ALGHERO – “Chi di seconda convocazione ferisce, di seconda convocazione perisce. Il Sindaco non aveva fatto i conti con le coscienze dei singoli consiglieri, per quanto concerne un argomento importante come quello della esternalizzazione del servizio di accertamento e di riscossione dei tributi alla S.T.E.P., che sta creando più di un grattacapo ai cittadini algheresi con la ormai famosissima e tristissima vicenda delle “cartelle pazze”. Cosi Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris riguardo le ultime tumultuose vicende dell’Amministrazione Bruno questa volta in tema di tributi e con la maggioranza che sostiene il Sindaco che si è dissolta.
“Sono numeri risicati quelli previsti dalla seconda convocazione, che sicuramente mettono in luce le grandi contraddizioni di questa mini- maggioranza, e non sono segno di “buona salute” per chi amministra.
Nell’ultima seduta di Consiglio erano talmente risicati, che la maggioranza è andata sotto nella votazione della mozione presentata dal centro-destra, e votata all’unanimitá da tutta l’opposizione, con la quale si chiede di verificare se ci siano le condizioni per l’annullamento del contratto con la S.T.E.P. per inadempimento, e conseguentemente decidere di restituire alla S.E.C.AL. l’ accertamento dei tributi, ed eventualmente decidere sulla esternalizzazione della riscossione coattiva”.
“Vista la malaparata, accortisi che non avevano i numeri, Sindaco in primis, con a seguito gli ormai pochi consiglieri suoi seguaci, sono letteralmente fuggiti dall’aula. In questo teatrino dell’assurdo, assistiamo sgomenti al balletto messo in scena dal Partito Democratico algherese, che è parte integrante di questa maggioranza, anche con diversi ruoli importanti di Governo, ma che di fatto gioca a nascondino; lo stesso PD , che ha lasciato colpevolmente, o forse dolosamente, l’assessore di riferimento , che ha tra l’altro proprio il compito di sbrogliare la “matassa S.T.E.P.”, da solo in aula. Insomma, “è sempre la stessa storia”.
Nella foto Piras e Salaris
S.I.