ALGHERO – L’idea è già “sul tavolo”. Facile o meno, si proverà a portarla avanti. Quale? Far rinascere una squadra di calcio di Alghero che possa militare, almeno, a partire dalla “Promozione”. Come? O, come accade dappertutto, col contributo di qualche imprenditore oppure anche tramite l’attivazione di un azionariato popolare. Una sfida non facile che, però, alcune persone hanno già raccolto e vogliono provare a portare avanti tra cui è presente anche Antonio Baldino, già da tempo nel calcio, allenatore di futsal con l’Audax.
“Non è possibile e più sopportabile che Alghero non abbia una squadra di calcio nei campionati isolani di rilievo”, commenta Baldino e continua “senza perdere il contatto con la realtà, coi piedi per terra, noi vogliamo comunque lottare per provare a raggiungere l’obiettivo prefissato e poi chissà, nessuno ci impedisce di sognare e soprattutto ricordare quando la nostra città aveva una decina di squadre di ottimo livello, con giovanili di grande valore e almeno due o tre compagine in categorie di grande importanza fino agli anni di Mauro Giorico in cui si raggiunse la serie C”. E chiude. “Sono tempi lontani, ma non arcaici, dunque non possiamo arrenderci e vogliamo, almeno provare, a tracciare la strada per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
E poi Baldino si racconta. “Quando nel 2017 iscrissi l’Audax C5 alla C2 regionale alcuni mi davano del pazzo, che non avrebbe funzionato il futsal in città. Così mi associai all’Audax per provare a copiare i paesi latino-americani o il Brasile, che nelle scuole calcio insegnano il futsal e giocano 4+1 e poi arrivati alla categoria giovanissimi decidono se continuare o proseguire nel calcio A11. Un’altra idea che mi spinse in questo mondo era creare un’altra squadra che funzionasse da serbatoio per la prima squadra: primo si dava la possibilità ai giovani di 16 anni di fare esperienza e le così dette “ossa” giocando in una C2 di calcio A5, secondo con le 2 squadre trovavano spazio entrambi i tesserati, terzo chi veniva squalificato poteva giocare tranquillamente nell’altro campionato, quarto chi doveva ristabilirsi da un infortunio poteva riprendere conoscenza nei 2 campionati. Ad oggi arriva una ottima notizia dalla nuova riforma che prevede da luglio 2022 la possibilità del doppio tesseramento per i giocatori dilettanti. Esempio giocare con X in promozione e giocare con Y nella C2 di calcio A5″.
Cosa pensa dello stato del Mariotti?
“Che nonostante la politica parla da anni di farci un centro intermodale, un centro commerciale o palazzoni l’area del Mariotti debba rimanere tale, cioè stadio. Rispettare il sig Carlo Mariotti che cedette gratuitamente al comune di Alghero i propri terreni sia per lo stadio che per il cimitero. Stadio per i tantissimi calciatori algheresi (tra cui genitori o parenti) che hanno dato lustro allo sport algherese e per la città. Il Mariotti da anni funge come area rifornimenti per il rally WRC, è stato usato come centro Hub e potrebbe fungere una volta risistemato nel salotto della città. Rifatto in sintetico dare la possibilità a tutti i pallonari di giocarci, di fare il museo del calcio algherese, dare la possibilità ai nonni di poter passeggiare con i nipoti e raccontargli i gol o gli oltre 2000 aneddoti, far giocare i nipoti nell’area attrezzata, organizzare vari eventi, sagre e concerti”.
Pensi che l’Alghero calcio possa risorgere?
“Con la struttura a disposizione credo proprio di sì. Basterebbe oggi per ripartire far sedere al tavolo rotondo 5/6 imprenditori e sostenere la società con un azionariato popolare di €200 a persona. Una sorta di abbonamento che permetterà nelle gare casalinghe di avere il posto in tribuna e un caffè omaggio”.