ALGHERO – Inutile nasconderlo, il Piano della Bonifica ha oramai assunto un’importanza che va ben oltre la tanto attesa e agognata liberazione dell’agro dai vincoli del Ppr prodotto dall’amministrazione regionale guidata da Renato Soru. Il dispositivo, già di fatto bocciato dalla Regione [Leggi], attraverso una scelta dell’assessorato condotto da Cristiano Erriu, oggi è ritornato in auge. Non solo, come detto, per le pluriennali esigenze delle borgate, ma perchè è certo che il capogruppo del Pd Mimmo Pirisi per poter continuare nel salvataggio del sindaco lo ha sicuramente posto come paletto. Uno dei tanti, ma probabilmente uno dei più importanti.
Ma a palesare il malumore sulle congenite incapacità dell’ammministrazione Bruno, anche a produrre questo atto urbanistico, non è Pirisi, impegnato a provare a far quadrare il cerchio per non far finire anticipatamente la consigliatura, ma è il consigliere eletto nella lista del sindaco, Mario Nonne. “Alcuni amici mi telefonano chiedendo come mai ero assente all’ incontro tenutosi ad Alghero con l’amministrazione comunale e i tecnici redattori del piano. Avendo avuto un contrattempo non mi è stato possibile parteciparvi”, scrive Nonne viste le voci di una sua assenza come forma di “protesta”.
“Comunque mi risulta che l’agro era ben rappresentato. Tuttavia per rispondere agli amici e non solo, seguo passo passo l’iter del (Pdb) a tutt’oggi siete tutti al corrente dei problemi che derivano da errori cartografici e valutazioni errate di tipo Idraulico indicando un canale di scolo fatto a suo tempo dall’Etfas (oggi Laore) come fiume. Di conseguenza vincolando decine di poderi dal Pai (Piano di assetto idrogeologico) già ingessato da troppo tempo dal Ppr”. E dunque lo stesso Nonne, ritenuto vicino al consigliere regionale Lotto, a capo della cordata atta a salvare Bruno, reputa una condanna per il territorio proprio l’atto targato Pd e soprattutto Soru.
Ma continua Nonne, “il nuovo studio di adeguamento al Pai ultimato qualche mese fa non ha fatto altro che peggiorare la situazione aggiungendo altri due canali, pertanto sottoponendo ad ulteriori vincoli altri poderi”, e4 subito la reprimenda, condivisa dai residenti, “vai a vedere che la colpa è degli agricoltori che si sono stabiliti in un territorio una volta arido e totalmente incolto e oggi dopo aver versato sudore e sangue si trovano in condizioni di non poter stare al passo con i tempi, strutturare le aziende e renderle competitive più di quanto lo sono oggi”. Ed infine la notizia. “Per questi motivi se non dovessero cambiare le cose non voterò il piano. Ho votato con entusiasmo l’adozione del (Pdb) ma non farò mai qualcosa che non sia giusta e obbiettiva per tutti”.
Nella foto il Consigliere Nonne
S.I.