“Bruno bocciato: liberi Alghero”

ALGHERO – Quella trascorsa, che doveva palesare, alla luce dei fatti, un’illusorio allungamento della stagione turistica, è la terza estate condotta dall’amministrazione Bruno. Dopo l’insediamento del giugno 2014, siamo quasi a metà mandato. Si entra, con l’arrivo dei mesi freddi, a quella che dovrebbe essere la seconda parte dell’attuale consigliatura. E ciò non può che vuole dire: periodo di bilanci per sindaco, giunta e maggioranza. Lo spunto, per una valutazione di questi primi anni, che sommati al periodo di Lubrano (indicato dallo stesso Bruno e dalla sua area di riferimento) diventano quasi un’intero mandato, lo offre il video dello spot elettorale dell’ex-consigliere regionale di Progetto Sardegna. “Dall’8 giugno libereremo Alghero dalle macerie lasciate da incapacità, liti, divisioni moltiplicate dalla crisi”, e poi “noi sin dal primo giorno risolveremo i problemi più urgenti (casa, lavoro, decoro urbano, cura del verde), lo faremo tutti insieme, in prima persona plurale”.

Queste le parole di Mario Bruno nel promo elettorale del 2014. Non ci sarebbe bisogno di alcun commento per giudicare l’operato del sindaco, giunta e maggioranza, composta da liste civiche di sinistra e Udc, basterebbe guardarsi intorno per capire che è oggettivo che le problematiche evidenziate come colonne del programma elettorale sono ancora irrisolte. A parte la consegna degli alloggi di Sa Segada, ferma per motivi legati ai lavori alla rete idrica e altri interventi, gli altri temi vedono una città ridotta peggio del passato. In particolare, com’è noto, sul tema del decoro, verde e rifiuti. Senza dimenticare il contatore sul numero dei disoccupati che, in attesa dei numeri ufficiali, è, purtroppo, in crescita e dimostra quanto siano stati evanescenti le politiche turistiche di questi anni tanto da non produrre alcun riflesso positivo e tangibile sul tessuto sociale ed economico algherese.

Il giudizio comune e diffuso, sull’amministrazione Bruno, è molto negativo. L’estate, in cui la città, vede ritornare molti algheresi che vivono, lavorano e studiano fuori, turisti, vecchi o nuovi, e una maggiore esposizione, non può che amplificare quelli che sono i commenti e dunque la valutazione sugli attuali amministratori. In generale si ha la sensazione, o qualcosa di più, che la Riviera del Corallo sia inchiodata a qualche anno fa con i grandi progetti che la potevano far uscire dalla crisi fermi al palo, oltre che interventi sui comparti, come quello mercantile, tipo regolamento dei suoli pubblici, che, oltre che creare oggettivi problemi a molte attività, ha fatto un oggettiva cattiva pubblicità. Senza considera la tardiva e non perfetta pulizia delle spiagge, con ancora la crescente montagna di posidonia a San Giovanni, e soprattutto una carente programmazione di offerta culturale, di spettacoli e veri eventi tali da richiamare i turisti, anche regionali, come accadeva fino pochi anni fa. A ciò si aggiungono i serrati controlli sui locali, in tema di orari e musica, e la condizione di desolazione, soprattutto dei mesi spalla, a seguito anche del taglio dei voli Ryanair, è evidente.

Ma le questioni e temi da raccontare, visti anche i tanti casi finiti in Tribunale, con le delicate inchieste su Parco e Meta, sarebbero numerose. A fare sintesi riguardo le promesse elettorali, gli annunci e il risultato degli oltre due anni di mandato, è il consigliere di opposizione Michele Pais: “l’impegno di Mario Bruno era libererò Alghero dalle macerie di incapacità, divisioni, liti, spartizioni, tutto ciò che ha fatto lui in questi anni di disamministrazione, per una volta in vita sua, tenga fede agli impegni assunti. Si dimetta e liberi lui la città dalle macerie della incapacità manifesta e conclamata!”

Nella foto Mario Bruno dal video promozionale del 2014

S.I.