ALGHERO – “Da oggi, primo febbraio (ieri, ndr), la Asl ha chiuso il reparto di degenza di Urologia dell’ospedale civile di Alghero diretto dal dottor Angelo Tedde. Una beffa. Chiedo con forza che venga riaperto immediatamente. Anche perché qualche settimana fa veniva garantita con enfasi dal presidente del Consiglio Regionale Michele Pais la simultanea apertura del reparto di otorino, ma insieme al mantenimento in operatività dell’urologia. Parole al vento. Otorino aperto, ma Urologia chiusa. Ed entrambe le discipline sono essenziali e altamente professionali. L’urologia del Civile, che viene riconosciuta da tutti come un’eccellenza grazie alle innumerevoli e delicate patologie curate con successo e professionalità per i pazienti dell’intero territorio provinciale è stata chiusa per mancanza di infermieri, dirottati nei reparti COVID o in altre unità ospedaliere. Parliamo di infermieri non di anestesisti come accade per altri reparti, il che fa propendere più per una scarsa organizzazione del lavoro che per vera e propria assenza di personale. Inaccettabile, anche perché il reparto – che ha una lunga lista di interventi in attesa con pazienti che necessitavo di ricovero nei posti letto dell’unità ristrutturata e riaperta nel maggio scorso con 6 posti letto – è riuscita a mantenere sempre alto il profilo dei servizi erogati ai pazienti. Punto specializzato per il trattamento dell’incontinenza urinaria maschile per coloro che hanno dovuto subire un intervento chirurgico di prostatectomia radicale per tumore della prostata, anche nei giorni scorsi ha garantito interventi di vera eccellenza. Una equa distribuzione degli infermieri nei reparti da parte della Asl garantisca la riapertura di un reparto fondamentale, fiore all’occhiello del presidio algherese e dell’intera isola”, cosi Mario Bruno.
Smentita. “Si smentisce categoricamente la notizia, diffusa a mezzo stampa, della paventata chiusura del reparto di degenza di urologia di Alghero, priva di fondamento”.
“A seguito della necessità del ricollocamento provvisorio di diversi infermieri al reparto Covid dell’Ospedale Marino si è verificata la necessità di ottimizzare il lavoro del personale in servizio all’Ospedale Civile. Questo ha comportato l’accorpamento temporaneo dei reparti di Urologia e Otorino, modalità organizzativa capace di mettere a disposizione di entrambi i reparti il personale sanitario, così da non diminuire l’attività operatoria e la conseguente capacità di degenza”.
“Per contro il reparto di urologia è stato particolarmente potenziato negli ultimi mesi, con il riammodernato dello stesso, l’acquisizione di nuova dotazione tecnologica consentendo, dopo anni, all’equipe guidata dal dott. Tedde di riprendere la delicata attività operatoria di carattere sopratutto oncologico e quindi salvavita”.