ALGHERO – “Si sono presentati alle elezioni, e lo hanno anche ribadito a gran voce durante il loro mandato, dicendo che avrebbero messo ordine nel settore dei suoli pubblici. Ovviamente, anche in questo caso, puntando il dito contro le amministrazioni precedenti e in particolare quelle guidate dal Centrodestra. Addirittura è stato ideato e definito un regolamento con il supporto di professionisti partigiani connessi al mondo accademico. Il media di riferimento, in uno dei suoi tanti imbarazzanti “picchi informativi”, arrivò addirittura a divulgare le cosi dette “zone rosse” come se si stesse parlando di guerriglie urbane e non di uno dei pochi settori trainanti dell’asfittica economia cittadina”. Cosi il gruppo consigliare di Forza Italia-Alghero composto da Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi e Michele Pais che denuncia la grave condizione del comparto rispetto alle concessioni dei suoli pubblici.
“Un regolamento che, come ricordato da noi in Consiglio Comunale, avrebbe creato più caos di prima con anche l’aggravante di ricorsi i cui costi, vista la reiterata sconfitta del Comune, ricadono sugli algheresi. Lungi da noi essere delle “cassandre” ma era evidente che il regolamento prodotto dall’assessore Lampis col via libera e condivisione del sindaco Bruno avrebbe creato solo innumerevoli danni al comparto e in generale alla città. Infatti, a parti i noti casi legati alle chiusure del Milese (che per fortuna o meglio per lo straordinario impegno del legale di riferimento è riuscito ad aprire) o di Masterchef (che invece a chiuso definitivamente i battenti con un danno d’immagine per Alghero) e poi tante altre situazioni che hanno visto più impegnati giudici e avvocati che le stesse attività , bar e ristoranti, nel garantire un servizio essenziale per la città. Neanche gli accorgimenti last-minute in un Consiglio in piena estate scorsa sono serviti a migliorare le cose, anzi. Addirittura, ad oggi, ci sono attività che non hanno ancora ottenuto risposte”.
“E per contro ci troviamo città e piazza invase come non mai di sedie e tavolini. Un fatto che per noi è sinonimo di vitalità e volontà di investire da parte delle aziende, ma tutto questo andava programmato e organizzato al meglio e non invece lasciato al caos che ha prodotto la nascita di “pollai” in quasi tutte le vie cittadine come se bastasse avere qualche tavolino sull’asfalto per superare i problemi di un settore messo in ginocchio da politiche scellerate e soprattutto in totale discordanza col Turismo. Comparti che dovrebbero andare a braccetto nella creazione di una vera destinazione turistica. Invece, con la gestione Bruno, Esposito, Lampis, Alghero ha fatto un salto indietro di, almeno, 30 anni. Non sarà facile recuperare il tempo e dunque le economie perdute, ma ci proveremo”.
Nella foto una zona dei bastioni di Alghero dove sono ubicati ristoranti e dove regna ancora il caos
S.I.