CAGLIARI – “La Camera di Commercio lo ha confermato: la Fiera Campionaria della Sardegna chiude i battenti, senza che nessuno in Comune o alla Regione si interroghi sulle cause della chiusura o sulle prospettive per il futuro! Per Sant’Efisio, il cancello sarà aperto ma, per la prima volta dopo 70 anni, dentro non ci sarà la Fiera campionaria!” Riprendendo l’allarme del deputato Pierpaolo Vargiu, lo denunciano i consiglieri regionali dei Riformatori, Michele Cossa, Attilio Dedoni e Luigi Crisponi che hanno rivolto un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, mentre i consiglieri comunali Giorgio Angius e Raffaele Onnis interrogano con altrettanta urgenza il Sindaco di Cagliari.
“Ha ragione il Presidente De Pascale: le ultime edizioni della Fiera sono state ridicole e dispendiose, è necessario cambiare passo, avendo bene in testa che la Fiera internazionale della Sardegna non significa soltanto un tesoro di storia e di relazioni per l’economia e l’impresa sarda, ma anche la valorizzazione di un mega quartiere di dodici ettari di terreni e 50.000 metri quadri di coperto, a cento metri di distanza dal mare -continuano i Riformatori- cioè un’immensa opportunità su cui ragionare in fretta per il rilancio economico di Cagliari e della sua area metropolitana”.
“Il destino della Fiera e del quartiere fieristico non può dunque essere considerato un “fatto privato” da discutere tra quattro amici al bar -concludono i Riformatori- e’ invece una scommessa che deve coinvolgere Stato, Regione e -sopratutto- Comune e Area metropolitana, che devono parlarsi immediatamente tra loro e coinvolgere tutti i cagliaritani in una scelta tra le più importanti e vitali per una città che discute molto di rifacimento di marciapiedi e di piste ciclabili, ma non parla mai di progetti strategici per il futuro!”
Nella foto la Fiera di Cagliari
P.S.