Bruno, ancelle e sito: decadenza

ALGHERO – “Spiace veramente che il livello dell’educazione politica del nostro sindaco, del suo giornale on-line e delle sue ancelle continui a scivolare sempre più verso il basso”. Cosi il coordinatore cittadino di Forza Italia Alghero Andrea Delogu che continua “certo, Bruno ci ha, purtroppo, abituato a certe cadute di stile, visto che dal suo insediamento non ha mai mancato di offendere, pubblicamente, consiglieri comunali, assessori, dirigenti, dipendenti delle sue partecipate. Si, son tante le persone, e purtroppo fra queste molte son le donne, che hanno subito aggressioni verbali da parte del sindaco, e Monica Pulina, alla quale va tutta la nostra solidarietà insieme all’invito a continuare la sua opera politica con la passione e la competenza che da sempre la contraddistingue, è solo l’ultima delle vittime”.

“Ma stavolta, anziché chiedere scusa, come ogni persona dovrebbe essere in grado di fare il sindaco ha voluto schierare il suo esercito, per mistificare l’accaduto, nel vano tentativo di dare una versione diversa su quello che è accaduto nell’aula consiliare. Ha schierato il giornale on-line di diretto riferimento, che distorcendo la realtà ha inspiegabilmente omesso di riportare la scomposta uscita del sindaco con un articolo, l’ennesimo purtroppo, fazioso, che anziché raccontare i fatti, come ogni buon giornale dovrebbe fare, ha cercato di porre in cattiva luce Monica Pulina, evitando ogni riferimento a quanto il sindaco gli ha urlato contro.”

“Non contento ha messo in campo anche l’esercito delle sue ancelle, che ossequiosamente obbedienti al monarca, hanno firmato (si speriamo che non l’abbiamo anche scritto, ma solo firmato) un incomprensibile documento, offensivo, non solo nei confronti della consigliera Pulina ma di tutte le donne e quindi anche nei loro. Buon 8 marzo a Monica, alle altre donne insultate e dileggiate dal sindaco in questi anni e alle firmatarie di un documento che è solo un ulteriore prova della mancanza indipendenza della maggioranza consiliare, ancora una volta succube dei voleri del capo”.

Nella foto Andrea Delogu e Michele Pais

S.I.