ROMA – Sebbene abbia dato i natali a una serie di ottimi giocatori, soprattutto a cavallo tra gli anni ’60 e ’80, l’Italia non è mai stata la patria del tennis. Tuttavia negli ultimi anni si è verificata un’inversione di tendenza importante, che si riflette nell’irruzione di due tennisti giovani come Matteo Berrettini e Jannik Sinner sul palcoscenico internazionale. Il primo, nato nel 1996 a Roma, è stato protagonista nel 2019 di uno strepitoso exploit riuscendo ad arrivare alle semifinali dello US Open a settembre, raggiungendo un traguardo che in Italia prima di lui era riuscito a toccare solamente Corrado Barazzutti. Dotato di un gran diritto e di una tecnica individuale importante, il tennista romano sta vivendo i migliori anni della sua carriera, come testimonia l’attuale decimo posto nella classifica ATP, il ranking che stabilisce quali sono i migliori tennisti del momento e permette anche la formazione delle teste di serie dei tornei più importanti.Il prossimo torneo nel quale Berrettini potrebbe provare a mettere a segno un’altra grande performance è senza dubbio il Masters 1000 di Montecarlo che si svolgerà tra qualche settimana nel Principato. Per questo torneo il grande favorito dalle principali quote delle scommesse sul tennis, come spesso accade nelle sfide sulla terra rossa, è lo spagnolo Rafa Nadal, il quale non sembra aver rivali su questo tipo di superficie quando è al 100% della condizione atletica. Il tennista romano, tuttavia, potrà far valere il suo buon momento di forma confermato dalle sue più che accettabili performance all’ultimo Australian Open, torneo nel quale è stato fermato solamente agli ottavi di finale da un infortunio.
Il classe 1996 proverà dunque a far valere la sua esperienza e le sue capacità tecniche sulla terra battuta, sperando in un buon risultato che gli permetta di accumulare altri punti in classifica e arrivare al torneo di Roma, ossia quello di casa sua, nella miglior condizione possibile per riuscire a far un torneo da protagonista. Se Berrettini in questo momento è l’italiano più in alto nella classifica ATP e il veterano Fabio Fognini lo segue al diciassettesimo posto, la speranza del futuro tricolore è senza dubbio Jannik Sinner. Il classe 2001 nato a San Candido è il tennista italiano più giovane e al contempo con maggior potenziale per effettuare un exploit assoluto nel circus del tennis mondiale. Dopo aver eliminato lo spagnolo Bautista agli ottavi di finale del torneo di Dubai, l’altoatesino ha fatto capire a tutti di che pasta è fatto e punterà al suo terzo titolo ATP di sempre dopo aver già vinto quest’anno il Great Ocean Road Open di Melbourne. Dotato di una splendida tecnica individuale più elegante ma meno potente rispetto a di Berrettini, Sinner sembra essere ormai pronto per confermare quanto di buono fatto finora. L’attuale numero 30 del mondo è per molti un predestinato, come dimostra la scelta di passare dallo sci al tennis all’età di 13 anni. Ed è infatti su di lui che l’Italia punterà in futuro per tornare a fare la voce grossa in Coppa Davis.