ALGHERO – Ancora problemi per l’appalto di igiene urbana. Una triste telenovela che oramai si trascina da quattro anni circa ovvero da quando è scaduto il precedente bando e le due amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute, prima Lubrano e ora Bruno non sono riuscite ad attuare il nuovo servizio. E questo è piuttosto grave per delle compagine governative, in particolare l’attuale, che hanno sempre professato di mettere l’ambiente al primo posto e anche nel recente passato, durante le critiche a chi governava, veniva sempre ribadito il problema della pulizia e del decoro, salvo poi doversi trovare ad affrontare la stagione più nera mai vista. Senza considerare anche la Tarsu che rispetto ad altri comuni è molto elevata.
Ancora oggi, nonostante Alghero sia sia già piuttosto svuotata, restano gravi disagi nel servizio. Basta buttare l’occhio sugli stalli ed è facile notare sempre ammassi di immondizia, stalli luridi e cassonetti lerci che emanano un fragore insopportabile. E questo dal centro alla periferia passando per il litorale. Insomma una serie di problemi che, almeno in campagna elettorale, avrebbero dovuto trovare definitivamente soluzione ed invece, dopo oltre due anni di mandato non solo sono irrisolti, ma si sono amplificati.
A ciò, come detto, si aggiungono i nodi del bando che pare vedano sempre più spesso frequentare gli uffici di Sant’Anna da parte della Guardia di Finanza al fine di acquisire gli atti per i vari ricorsi. Il primo della Ciclat sulla prima classifica, ovvero Ambiente 2.0 (del ramo dell’Aimeri), il cui pronunciamento del Tar arriverà il 17 novembre, ma nel frattempo la stessa Ambiente 2.0 ha fatto ricorso al Consiglio di Stato a cui, a quanto pare, chiederà anche un congruo risarcimento danni al Comune per le vicende di questi mesi che hanno visto sotto i riflettori dei social e dei media la gravità della situazione.
Un’ulteriore brutta tegola per l’amministrazione Bruno e in generale per il Comune di Alghero che si sta trovando impelagato in troppe questioni spesso legate a ricorsi e dunque problemi giudiziarie che incideranno in maniera pesante sulle casse comunali in termini di pagamento di avvocati ed eventuali “debiti fuori bilancio”. Ciò in un periodo, come ripetono spesso gli attuali assessori, in cui non ci sono soldi. Al netto di questo aspetto, oramai la partenza del nuovo capitolato pare più come un miraggio e visto quanto previsto dal bando, col taglio netto dei cassonetti e altri dettagli, non sarà facile realizzare subito un servizio ottimale. Ma intanto, l’attesa aumenta e la proroga, inesorabilmente, si allunga.
Nella foto (di domenica 28 agosto) la pessima condizione ambientale nella spiaggia del Lazzaretto
S.I.