CAGLIARI – “Rompo il silenzio. Nomina del DG dell’ASL Unica il nodo della discordia politica? No! Il problema è molto più ampio e serio. Questa giunta, questa politica, non soddisfa nel metodo e nel merito delle azioni portate avanti in questi due anni e mezzo le aspettative che la coalizione di centro sinistra si era posta:competenza, trasparenza, efficacia, determinazione, autorevolezza, rilancio della buona politica, dare un senso all’autonomia non solo statutaria ma anche politica rispetto a Roma che ha ben altri interessi e priorità delle nostre.
Tutto questo è stato disatteso e reso ancor più evidente nella procedura di scelta del DG dell’ASLunica, cioè di quella figura che sarà chiamata a gestire una rivoluzione, ( ad avviso del Centro Democratico Sardegna già, di per se, impostata maldestramente nella legge istitutiva!), e oltre il 40% del bilancio regionale”. Cosi il deputato di Centro Democratico Roberto Cappelli che, rompe gli indugi, è chiaramente chiede che il Presidente Pigliaru cambi subito passo. Del resto a brevissimo dovrebbe palesarsi l’agognato rimpasto che, però com’è noto, si intreccia oltre che con il braccio di ferro tra le varie forze in campo anche con l’inchiesta sui fondi ai gruppi che, anch’essa, vedrà entro pochi giorni, secondo indiscrezioni, la definizione dei rinvii a giudizio per gli indagati. Ma, nel frattempo, Cappelli schiaccia l’acceleratore.
“Si dirà: solita guerra di poltrone. Mai luogo comune è stato tanto inappropriato. Io penso che la politica abbia il dovere, più che il diritto, di sindacare sulle nomine e che le stesse debbano essere fatte secondo criteri oggettivi e pubblici, rispettosi del merito e che tengano conto della linea politica della maggioranza che governa espressa da una consultazione elettorale che ha dato precise indicazioni. D’altronde non è una coalizione politica che ha proposto ed espresso il Presidente della regione? Così come è stato per il comune di Roma o di Cagliari, per stare ai fatti più recenti. Il Presidente della regione e la sua Giunta ha avuto la fiducia della politica e in tutta risposta, utilizzando i più biechi luoghi comuni, prende le distanze da essa. Quella politica che incontra quotidianamente la gente e ne raccoglie istanze e lamentele, assumendosi in via diretta le responsabilità, anche quando non se ne hanno, in poche parole mettendoci la faccia”.
“Ora basta! Noi del Centro Democratico, da molti considerati piccoli e non determinanti ( anticipo scontati commenti), vogliamo riportare a dignità la politica, quella politica trasparente, responsabile e competente che ben è rappresentata, in vari ruoli e a diversi livelli, nelle istituzioni regionali. Siamo sempre stati del parere che le buone idee,la competenza, i buoni comportamenti, la lealtà politica ed umana, la coerenza e l’onestà debbano essere il faro dell’azione politica e che questi principi, tramutati in azioni, rendano determinante un partito politico….non i muscoli. Nelle prossime ore, nei prossimi giorni, abbiamo l’occasione per correggere e rilanciare un’efficace azione di governo che porti risultati tangibili nelle famiglie sarde, lo dico a tutti quelli che hanno responsabilità di governo e sociali, è doveroso provarci. Se qualcuno non se la sente è meglio lasciare il passo ad altri, i sardi non possono più aspettare e non si può più bleffare…come sta succedendo in Italia! Ma questo è un’altro discorso, che pur ci tocca direttamente, che vedremo in altra sede”.
Nella foto Roberto Cappelli
S.I.