ALGHERO – Le notizie che giungono, quasi quotidianamente, da Nord a Sud Italia non possono che far preoccupare. L’incidenza dei cambiamenti climatici è evidente. Ed è per questo che, al netto di fenomeni che si sono sempre abbattuti sui vari territori, è altrettanto oggettivo che tali accadimenti si stanno realizzando con sempre maggiore cadenza temporale e diffusione geografica.
Ed è così che l’allarme lanciato dai residenti dell’agro di Sant’Anna non è da prendere sotto gamba. “Come, purtroppo, già avvenuto in passato, il canalone, realizzato nel 1992, proprio per proteggere la città dagli allagamenti, si trova in condizioni pessime: cumuli di arbusti, cespugli e piante varie che impediscono il normale deflusso dell’acqua – cosi commentano i residenti della zona – è urgente procedere alla pulizia dell’alveo per prevenire eventuali danni” e ancora “sembra che le recenti alluvioni che hanno causato purtroppo anche morti pare non abbiano insegnato niente ai nostri amministratori”.
Il canalone sbocca a Calabona e, come detto, serve da “opera cuscinetto” per impedire ciò che già avvenuto i primi anni ’90 con la città totalmente allagata. Anche l’acquazzone di pochi giorni fa ha dimostrato la condizione in cui si trova la rete stradale che, pur in pieno centro, è finita sott’acqua con diffuse limitazione alla circolazione dei veicoli. Una situazione sicuramente di non immediata soluzione che, almeno per gli interventi di pulizia dei vari canali, anche nella zona Nord della città, oltre che al suddetto “Canalone”, vedranno degli interventi specifici nei prossimi giorni da parte dell’Amministrazione e in particolare anche dell’Alghero In House e del personale comunale competente.
Nella foto l’immagine odierne del “Canalone” all’altezza di Sant’Anna