ALGHERO – “Non intendo alimentare polemiche con il presidente della Fondazione, con il quale mi lega una profonda amicizia, ma con grande dispiacere leggo le dichiarazioni recenti che ha rilasciato, che mi preoccupano e confermano, purtroppo, quanto sostengo da tempo: Alghero continua a essere trattata come una Cenerentola, dimenticata dalla Regione.
È paradossale! Secondo il CdA della Fondazione Alghero, i fondi per le festività di Capodanno sarebbero stati stanziati grazie “all’impegno e al supporto dell’assessore regionale al Turismo e al consigliere regionale del territorio. Ma se è vero che questi fondi sono stati assegnati non sulla base di un progetto valido o della partecipazione a un bando pubblico con valutazioni oggettive, ma semplicemente per un intervento clientelare, allora dobbiamo dirlo chiaramente: siamo fermamente contrari a questo utilizzo delle risorse pubbliche. Un utilizzo che non tiene conto di un minimo di trasparenza e rispetto per il pubblico interesse.
Inoltre, se questa modalità di assegnazione fosse confermata, resterebbe la forte impressione che la distribuzione dei fondi non sia affatto oggettiva. Prendiamo il caso di Castelsardo, un piccolo comune di 5.800 abitanti, che incredibilmente si trova inserito nel Cartellone 1, destinato ai Comuni con un Piano della Sicurezza che prevede la presenza di almeno 10.000 persone. Castelsardo riceve infatti 55,21 euro per abitante, mentre Alghero ne ottiene solo 8,87 euro, con una differenza del 620%. Un divario che solleva forti dubbi sulla legittimità e sull’equità di questa assegnazione.
Tutto ciò, purtroppo, non fa che confermare l’inadeguatezza di un sistema che distribuisce risorse “a pioggia”, senza alcun obiettivo strategico chiaro, depotenziando così l’impatto del Capodanno di Sardegna. E, come se non bastasse, l’assenza della campagna promozionale sui media nazionali, promessa da Cuccureddu, è l’ennesima dimostrazione che le risorse non sono state utilizzate in modo efficiente per promuovere il nostro territorio.
Non possiamo più permettere che Alghero venga trattata come una periferia dimenticata, mentre altri comuni, pur con numeri ben inferiori, continuano a beneficiare di un trattamento privilegiato”
Christian Mulas, Capogruppo di Orizzonte comune