CAGLIARI – “Ora il fallimento delle politiche sanitarie sul diabete ha avuto il definitivo suggello. Discutiamo immediatamente la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore della sanità.” Così il consigliere regionale di FI Marco Tedde , primo firmatario della Mozione n. 435 con la quale 20 consiglieri regionali chiedono di revocare immediatamente l’incarico all’assessore della sanità, commenta le dimissioni dei rappresentanti dei pazienti nella Consulta diabetologica.
“Ora non ci sono più scuse, e i rappresentati delle associazioni dei pazienti non possono più essere utilizzati come foglia di fico per coprire le gravissime ed inspiegabili negligenze, nel 2017 la Consulta s’è riunita solo una volta ma a titolo interlocutorio. E l’assessore ha trattato i principali temi relativi alla patologia con sufficienza e piglio amatoriale. Ma l’ha fatto su Twitter e non dando direttive alle strutture sanitarie. Un fallimento su tutti i fronti della patologia, quello denunciato dai rappresentanti dei pazienti. Fra i quali la mancata fornitura gratuita dei microinfusori e dei sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia in età pediatrica ed in età adulta previsti nelle linee di indirizzo previste dalla Delibera di Giunta Regionale n. 46/13 del 10 agosto 2016 e inseriti nei Lea., che hanno un costo/terapia che rapportato alla durata dei dispositivi è di circa la metà di quelli tradizionali a breve durata (1 settimana). Ma anche il fatto che in tutte le regioni italiane è rimborsabile un nuovo farmaco per la cura del diabete di tipo 2 in grado di minimizzare le pericolose ipoglicemie, mentre la Sardegna -che secondo il report della SID (Società italiana di diabetologia) merita la maglia nera in tema di terapie innovative- è l’unica regione in cui il nuovo farmaco non è rimborsabile. E ancora omissioni e negligenze sulla Rete Diabetologica; le liste d’attesa”.
“L’informatizzazione e il riordino dei Servizi di diabetologia; l’ammodernamento di processi e procedure fortemente burocratizzate che impattano sulla vita; la mobilità e la già scarsa capacità finanziaria delle persone; l’educazione terapeutica strutturata e finanziata; l’informazione concreta e capillare per una prevenzione efficace e la tutela del bambino diabetico a scuola (progetto la cui relaizzazione pur essendo stata finanziata non si è mai completata neppure a distanza di anni). Tedde segnala che mentre l’assessore Arru si vantava pubblicamente di aver reso disponibili ai pazienti sardi dispositivi innovativi per il controllo glicemico, dalla stessa Direzione Sanitaria dell’Assessorato e dalla ATS Unica venivano adottati atti che bloccavano e bloccano tutt’ora l’accesso ai quei dispositivi.
“Un vero e proprio caos che caratterizza come “Babele” la gestione della sanità sarda. Chiediamo che con urgenza si discuta la mozione di sfiducia, affinché Pigliaru una volta per tutte inverta la rotta della discutibile e dannosa gestione delle problematiche sanitarie in Sardegna ed, in particolare, di quelle relative ai diabetici sardi e rimuova con decorrenza immediata l’assessore regionale della Sanità –chiude Tedde.”
Nella foto l’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari
S.I.