PORTO TORRES – “Leggiamo sugli organi d’informazione e sulla Rete, che maggioranza e opposizione del Consiglio Comunale di Porto Torres si confrontano su presenze e assenze dei componenti l’Assemblea civica. Tutto ciò crediamo sia squalificante, non solo per chi passa il tempo a scambiarsi accuse, ma per l’intera Istituzione che rappresentano”. Cosi Ilaria Faedda segretario cittadino del Psd’Az che iterviene sulla situazione politica cittadina e anche sul grave stallo rispetto alle agognate bonifiche.
Noi preferiamo la politica più alta. Ecco perché avremmo voluto assistere ad un dibattito su temi di ben altra levatura, come ad esempio il silenzio assordante calato sulle bonifiche del sito di Minciaredda. Assistiamo invece ad un Consiglio Comunale, nella sua interezza, colpevolmente muto su una questione di un’importanza straordinaria sotto il profilo ambientale e della salute pubblica. I tempi della bonifica previsti da Eni nel Protocollo d’Intesa del 2011, sono abbondantemente saltati”.
“Non sappiamo quando la Multinazionale di Stato ci libererà finalmente dei veleni interrati nel sottosuolo dell’area industriale. Sappiamo, viceversa, che la maggioranza 5 Stelle non ha detto mezza parola sul progetto Nurtaghe, che prevede la realizzazione di una discarica che sarà tra le più grandi d’Europa.E pensare che nel programma elettorale di Wheeler & C, i Pentastellati scrivono che sono contro la realizzazione di nuove discariche ed, addirittura dell’ampliamento di quelle esistenti. I fatti smentiscono spudoratamente quanto promesso dai Grillini: Scala Erre ampliata, discarica ASI ampliata, megadiscarica ENI approvata!Il PSd’Az ha da sempre combattuto la politica del “cane a sei zampe”, lo testimoniano i numerosi documenti e interventi dei rappresentanti politici delle passate Consigliature. Ecco perché non condividiamo che il Consiglio Comunale non si degni di affrontare l’argomento, al fine di informare la comunità sullo “stato dell’arte”delle bonifiche del sito di Minciaredda e del resto di tutta l’area industriale”.
“La nostra preoccupazione è che i vertici Eni hanno capito la debolezza politica ed istituzionale del Sindaco e della sua maggioranza, che, sommata all’inspiegabile silenzio dell’opposizione, lasciano campo libero a chi sta dimostrando di non fare gli interessi di questo territorio, ma esclusivamente i suoi, portando avanti solo progetti sulle energie rinnovabili, realizzati con imprese e maestranze straniere, lasciando a Porto Torres solo ed esclusivamente qualche miserevole briciola…peraltro già esaurita. Il Partito Sardo d’Azione chiede, così come previsto nel Protocollo d’Intesa, l’insediamento urgente della commissione di vigilanza e controllo sul rispetto del crono programma dei lavori, chiede che fine ha fatto l’impegno di Eni nel formare le imprese locali, affinché possano partecipare agli appalti che la Multinazionale bandisce”.
“Così come chiediamo fortemente di investire nel nostro territorio i 230 milioni di Euro previsti per la realizzazione della centrale a Bio masse, mai costruita. Per ciò che ci riguarda, comunque, noi ci attiveremo nei confronti di Regione e Provincia per far si che si mettano in campo ogni strumento che imponga ad ENI il rispetto degli impegni assunti con tutte le Istituzioni Sarde. Questo è il nostro modo di intendere la politica, lasciamo agli altri di esprimere il massimo della dedizione ai problemi dei cittadini di Porto Torres, scrivendo fiumi di parole su chi è assente o presente in Consiglio Comunale…semplicemente mortificante per chi li legge!”
Nella foto Porto Torres
S.I.