Caos scuola, è fuga all’estero dei liceali

MILANO – Complice la DAD, che non piace né a genitori né a studenti, sono tanti, molti di più degli scorsi anni, i ragazzi in partenza in questi giorni per Stati Uniti e Canada (ma anche Sudafrica) per frequentare il secondo semestre di quarta superiore all’estero.

È quanto emerge dai dati di YouAbroad, uno degli operatori italiani più importanti del settore, specializzato in High School Program, che ha fatto registrare un +200% di partenze invernali in comparazione agli scorsi anni, con un picco su Canada e Stati Uniti, in coda gli altri paesi europei.

I motivi sarebbero la volontà di studenti e famiglie di non rinunciare ad un’esperienza formativa importante, soprattutto in un momento di grande incertezza per la scuola italiana e di forte malcontento per la didattica a distanza. Conteggiando solamente i dati di YouAbroad sono quasi 250 i ragazzi che stanno preparando le valige, molti vengono dal Nord Italia, soprattutto Piemonte, Lombardia e Veneto, ma sono interessanti anche i numeri in aumento della Sardegna e di altre regioni del centro-sud.

Per noi è stata una crescita impressionante e inaspettata vista la situazione internazionale attuale – spiega Patrizia Groppo, Managing Director & Board Member di YouAbroad – Sicuramente il valore inestimabile dell’esperienza di studio all’estero e le garanzie di sicurezza e professionalità che YouAbroad ha dimostrato con le partenze estive e un impegno ormai decennale giocano un ruolo importante, ma percepiamo anche un forte desiderio di investire sul futuro dei propri ragazzi che, secondo molti, l’emergenza sanitaria sta mettendo in secondo piano. Negli Stati Uniti e in Canada la DAD c’è, ma è gestita su base volontaria oppure con modalità blended (mista in presenza e online), l’organizzazione degli istituti e gli strumenti tecnologici assicurano continuità anche da casa e pari opportunità, senza inficiare la qualità dell’insegnamento e dell’esperienza”.

“Da questa pandemia ho capito quanto sia preziosa ed importante la condivisione in un’aula scolastica. – racconta Aurora S. di Sassari che è partita per il Canada sabato scorso, 16 gennaio – Da questa esperienza mi aspetto tanto, soprattutto di crescere sotto il profilo personale, superare le paure, acquisire maggiore sicurezza in me stessa. Il ritorno in classe, il rapporto sociale con studenti ed insegnanti, la fine di un vero e proprio isolamento che ormai dura da un anno sono già un traguardo importantissimo. Credo che l’istruzione in presenza non sono faciliti l’apprendimento ma sia essenziale per la formazione personale e della definizione del carattere e della personalità di un adolescente. Non vedo l’ora di iniziare e sono grata ai miei genitori e a YouAbroad per avermi dato, in tempo di Covid19, una possibilità così preziosa che molti miei coetanei non hanno.”

In foto un gruppo di studenti di YouAbroad in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa.