SASSARI – Per la Giornata mondiale degli Oceani, che si è celebrata lo scorso 8 giugno, Il Banco di Sardegna ha avviato una collaborazione con WWF a supporto delle attività di protezione e tutela delle oasi marine. Dal 7 all’11 giugno 2023, il Banco di Sardegna ha effettuato una donazione di 50 centesimi per ogni bonifico disposto dai propri clienti tramite App e i clienti hanno inoltre avuto la possibilità di arrotondare l’importo dei bonifici effettuati e di fare una donazione ad hoc, dando così un personale sostegno all’iniziativa.
Complessivamente son stati raccolti 30.000 mila euro.
L’importo raccolto sarà destinato all’OASI WWF di Scivu: 600 ettari all’interno dei siti di interesse comunitario compresi tra Capo Pecora e Rio Scivu-Piscinas nel Comune di Arbus, nel territorio del Medio Campidano. Una fascia che comprende la parte inferiore del sistema costiero di Piscinas, con dune alte e ricoperte dalla macchia mediterranea.
Il Banco di Sardegna, nell’ambito della sua strategia di responsabilità sociale di impresa, valorizza e promuove il rispetto per l’ambiente: un impegno che si concretizza anche in progetti finalizzati a contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio in cui opera.
Nelle sue attività quotidiane, infatti, il Banco privilegia gli investimenti green e la transizione ecologica, oltre a realizzare al suo interno iniziative per il risparmio di energia e materie prime grazie all’uso efficiente delle risorse e a una corretta gestione dei rifiuti. Nel 2014 il Banco ha avviato il progetto di efficientamento energetico e di controllo sui consumi delle proprie sedi che ha permesso di risparmiare, in otto anni, circa 19 milioni di Kilowatt/ora. Grazie a questo progetto e all’utilizzo esclusivo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, nel 2022 il Banco di Sardegna ha evitato di immettere in atmosfera oltre 7.900 tonnellate di CO2, che equivale a piantare circa 11.000 alberi.
Il Banco di Sardegna e il WWF, inoltre, hanno organizzato una giornata dedicata alla bonifica di un tratto di arenile all’interno dell’OASI di Scivu. Sono stati raccolti quasi 10 mila m2 di rifiuti, equivalenti ad un campo da calcio e mezzo. È stata un’occasione per monitorare la biodiversità, controllare lo stato di salute del nostro territorio e allo stesso tempo prevenire e combattere insieme l’inquinamento da plastica per un futuro sostenibile.