ALGHERO – “Mario Bruno, ieri sera, ha trasformato l’aula di via Columbano in una bisca nella quale lui, la sua minoranza e i nuovi compari hanno inscenato bluff, giochi delle tre carte e sceneggiate che tuttavia non sono riuscite a nascondere da una parte l’indole del sindaco di pensare solo alla sua vicenda personale e dall’altra la tragicommedia di un PD diviso dove hanno prevalso le manovre degli amici del sindaco, presenti fra il pubblico, che hanno teleguidato voti a favore e complici astensioni che hanno solo permesso la sopravvivenza stentata di un sindaco che ha tradito il mandato elettorale con un trasformismo senza dignità”. Cosi, rispetto all’indecente spettacolo andato in onda nell’11 settembre della politica cittadina, i movimenti Patto Civico, Ncd e Psd’Az.
“Uno scenario squallido dove si è parlato di tutto tranne che di Alghero. Il suo intervento sconclusionato aveva il solo obiettivo di recuperare un minimo margine della sua personale sopravvivenza politica. Lo ha fatto senza pudore e senza ritegno calpestando l’ultimo baluardo di politica e mettendo un atto una sceneggiata al limite della decenza. Oggi Mario Bruno non ha niente da festeggiare, resta un sindaco che ha fallito completamente il suo mandato e che ancora per qualche tempo ha scelto di galleggiare. Due consiglieri comunali hanno risposto al richiamo delle sue sirene illusi che chi distrutto il tessuto socio economico algherese possa ricostruire di qualcosa”.
“Hanno parlato per ore di centro sinistra, concentrandosi sul recupero di un cumulo di macerie realizzato da una vecchia politica ormai bocciata dalla storia del nostro paese. Secondo questi “statisti” telecomandati tutti i problemi creati da Mario Bruno saranno risolti dalla realizzazione centro sinistra! E loro si impegneranno per questo!!! Roba che, se non ci fosse in ballo il presente e il futuro di Alghero, sarebbe da oggi le comiche”.
“Niente di nuovo all’orizzonte quindi, solo la dissoluzione di quel che resta del Partito Democratico che sembra essersi arreso a Mario Bruno, fatto salvo Enrico Daga che, con la sua coerenza e il suo voto contrario, prende le distanze da questo teatrino mal orchestrato dai baroni sassaresi presenti in aula per difendere la loro eventuale rielezione in consiglio regionale. Ciò che conta tuttavia non sono i comportamenti dei singoli ma ciò che fanno i partiti, ed in questo caso il PD ha salvato Mario Bruno ed il suo disastroso modo di amministrare. Tutto come previsto quindi, l’epilogo è stato confermato, con l’amarezza di chi assiste allo spettacolo più indecoroso che la politica cittadina abbia mai prodotto.
Nella foto i rappresentanti dei partiti e movimenti firmatari
S.I.