Cap d’Any, “5 Stelle e Porcu lontani dalla realtà: quest’anno un calo di 40mila presenze”

ALGHERO – “Leggiamo con stupore le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle sul Capodanno appena trascorso. Non un’analisi, ma un surreale tentativo di ribaltare la realtà e i fatti, per una ben poco seria difesa d’ufficio.

I dati da riportati circa le presenze in piazza sono facilmente verificabili: quest’anno c’erano circa 5mila persone presenti in piazza per la serata del 30 e 16mila per la serata del 31, per un totale di poco più di 20mila presenze in questa edizione. Numeri ben lontani dai 30mila sbandierati e ancor più lontani dai 60mila registrati nel 2023, quando il Piazzale della Pace si riempì per tre serate consecutive: 18mila persone il 29, 15mila il 30 e 26mila il 31.

Ma le presenze in piazza sono solo un aspetto e, come ho avuto modo di dire, neppure il più rilevante della questione. Assai più importanti sono le presenze nelle strutture ricettive, che si traducono nel reale ritorno economico per la città. Quest’anno le prenotazioni erano bassissime rispetto allo scorso anno. Non basta accampare la scusa della concorrenza, poiché quella era presente anche lo scorso anno.

Il calo si spiega con i ritardi nella programmazione, oltre che nella scelta di ridurre il format a due date soltanto. Si tratterebbe di semplice buon senso, ma è evidente che non sia cosa comune fra i 5S: basta ascoltare le dichiarazioni fatte da Porcu in commissione turismo, in cui ha apertamente affermato di non voler “far lucrare” le strutture ricettive, negando l’opportunità di creare pacchetti turistici lunghi quattro notti. Una posizione folle che, nei fatti, ha penalizzato l’economia algherese.

Sulla questione sponsor, basta riascoltare le parole pronunciate in conferenza stampa sempre dallo stesso Porcu – che ha accusato gli sponsor di voler “svendere Alghero per una cassa di birra” – per capire di chi sia la responsabilità del mancato sostegno dei privati al Capodanno di quest’anno. Gli stessi sponsor che avevano garantito un supporto economico di 60mila euro lo scorso anno hanno evidentemente scelto di non collaborare con chi ha mostrato scarso rispetto nei loro confronti.

Quanto alla presunta razionalizzazione delle risorse, il Capodanno 2024 ha visto un investimento pubblico di circa un milione di euro, a fronte di un ritorno economico dimezzato rispetto alla precedente edizione. È difficile parlare di “ottimizzazione dei costi” davanti a questi numeri.

Alghero merita un confronto serio e basato sui dati concreti, soprattutto quando si parla di turismo e promozione del territorio. Le fantasie non servono a nessuno, se non a chi è in cerca di alibi”

Alessandro Cocco
Capogruppo di Fratelli d’Italia Alghero