ALGHERO – Anche il primo vero test è fallito. Il weekend che solitamente da avvio alla stagione turistica ha mostrato ha certificato ancora la pessima condizione della nettezza urbana. Ogni qualvolta dai titoloni, selfie, annunci ci si confronta con la realtà e ci si sposta da poche vie curate emergono tutte le vere deficienze dei settori amministrativi. E in questo senso la raccolta dei rifiuti è esemplare sul fallimento della politica che, in ogni modo, tenta di sminuire la gravità della situazione, ma c’è poco da fare. Una città che vive di turismo e si appresta ad ospitare due importanti eventi sportivi non può presentarsi in questo stato come, purtroppo, raccontano bene le foto di questi giorni e anche, diciamo, degli ultimi anni col picco in negativo della scorsa estate.
Del resto, basta l’adesivo col nome ancora della Manuntecoop sulle campane del vetro per far comprendere quale sia lo stato di degrado della raccolta dei rifiuti ad Alghero. Come oramai ripetiamo da tempo, sono trascorsi oramai oltre 5 anni dalla fine del precedente appalto eppure nonostante si siano succeduti due commissari e due sindaci ancora non si è riusciti a garantire un servizio adeguato. Negli ultimi giorni con l’arrivo di qualche turista le criticità sono esplose. Tante lacune nella raccolta del vetro, ma non solo. Cassonetti putrescenti e mai lavati che col caldo iniziano ad emanare degli effluvi nauseabondi. Senza considerare i contenitori stracolmi e l’altra immondizia, con resti di cibo, sparsi sulla strada. In zona via Marconi l’ultimo esempio. Ma se ne contano a decine. “Una mega tavola imbandita per gabbiani e cornacchie”, come scrivono a commento gli algheresi sui social.
Nella foto uno stallo dei rifiuti ad Alghero in questi giorni del fine settimana pasquale
S.I.