ALGHERO – “Al via la seconda fase delle procedure finalizzate alla definitiva bonifica e alla restituzione alla fruibilità pubblica della porzione del litorale di San Giovanni. Dopo aver accolto l’interesse di numerose aziende agricole del territorio all’utilizzo della posidonia in agricoltura, ora c’è la conseguente manifestazione di interesse per il recupero della sabbia presente in situ mediante operazioni di vagliatura ed eventuale redistribuzione sull’arenile.” Cosi dall’amministrazione Bruno riguardo il problema dell’invasione delle alghe sottolineato più volte da Algheronews con anche l’indicazione di realizzare, idea già avanzata da qualche anno, di rendere fruibile quall’area per manifestazioni sportive, intrattenimento e varie attività.
Certo, per adesso, a parte gli annunci da qualche mese a questa parte dell’Amministrazione e qualche piccolo passo avanti, resta il fatto che la posidonia scompare e ritorna, come da secoli, in base alle mareggiate e soprattutto resta due fatti imprescindibili: la montagna di alghe oramai quasi rifiuti a ridosso del molo di sottoflutto e poi quella che ciclicamente ricopre tutto l’arenile del Lido rendendolo poco fruibile e senza il dovuto decoro.
Intanto dall’Amministrazione fanno sapere che è stato “pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza l’avviso esplorativo rivolto agli operatori economici qualificati del settore per l’eventuale successivo affidamento del servizio di vagliatura della posidonia storica spiaggiata – circa 5.000 mc – presso il sito di San Giovanni. L’appalto di servizi prevede un importo a base d’asta di 115.000,00 euro”. Intanto, ad oggi, a pochi mesi dalla fine del mandato la condizione non è certo migliorata con anche il record di ritardi nella pulizia (a luglio ancora le spiagge non erano state completamente pulite) e soprattutto rimane impressa la totale inutilità di cannicciati e tutele di presunte piante pioniere.
Nella foto la zona di San Giovanni
S.I.