, centri commerciali naturali, raggruppamenti spontanei tra attività commerciali vicine tra loro e associazioni di categoria hanno sposato con entusiasmo l’idea di servirsi di ogni strumento disponibile per creare un rapporto privilegiato con le nuove generazioni. Il primo passo è il rilancio della Carta Giovani Sardegna, presentata nei giorni scorsi al Tavolo delle Attività produttive dall’assessore al Commercio, Lello Panu, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche l’assessora alle Politiche giovanili, Nicoletta Puggioni, i responsabili dello Sportello Giovani e dello Spazio Giovani del Comune di Sassari, i referenti di Carta Giovani per la Sardegna e il consigliere comunale Stefano Ruiu.

Il coinvolgimento del sistema produttivo, e in particolare delle attività commerciali, è una condizione essenziale per il funzionamento del circuito. Con due obiettivi. «Al primo posto c’è la volontà di pensare, promuovere e realizzare offerte più adatte a ragazze e ragazzi, così da favorirne l’educazione a un consumo ragionato, guidato e consapevole di prodotti e servizi attraverso il ritorno allo shopping fisico a favore di quello digitale», come ha detto l’assessore Panu. «Va da sé che questo cambio di paradigma rappresenterebbe un vantaggio per il tessuto economico – ha aggiungo Panu – che troverebbe il modo di stabilire un contatto con nuove generazioni di clienti, rianimando le vie cittadine e favorendo l’apertura di attività più adeguate a questo target».

La Carta Giovani è una tessera personale, digitale e gratuita destinata a giovani tra i 14 e i 30 anni. Chi ha la tessera può accedere a una serie di servizi e opportunità in tutta Europa. Gestita dall’organizzazione no-profit Eurodesk Italy in accordo con l’Eyca – l’Associazione Europea delle Carte Giovani e il supporto della Regione Sardegna, nell’isola la Carta Giovani ha lo scopo di incentivare gli operatori commerciali, culturali, sportivi e sociali, sia privati che pubblici, a proporre agevolazioni per il pubblico giovane. Nell’isola, la popolazione di riferimento è di circa 240mila unità divise in tre fasce di età al fine di proporre azioni e interventi ancora più mirati: dai 14 ai 18 anni, dai 18 ai 25 anni e dai 26 ai 30 anni. Per chi la usa, la Carta Giovani rappresenta, oltre alla possibilità di accedere ad agevolazioni e offerte, un incentivo alla mobilità e la priorità di partecipare a iniziative promosse a livello locale nell’ambito del circuito creato dalle aziende e dagli enti aderenti. Per i commercianti, i liberi professionisti e le società che aderiscono al circuito, invece, la Carta Giovani rappresenta uno strumento per incrementare la propria visibilità e per promuoversi attraverso l’app Youth Card, i siti eyca.org e sardegna.cartagiovani.eu e i canali social della Carta Giovani Sardegna.

Per il Comune di Sassari la scelta di diventare un ente promotore rappresenta «la possibilità di inserirsi in un circuito più ampio di soggetti interessati a stabilire un rapporto stabile con le nuove generazioni, attivando un canale privilegiato con le ragazze e i ragazzi del nostro territorio e lavorando con loro per migliorare e incentivare l’accesso ai servizi e alle strutture comunali, ma collaborando anche alla costruzione di una città più orientata al futuro, e quindi a loro», come ha affermato l’assessora Puggioni.

Sanità algherese in crisi, odissea Punto Nascita. Parcheggi? Trovare subito nuovi spazi: parla Fadda | video

ALGHERO – Consigli Comunali “aperti”, ordini del giorno, Commissioni, incontri, riunioni, convegni, etc, nonostante tutto questo la sanità algherese, come purtroppo altre situazioni di questo territorio, non riesce a garantire i servizi richiesti o almeno soddisfare le attese di un territorio che resta, nonostante le serie problematiche, un punto di riferimento, in particolare nei mesi estivi quando la popolazione si raddoppia, senza considerare anche il bacino interno. Insomma, anche per quanto riguardo la sanità, Alghero dovrebbe avere un occhio di riguardo che, almeno a sentire i vari campanelli d’allarme, soprattutto negli ultimi tempi, non sta avendo. Tralasciamo quelli che oramai possiamo definire sogni, pure puerili, relativi al “nuovo ospedale” o anche allargamento del Civile. E’ già tanto se resisteranno due nosocomi. Questa è la realtà che diventa ancora più dura e brutale in conseguenza della chiusura del “Punto Nascita”. Uno schiaffo alla comunità locale che già vede pesanti problemi legati alla natalità. “E, tutto questo, nonostante diverse rassicurazioni su una pronta riapertura che sono state reiterate nel tempo sia dall’Asl sia dalla parte politica, invece, niente”, commenta un algherese, ieri, fuori dall’ospedale dove, come Algheronews, abbiamo intervistato il consigliere comunale e vice-presidente della Commissione Sanità, Massimiliano Fadda.

ECCO LE PAROLE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI PRIMA ALGHERO / UDC MASSIMILIANO FADDA

Bartolazzi “punta” direttori e manager: “Sanità in Sardegna da Terzo Mondo”

SASSARI – Dopo mesi di discussioni, confronti e pure scontri è arrivata in Consiglio Regionale l’agognata “riforma sanitaria” che, l’attuale schema governativo isolano, composto da 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra, vuole chiamare “riorganizzazione funzionale”. Per il Centrodestra, invece, si tratta unicamente di un “poltronificio” da cui emergeranno, sicuramente, entro pochi giorni, le nuove guide di Aziende Sanitarie e Universitarie.

“Io non ho nessun nominativo da proporre, nessun commissario da proporre, sono venuto qui nudo. Non ho persone da sistemare, non è mio interesse fare questo”, ma, precisa l’assessore regionale alla sanità, “se l’erogazione dei servizi è stata carente, verosimilmente bisogna rivedere qualcosa nella governance, d’altra parte, la sanità sarda è la peggiore d’Italia: appena arrivato, mi ricordo, ci fu una bambina trasferita per un’appendicite da Sassari a Cagliari, cose da terzo mondo, che nemmeno in Sudan

E ancora Bartolazzi: “Sono necessari i correttivi legittimi, cambiando la legge precedente – ha detto Bartolazzi – e cambiando i direttori che dovevano applicarla. Ci sarà pure una ragione se in questi ultimissimi anni la sanità sarda è peggiorata al punto di arrivare all’ultimo posto in Italia, spendendo più di altre regioni e con più medici rispetto alla popolazione. Se la legge era buona e i manager capaci non si capisce perché siamo a questo punto”.

Finanziaria Pd, 5 Stelle e Sinistra: “Todde festeggia pacco-regalo ai sardi, un disastro”

CAGLIARI – “La presidente Todde ha deciso di festeggiare il suo ‘primo anniversario elettorale’ rifilando un pacco-regalo ai sardi. Con il terzo mese di esercizio provvisorio si determinano problemi nuovi e difficoltà maggiori per cittadini, enti locali e imprese, che resteranno ancora senza risposte concrete. La volontà di andare in aula prioritariamente con il commissariamento delle aziende sanitarie, alias riforma sanitaria Bartolazzi, ritarderà l’approvazione del provvedimento principe della Regione, la manovra finanziaria che deve programmare una spesa efficace ed efficiente. Scelta che evidenzia ulteriormente l’inadeguatezza e l’irresponsabilità di questa Giunta e di questa maggioranza”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato l’approvazione del terzo mese di esercizio provvisorio.

“La responsabilità politica di questa scelta va divisa equamente tra la Presidente e la maggioranza che hanno trasformato un provvedimento tecnico in un problema politico, evidenziando le difficoltà al proprio interno – ha aggiunto Truzzu – La Finanziaria è già pronta ed è stata approvata dalla Giunta, ma non viene portata in Consiglio perché posticiperebbe l’approvazione della legge sulla riforma sanitaria. Una scelta che rappresenta la volontà del centrosinistra: le poltrone dei commissari, peraltro a rischio ricorso, valgono più del futuro della Sardegna. Soprattutto in considerazione dell’evidente possibilità che così facendo ci sarà anche il quarto mese di esercizio provvisorio”.

Parco Manca, “L’assessore Daga eviti le battute e spieghi cosa intende fare”

ALGHERO – “L’ordine del giorno di Fratelli d’Italia per una immediata procedura pubblica di valorizzazione del Parco Gianmarco Manca è una proposta concreta, per restituire uno spazio pubblico alla comunità, dopo anni di attesa. FdI fa un’opposizione concreta che non cerca la polemica a tutti i costi.

Tuttavia è bene precisare alcune cose. Il consigliere Sartore in passato ha affrontato più volte il tema, per questo sono sicuro ricorderà i motivi all’origine delle difficoltà che il centrodestra affrontò in materia di concessioni dei beni comunali.

La giunta Bruno impose agli allora concessionari condizioni insostenibili, tramite avviso di concessione distanti anni luce dal contesto algherese, portando alla paralisi delle strutture e alle sofferenze economiche delle società. È un dato di fatto, confermato dagli atti amministrativi di quegli anni.

Le scelte fatte dall’assessorato al demanio nel 2021 sono state superate nel 2023, con la riattivazione della struttura con progetti di inclusione sociale e la concessione alla Protezione Civile AIB.

Sorprende invece l’ennesima reazione scomposta dell’Assessore Daga, che pur di non affrontare il tema, preferisce rifugiarsi nelle solite battute via social. Dopo la figuraccia sul Piano di Valorizzazione e Alienazione dei beni comunali, redatto in violazione delle norme, ora si espone nuovamente al ridicolo con dichiarazioni sprezzanti ma prive di contenuto. Spero non vi siano altri motivi oltre la sua evanescente e la sua scarsa consapevolezza istituzionale.

Come Fratelli d’Italia crediamo che la politica debba dare risposte. Per questo continueremo a lavorare affinché il Parco Gianmarco Manca sia effettivamente riqualificato, tramite una evidenza pubblica che garantisca massima trasparenza”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia Alghero

Alghero, punto nascite chiuso: “Mancanza di adeguata comunicazione e ricerca pediatri”

ALGHERO – “Desideriamo aggiornarvi sull’incontro che si è tenuto questa mattina con il Direttore Generale della ASL di Sassari, Flavio Sensi, in merito alla riapertura del Punto Nascite di Alghero.

Durante l’incontro, la ASL ha ammesso che negli ultimi 12 mesi c’è stata una totale mancanza di comunicazione riguardo all’andamento dei lavori di adeguamento strutturale e alla ricerca dei pediatri necessari per la riapertura. Tuttavia, ci è stata manifestata la volontà di collaborare per accelerare il processo e garantire maggiore trasparenza da qui in avanti.

Ecco i punti principali emersi:

🔹 Lavori di adeguamento: La ASL ha dichiarato che i lavori di ristrutturazione e adeguamento sono stati avviati, con alcune parti già completate e altre ancora da eseguire. Abbiamo richiesto di ricevere documentazione ufficiale sui progressi e aggiornamenti settimanali per monitorare l’avanzamento.

🔹 Lavori non ostacolano la riapertura: È emerso chiaramente che la prosecuzione dei lavori non impedisce la riapertura del Punto Nascite, poiché è possibile adottare una rotazione degli spazi per garantire la continuità dell’attività ospedaliera. Pertanto, il vero ostacolo non è l’adeguamento strutturale, ma la mancanza di pediatri.

🔹 Reclutamento pediatri: Ad oggi, il problema principale che impedisce la riapertura del Punto Nascite è la carenza di pediatri. La ASL ha affermato che se si riuscissero a reclutare almeno 4 nuovi pediatri, il reparto potrebbe riaprire “subito”. Abbiamo quindi richiesto che la ASL si impegni concretamente a:

Pubblicare nuovi bandi con maggiore frequenza.
Contattare direttamente i professionisti nelle graduatorie già esistenti.
Cercare attivamente medici anche a livello nazionale e internazionale, utilizzando strumenti come LinkedIn e altre piattaforme di recruiting.
Coinvolgere il Ministero della Salute e l’Assessore Regionale per sbloccare l’assunzione di medici stranieri.
🔹 Impegno alla trasparenza: La ASL si è impegnata a fornirci documentazione ufficiale su quanto fatto finora, compresi i bandi pubblicati, i contatti avviati con altre strutture e le azioni messe in campo per il reclutamento dei pediatri. Inoltre, abbiamo richiesto aggiornamenti costanti e verificabili sulle azioni intraprese, in modo che la comunità possa essere informata in tempo reale sui progressi.

Riteniamo che, se la ASL manterrà gli impegni presi e se ci sarà una reale volontà politica di supportare il processo, la riapertura del Punto Nascite di Alghero possa avvenire entro i prossimi mesi, garantendo così alle future mamme del territorio un diritto fondamentale.

Continueremo a monitorare la situazione e a sollecitare interventi concreti. Nel frattempo, invitiamo chiunque abbia contatti con pediatri interessati a lavorare in Sardegna a segnalarceli. Per qualsiasi ulteriore informazione o approfondimento, restiamo a disposizione.

Davide Sedona

Copertura campi da tennis, “Sogno che diventa realtà”

ALGHERO – “Finalmente un sogno che sta diventando realtà». Il presidente del Tennis Club Alghero Fabio Fois non nasconde l’entusiasmo e «a titolo personale, da parte del Consiglio Direttivo e di tutti i soci esprimo l’enorme soddisfazione per la realizzazione della struttura coperta che darà al Tc Alghero la possibilità di poter disputare il campionato nazionale di Serie A2 all’interno dell’impianto di Maria Pia. E’ soprattutto una soddisfazione essere riusciti a non costringere la nostra squadra a giocare fuori dalle mura algheresi. E’ infatti dal 2018 che cerchiamo di portare avanti un progetto di ammodernamento dell’impianto – prosegue il presidente del sodalizio – che ora, finalmente, vedrà la costruzione della struttura coperta, permettendo di fare un salto di qualità al circolo e alla città di Alghero, grazie alla sensibilità e all’impegno dell’Amministrazione guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto e dai suoi assessori Francesco Marinaro e Enrico Daga i quali, prendendo a cuore l’esigenza del Tennis club Alghero, si sono adoperati non poco per ottenere l’obiettivo».
«La struttura – sottolinea nuovamente Fois – ci permetterà di affrontare il campionato di serie A2 fra le mura amiche, favorendo enormi benefici per tutta la comunità algherese, per tutti i nostri soci e, soprattutto, per chi pratica il tennis a livello agonistico, in quanto non sarà più obbligato a interrompere gli allenamenti nei periodi piovosi, mantenendo quindi una condizione fisico-tecnica ottimale».
Va ricordato come attualmente, i tesserati del Tc Alghero sono circa 400. Tra questi, sono oltre ottanta i bambini che frequentano la Scuola tennis. «L’aspetto che un po’ dispiace – riprende il presidente – è il non poter fare promozione nelle scuole cittadine, perché non ci sono gli spazi per ospitare altri bambini. Già oggi siamo costretti a fare le magie per accontentare chi si avvicina al tennis. Sicuramente il fattore trainante per la richiesta di praticare il tennis è dovuto al “fenomeno Sinner”, ma mi permetto di dire che determinati risultati sono stati raggiunti grazie alla programmazione che la Fitp ha impostato da anni. Nel nostro piccolo, anche il Tc Alghero procede nella stessa direzione della Federazione: è infatti da diversi anni che si pone grande attenzione alla Scuola tennis attualmente composta da cinque maestri nazionali e tre preparatori fisici, staff altamente qualificato che lavora in sintonia con i dirigenti, volontari che quotidianamente si impegnano affinché tutto si svolga nel migliore dei modi».
«Questo ammodernamento, oltre che permettere di proseguire l’attività anche nei periodi piovosi, prevedendo anche la realizzazione di due campi da pickleball e un “pistino” per svolgere al meglio l’attività fisica, e darà sicuramente più ossigeno, anche se non risolverà a pieno la mancanza di ulteriori spazi per la crescente richiesta di praticare il tennis in città».
In primavera, il Tennis club Alghero disputerà il campionato regionale di Serie C femminile, con la squadra “Tc Alghero–Capricci”, il cui obbiettivo principale è mantenere la categoria, per poi pensare ad allestire per il prossimo anno una compagine con ambizioni di promozione. Prevista anche la partecipazione alla Serie C maschile. Entrambe le squadre sono composte da atlete e atleti cresciuti nel circolo algherese.
In programma anche la partecipazione alla Serie D4 maschile e a ben otto campionati giovanili, con l’obbiettivo dichiarato di far crescere i futuri tennisti algheresi.
E come detto in apertura, occhi puntati sulla A2 maschile, che inizierà a ottobre 2025: la squadra “Tc Alghero–MP Finance” è praticamente già completata, ma fino a luglio, termine ultimo per la presentazione delle squadre, qualcosa potrebbe cambiare.