ALGHERO – Lazzaretto, Mugoni e Bombarde. Oltre il Lido, sono tre le spiagge più frequentate e soprattutto apprezzate. In particolare l’ultima. Però, a differenza degli altri due tratti di litorale, in questo caso non c’è una regolamentazione dell’area di sosta e soprattutto sono assenti servizi pubblici igienici, informativi e, perché no, di soccorso. Eppure, come detto, le Bombarde sono il simbolo della bellezza del mare algherese. Nonostante questo dall’accesso passando per la discesa dove insistono i parcheggi fino a ridosso alla costa “è indispensabile attuare un generale riordino che non può non passare da una riorganizzazione del deflusso delle acque piovane che, partendo a monte, creano una sorta di canale naturale fino a valle”, commenta Adriano Grossi, già consigliere comunale e attualmente nel consiglio direttivo del Parco di Porto Conte.
Un “canalone di scolo”, di fatto, che non permette (se non cope\rto e con la creazione di adeguate tubature o sfogo) di poter aumentare l’area dei parcheggi e soprattutto di riordinare la stessa. “In questi giorni vediamo le auto dentro le aiuole e in ogni posto possibile che, ovviamente, vengono poi multate o addirittura portate via col carro-attrezzi, quando invece, da anni, sarebbe bastato sistemare gli spazi e magari curare il verde e le cunette al fine di creare decoro per una delle zone più frequentate della Sardegna”, commenta un fruitore della spiaggia.
Questo, è oggettivo, potrebbe portare anche nuovi flussi di denari alle casse comunali perché è oggettivo che oggi molti dei parcheggi sono fuori controllo con i veicoli che spesso finiscono per incagliarsi nelle cunette. “Un intervento di riordino otterrebbe più obiettivi: aumentare i parcheggi, ma contingentarli allo stesso tempo e dunque avere un numero controllato e limitato di accessi anche all’arenile, aumenterebbero gli introiti per il Comune o per l’Ente gestore dello spazio, ci sarebbe più decoro, verde e magari qualche servizio in più”, chiosa Grossi. D’altra parte, nonostante il record continuo di presenze, la spiaggia, quest’anno è quasi raddoppiata, certamente occorrerebbe, prima della stagione, insieme ai continui monitoraggi effettuati per primi dai concessionari di stabilimenti e attività, programmare il totale di parcheggi (e dunque di accessi) da mettere a disposizione. Da qualche giorno, ad esempio, una parte dell’area sabbiosa esterna alla parte bitumata è stata interdetta con nastro bianco e rosso (come da foto), ma sarebbe più utile ricoprirne una almeno una porzione e renderla utilizzabile per le soste. “Insomma, prima di vietare sarebbe più opportuno fornire servizi (a partire dai bagni all’illuminazione serale) visto che, senza le attività, ad oggi, questi due aspetti essenziali non ci sarebbero”, commenta un lavoratore delle attività del litorale.