CAGLIARI – “Il bando di Sardegna Ricerche “Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo” – (nuova versione) stravolge il precedente, non semplifica e penalizza le micro e piccole imprese. Inoltre esso è stato scritto disattendendo il regolamento europeo cui fa riferimento”. Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che domani mattina depositerà una interrogazione sulla vicenda, che segue quella che aveva portato all’annullamento del precedente bando. “A differenza di quanto affermato da Paci non c’è alcuna semplificazione, giacché il bando è stato profondamente modificato nei contenuti e soprattutto nella quota di cofinanziamento privato, che è stata accresciuta in modo sostanziale. Con la conseguenza che le imprese interessate saranno costrette a riformulare i progetti. Inoltre, nonostante le disposizioni attuative del bando prevedano che l’agevolazione sia concessa secondo le modalità previste dall’articolo 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (che stabilisce che l’intensità degli aiuti per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata fino a un massimo dell’80 % e in particolare può essere aumentata di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese; di 15 punti percentuali in caso di collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca), queste premialità non trovano riscontro nel bando, né tanto meno vengono rispettati gli scarti tra la premialità per le micro e piccole imprese e quella delle medie imprese”, continua Cossa.
“La conseguenza è che questo nuovo bando, a differenza di quello revocato per i noti problemi che hanno ostacolato la presentazione di molte domande, non favorisce il sostegno alla ricerca e l’innovazione delle micro e piccole imprese – che rappresentano una parte importantissima dell’economia della nostra Isola – in quanto queste vengono messe in una posizione di svantaggio rispetto alle medie imprese. La Giunta regionale dica chiaramente che questi sono i suoi intendimenti o faccia correggere il bando” conclude il consigliere dei Riformatori.
S.I.