ALGHERO – Forza Italia ritorna o, per qualcuno, resta “centrale”. Non per una divagazione giornalistica o di tifoseria partigiana, ma questo è quanto emerso dal congresso che, alla presenza dei consiglieri Caria, Peeru e Ansini, sostenitori e iscritti, ha “incoronato” Andrea Delogu primo segretario. Sono le parole di alcuni “maggiorenti” dell’attuale maggioranza e schema politico – amministrativo a certificare tale condizione. A partire dal sindaco Cacciotto, ma anche dalle dichiarazioni dell’assessore Daga e dei consiglieri Martinelli, Mulas e Moro, tutti presenti all’assemblea dell’hotel Catalunya.
“Al di là del bon ton istituzionale, i partiti sono il fulcro della democrazia e dunque un’opportunità di avvicinare le persone all’amministrazione e questo può avvenire tramite un riconoscimento reciproco e, vista l’occasione, lancio una proposta ovvero la definizione insieme del Piano Strategico della Città di Alghero, questione di cui abbiamo parlato spesso con Marco Tedde – e ancora Cacciotto – d’altra parte, partiamo da uno scenario terrificante, stiamo per costituire la più piccola Città Metropolitana d’Italia, che ha dei dati demografici spaventosi e pure con Alghero che, se non inverte il trend, avrà in 20 anni, quasi il 10% in meno di popolazione con un età media di oltre 65 anni, con un drastico calo delle nascite e dei giovani – e ha chiuso – visto tale nefasto scenario è necessario unire le forze migliori per affrontare l’enorme sfida che ci attende”.
Parole pesanti come macigni che, se uno solitamente molto attento, morigerato e moderato, come l’attuale Sindaco ha deciso di pronunciare significano qualcosa di veramente importante per non dire di epocale. Come Algheronews, abbiamo da anni calcato la mano, nei vari articoli, redazionali e interviste, sulla necessità anzi urgenza di puntate su sviluppo, crescita e creazione di economie e posti di lavoro, salvo poi vedere spesso la politica avvilupparsi su temi di piccolo cabotaggio con liti condominiali o poco più. Bisogna alzare la testa e guardare più avanti. Come accadeva in passato in cui esisteva una visione e si lavorava, anche contro le contingenze e spinte di altre località, per realizzarla che si trattasse di una passeggiata, porto, stadio, aeroporto, strade, imprese, costruzioni, eventi, etc, etc. Da pionieri a, quasi, ultimi della classe. Non è accettabile.
Bene ha fatto Raimondo Cacciotto a cogliere la mano tesa da parte di Forza Italia che, sebbene per alcuni venga additata, a volte, di intraprende percorsi un po’ troppo “solitari” e poco “condivisi” e soprattutto, alla luce del suo primato elettorale, di non coinvolgere in maniera decisa e netta le migliori forze locali e territoriali per avviare un ritrovato percorso virtuoso di politica e società algherese, è evidente voglia “aprire” alla proposta di costruire insieme un “Piano Strategico” che, non è nient’altro, che tracciare un cammino programmatico condiviso, magari su alcuni punti dirimenti e problematiche la cui soluzione e attesa da troppi anni, è percorrerlo insieme. Significa che Forza Italia entra in maggioranza? No. O, almeno, non per adesso. Anche perchè, è inutile nasconderlo, il futuro dell’Amministrazione Cacciotto non può non essere legato anche alle vicende cagliaritane e nello specifico all’eventuale “decadenza della Todde”.
Ma, anche in tale caso, non è detto che gli azzurri locali possano, in virtù della diffusa volontà di porre finalmente rimedio a troppe “incompiute” o comunque progettualità da portare a compimento, garantire un sostegno importante per andare avanti. Supporto che è emerso anche delle “aperture”, non passate inosservate, da parte dagli esponenti importanti della maggioranza come Enrico Daga, assessore e segretario del PD, Gianni Martinelli, che ha ricordato lo spessore politico dei forzisti, e Christian Mulas e Gianpietro Moro, entrambi mielosi con gli “amici” azzurri. Forse, anche per Alghero, è tempo di “Grosse Koalition”, forse, anche, senza la “k”.
LE PAROLE DEL NEO-SEGRETARIO ANDREA DELOGU
LE PAROLE DEL DIRIGENTE NAZIONALE DI FORZA ITALIA MARCO TEDDE