ALGHERO – “La sede di rappresentanza della Generalitat de Catalunya è ospitata nelle più grandi capitali europee e mondiali, fra cui Londra, Parigi, Berlino, Washington e ad Alghero. A qualcuno questa cosa deve apparire come la cosa più naturale del mondo, un po’ come fanno quei bambini viziati che danno per scontato l’avere tutto senza apprezzare nulla e senza pensare al sacrificio di chi gli ha fatto avere ciò che hanno”. Cosi i rappresentanti di Psd’Az, Patto Civico ed Ncd riguardo l’ennesimo caso scoppiato all’ombra della Torre di Sulis. E questa volta riguarda il legame, potenzialmente utile anche come fattore di crescita economica e sviluppo, con la Catalogna. [Leggi].
“La sede di rappresentanza della Generalitat è stata invece una grande, e difficile, conquista legata alla storia e alla cultura di Alghero ma anche, e forse soprattutto, al futuro della città. Adesso non va sottovalutato il rischio di perdere la sede di rappresentanza della Generalitat de Catalunya, a causa di una politica pressapochista, fatta di immagine senza sostanza, senza idee e senza prospettiva. La mancata “partecipazione” di Alghero alla Diada è solo uno dei segnali di un disinteresse e di una trascuratezza grave. Una amministrazione che anche in questo caso dimostra di trascurare il passato, il presente ed il futuro, senza avere la sensibilità per capire ed apprezzare le enormi potenzialità che sono il più grande patrimonio della nostra città, è una amministrazione che va sollecitata a svolgere il suo ruolo e ad assumersi le responsabilità alle quali è stata chiamata. Sin dal periodo della sua apertura nel 2009 ci fu chi, da Alghero, lavorò senza riuscirci per convincere il governo catalano ad aprire la sede a Cagliari piuttosto che ad Alghero, oggi sembra ci sia chi lavora per farla chiudere per inattività. Invece non si può non coltivare con attenzione e dedizione la straordinaria opportunità offerta da un rapporto così stretto e diretto con il governo di una “nazione” di oltre 9 milioni di abitanti, che vede nella nostra città parte delle sue stesse radici storiche e culturali, e che con essa vuole fortemente avere un rapporto privilegiato. Eppure sono così evidenti i vantaggi che possiamo trarre dalla presenza di questa istituzione”.
“Alghero, grazie a questi rapporti si è seduta, con pari dignità, a tavoli di programmazione culturale ed economica con i Presidenti della Catalogna, delle Baleari, di Andorra, della Provincia di Perpignan, siamo considerati parte integrante di una comunità che ha una forte identità, un grande orgoglio, e che ha voglia di costruire un grande futuro. Farne parte deve essere una priorità, soprattutto per rispetto di noi stessi, della nostra storia, della nostra identità linguistica e culturale, ed insieme per le enormi potenzialità di sviluppo che possiamo trarne. Se ci fosse la lungimiranza che servirebbe Alghero dovrebbe svolgere il ruolo di cerniera fra la Catalunya e la Sardegna, in un rapporto virtuoso dal quale entrambe le comunità possano trarre vantaggi ed occasioni di sviluppo. Invece chiudiamo le rotte aeree con la Catalunya e ci isoliamo e quindi ci impoveriamo a causa di una politica miope ed dannosa”.
“L’amministrazione comunale, piuttosto che girarsi dall’altra parte dicendo “io non c’entro” ha il dovere di tutelare e valorizzare la presenza della rappresentanza della Generalitat ad Alghero, coltivando rapporti istituzionali costruiti e consolidati nel tempo cogliendo quelle opportunità che servono per far crescere la nostra comunità”.
Nella foto Mario Conoci, già vice-sindaco e assessore al Turismo
S.I.