ALGHERO – “Da giorni assistiamo a un profluvio di comunicati di ringraziamenti, complimenti, auto celebrazioni. Fratelli d’Italia si complimenta col suo assessore. L’assessore ringrazia Fratelli d’Italia. Il sindaco ringrazia l’assessore di Fratelli d’Italia. L’assessore della Lega ringrazia tutti. D’altronde, per quattro anni e mezzo di emolumenti per non fare nulla, un grazie ci pare anche il minimo. Poi c’è Noi con Alghero che dice che loro sono stati bravissimi e ora tocca agli hotel e agli operatori. Peccato si dimentichino che i problemi della destagionalizzazione non si risolvono certo con un concerto, ma con una reale politica turistica e, primariamente, con i collegamenti e che è notizia di questi giorni la chiusura di ogni collegamento internazionale dall’Aeroporto di Alghero.
In tutto questo proliferare di grazie e complimenti, il colmo poi è che qualcuno si dimentichi che i meriti sono della Fondazione Alghero, del suo presidente, del cda e soprattutto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, che ancora una volta confermano la loro professionalità.
Il Capodanno di Alghero d’altronde non è certo una novità, da molti anni prima dell’Amministrazione di questa disastrata destra è il primo in Sardegna e tra i più importanti d’Italia. La scelta di portare un artista straordinario come Ligabue è sicuramente un’ottima scelta, ma ora il cdx, invece, di continuare a parlare di un concerto ci dica cosa intende fare per risolvere i disastri creati in questi anni.
I lavori dell’ex cotonificio, della piscina coperta, del palazzo comunale tutti fermi e bloccati per l’incapacità amministrativa di chi governa la città. Gli spazi pubblici in abbandono, dalla Merenderia al parco Tarragona. La situazione dell’igiene urbana oramai fuori controllo. Il ritorno dei siti di accumulo della posidonia in centro città con le montagne di alghe a San Giovanni, che oramai coprono pure la vista di CapoCaccia. La circonvallazione con i lavori a passo di lumaca. Un disastro su tutti i fronti in definitiva, tanto è vero che, anche quando, in previsione delle elezioni, si provano a sistemare le strade di Alghero, colpevolmente abbandonate per tutto il mandato Conoci, si riesce a fare incredibili pasticci inaugurando un nuovo modello algherese di asfalti: gli asfalti patchwork.
Si decidano pertanto a iniziare a lavorare per risolvere le criticità che hanno creato, piuttosto che perdere il tempo a fare ridicoli comunicati per spiegare quanto sono bravi e belli e per complimentarsi e sbaciucchiarsi tra loro”.
Pietro Sartore
Gabriella Esposito
Mario Bruno
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Mimmo Pirisi
Valdo Di Nolfo