ALGHERO – E’ passato dall’essere tra i candidati sicuri alle Regionali del 24 febbraio, ovviamente insieme all’altro uscente, Marco Tedde, a risultare (ad oggi, la scadenza è domenica 20 gennaio) tra gli assenti dalle liste in lizza per il rinnovo della massima assise isolana. Raimondo Cacciotto, già consigliere comunale con l’amministrazione Lubrano e poi assessore con l’attuale quadro governativo, sempre di Centrosinistra, in capo a Mario Bruno, essendosi candidato alle scorse regionali, visto il passaggio a Roma e in altri ruoli da parte di chi lo precedeva, è riuscito ad entrare nell’ambito Consiglio Regionale. Qui, nonostante non facesse (più) parte del Partito Democratico, per la nota diaspora delle ultime comunali, vista la sua e d’altri, candidatura nella lista civica di Bruno, è stato accolto a Cagliari nel gruppo consiliare del Pd dove eserciterà le sue funzioni fino a fine mandato. Era facile attendersi, dunque, una sua riconferma, magari “accoppiato” con Alma Cardi che, invece, in linea con il circolo algherese e la segreteria provinciale, è stata abbinata al maggiore big uscente Gianfranco Ganau.
Tali premesse, però, sembrano non siano sufficienti per una sua scelta di ricandidarsi col Pd. In ballo, infatti, c’è la possibilità di un posto nelle liste che sta definendo Massimo Zedda oppure, addirittura, la scelta di abdicare e magari puntare alla poltrona di sindaco. E’ facile intuire, anzi piuttosto palese, che c’è in atto un confronto, pure serrato e non privo di spigolosità, con Mario Bruno e in generale col gruppo dei “fedelissimi” del Sindaco. Ma non solo. Infatti anche il Pd, soprattutto “fuori le mura”, pare ritenga che se Cacciotto si dovesse candidare, dovrebbe farlo proprio coi democratici.
Intanto, dal centro catalano. “Si, ci risulta che ci siano questi movimenti, ma, forse, qualcuno non sta tenendo conto di una cosa: i partiti di Centrosinistra. E di fatto sta facendo i classici conti senza l’oste”, mormora un importante esponente della coalizione. Come giù anticipato da Algheronews, infatti, è emerso in queste settimane che le principali forze si siano viste proprio nella sede del Pd in via Mazzini per iniziare a fare sintesi in vista delle Regionali ma soprattutto, è chiaro, delle Comunali.
Oltre ai dem, c’erano Pds, Campo Progressista e Upc, per adessso. Ma si sta cercando di ampliare la coalizione. Sicuro l’apporto di alcune civiche, magari proprio quella di Bruno. Anche se, come detto ed emerso pure in questi giorni sui social e in altre dichiarazioni, i rapporti tra Pd e Primo Cittadino (e i suoi) paiono ritornati ad essere molto tesi. Alcune recenti scelte e ostentate presenze sui media e, secondo alcuni, anche strizzare l’occhiolino ai 5 Stelle, hanno creato diffuse insofferenze. Sta nelle cose della politica che fino alle Regionali ogni fibrillazione verrà contenuta e ridotta al minimo, però, soprattutto, qualora il Centrosinistra e Zedda dovessero perdere le elezioni, sarà difficile contenere i diffusi malumori. D’altra parte se il Sindaco di Cagliari diventasse Governatore qualcosa cambierà, ma neanche troppo. E’ oramai, o meglio di nuovo, in atto un braccio di ferro per definire posizioni, percorsi e orizzonti nel Centrosinistra locale e regionale e ciò non potrà non produrre forti scossoni.
Nella foto un incontro dello scorso anno
S.I.