ALGHERO – “Quella passeggiata serale estiva sui celebri bastioni di Alghero, con vista mozzafiato della scogliera, una delle perle della città sassarese e dell’intera Sardegna, gli era costata carissima a causa di una rovinosa caduta, con relative conseguenze fisiche, su una buca dovuta chiaramente a una grave carenza di manutenzione e di protezione da parte del Comune, peraltro un pessimo “biglietto da visita” anche in chiave turistica. Una responsabilità per cose in custodia così evidente che alla fine, dopo i primi dinieghi “di rito”, anche la compagnia di assicurazione dell’Ente stesso non ha potuto esimersi dall’ammetterla e dall’accettare di risarcirlo per i danni subiti, ma pur trattandosi di una somma che non manderà certo in fallimento il bilancio comunale, a più di tre mesi dal raggiungimento di quell’accordo transattivo, e a più di due anni dall’incidente, l’Amministrazione ancora non paga.
Protagonista dell’ennesimo caso di “risarcimento lumaca” un oggi quarantatreenne di Bono, sempre in provincia di Sassari, che la sera del 20 giugno 2021 ha avuto la cattiva idea, con il senno del poi, di andare a passeggiare con un amico sui bastioni di Alghero. Mentre camminava verso la “torretta”, erano all’incirca le 23.30, infatti, il malcapitato è letteralmente sprofondato in un autentico cratere sulla pavimentazione, caratterizzata peraltro anche da altre buche e caditoie “killer” in quanto né segnalate né recintate o delimitate come quella in cui è incappato. Impossibile inoltre vedere quell’insidia, perché il luogo era totalmente privo di illuminazione. Purtroppo l’inevitabile caduta, e per di più in avanti, “di testa”, ha procurato lesioni serie all’uomo, che ha avuto anche bisogno di immediate cure mediche: è stato trasportato in ambulanza, con il volto tutto tumefatto, al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, dove gli hanno riscontrato un brutto trauma cranio facciale e al gomito, per svariati giorni di prognosi.
Il danneggiato, per essere quanto meno risarcito dei danni fisici subiti, attraverso l’Area Manager Sardegna e responsabile della sede di Cagliari, dott. Michele Baldinu, si è quindi affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e, come da prassi in questi casi, è stata presentata presso la stazione dei carabinieri di Sassari anche una denuncia-querela contro il Comune indirizzata all’autorità giudiziaria.
Studio3A ha raccolto tutta la documentazione, peraltro corposa e inequivocabile – i referti del pronto soccorso e tutti i documenti clinici seguenti (l’assistito ha dovuto effettuare numerose visite di controllo e terapie, compresa quella oculistica per verificare eventuali danni alla vista), la testimonianza dell’amico che si trovava con il quarantatreenne, che ha confermato la versione dei fatti, le foto e i video del luogo “incriminato” -, ha presentato con tutto il fascicolo la denuncia di sinistro al Comune di Alghero e, ottenutene le coperture assicurative, si è confrontato e ha trattato la pratica con la compagnia di assicurazione dell’Ente per la responsabilità civile verso terzi. La quale, come da “copione”, inizialmente ha frapposto i soliti dinieghi per tentare di dissuadere il danneggiato dal proseguire la sua battaglia, ma poi, di fronte alle argomentazioni degli esperti dello studio e all’evidenza, è pervenuta a più miti consigli. L’uomo si è quindi sottoposto alla visita medico legale di controparte ed è stato raggiunto un accordo stragiudiziale quantificando e concordando una somma da liquidargli quale risarcimento; una cifra modica, che l’interessato ha accettato per chiudere la vicenda ed evitare di dover adire le vie legali rinunciando anche ad ulteriori e legittime pretese.
Ma non bastasse tutto questo e un iter lungo due anni per venire finalmente a capo della vicenda, la transazione è stata conclusa lo scorso giugno, il quarantatreenne però non intravvede ancora la luce in fondo al tunnel perché il Comune, incomprensibilmente, non onora l’accordo e, nonostante tutti i solleciti da parte di Studio3A e della sua stessa compagnia assicurativa, non gli ha sin qui liquidato un centesimo. Con la conseguenza che, avanti di questo passo, quella citazione in giudizio che si voleva (e poteva) scongiurare diventerà inevitabile: con la certezza da parte del cittadino di vincere la causa, e magari di ottenere un risarcimento più corposo, il che esporrebbe peraltro l’Amministrazione a un’imputazione per danno erariale. Ma anche con l’amara consapevolezza di dover attenere ancora anni per ottenere quanto dovuto”.
Dott. Nicola de Rossi
Responsabile Marketing e Ufficio Stampa