Emozioni in Riviera, un calendario di eventi sempre più ricco tra natura, ambiente e cultura

ALGHERO – Emozioni in Riviera 2024, il format dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte, per un estate ricca di appuntamenti di grande interesse ambientale, culturale, musicale e turistico. Entra nel vivo Emozioni in Riviera 2024, format dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, volto ad offrire un articolato calendario di appuntamenti di grande interesse ambientale, culturale, musicale e turistico che arricchiranno anche l’offerta dell’Ecomuseo del Parco che coi suoi attrattori risulta sempre più punto di riferimento dei visitatori turisti che scelgono Alghero. Oltre 40 eventi suddivisi tra manifestazioni culturali, la maggioranza, di divulgazione ambientale, promozione del territorio con anche eventi musicali e valorizzazione dei prodotti tipici.

Insomma un’offerta da parte del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta. Maggio. Oltre le iniziative già svolte nel corso del mese di maggio, da questo prossimo fine a settimana prende il via (dal 24 al 28 maggio, presso il MAPS di Punta Giglio), a cura della cooperativa Quinto Elemento, un seminario residenziale “Scrivere nella Natura” condotto dalla “writer coach” Alessandra Perotti. Inoltre, Sabato 25 maggio nel corso della mattinata, si terrà, nella sala conferenze di Casa Gioiosa, la presentazione del progetto sociale dedicato alle donne operate al seno “Dragon Boat Rosa” a cura dell’ASD “I Sentieri dell’Isola”; sempre Sabato 25, ma nel pomeriggio, appuntamento musicale di “Insieme Vocale Nova Euphonia”, all’interno del Festival delle bellezze. Domenica 26 maggio, a Casa Gioiosa, prenderà forma la seconda edizione del laboratorio “Arte Terapia” ispirato al Piccolo Principe a cura delle operatrici culturali Marilisa Mele e Fatime Fiku. Sempre Domenica 26 maggio, spazio alla nuova manifestazione nella borgata di Guardia Grande “Lu Gugnoru”, sagra sui prodotti del territorio con la partecipazione dei pescatori della marineria algherese dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana, con incontri tematici e spettacoli, che si svolgeranno, a partire dalla mattina (dalle ore 9.30). Questi i principali appuntamenti di maggio. Mese di Giugno. Altre giornate e altri fine settimana ricchi di appuntamenti. Fra questi: “Luci di Corallo” presso la Torre di San Giacomo ad Alghero (il 19 giugno); la conferenza: “Le Colonie penali della Sardegna nel 1900: ricordi di vita delle due Colonie Penali di Tramariglio e dell’Asinara” (il 22 giugno). Mese di luglio. Seguiranno altri appuntamenti musicali con il concerto per Gaber e Jannacci, al Nuraghe Palmavera (il 5 luglio) e dal 10 al 13 luglio, l’appuntamento, nella sala conferenze di Casa Gioiosa, con la Associazione degli editori sardi (AES), per la seconda edizione della Summer School di alta formazione “Leggere Mediterranea” promossa nell’ambito del Festival “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi”.

Il Parco sarà anche presente al “Festival Birralguer” (dal 27 al 30 giugno) ad Alghero. A Casa Gioiosa (il 5 luglio) festeggiamenti per il 90esimo compleanno del maestro Elio Pulli. Nello straordinario museo MASE (il 18 luglio) un evento dedicato all’80esimo anniversario dalla scomparsa di Antoine de Saint-Exupéry ed a seguire sempre per le stesse celebrazioni presso la terrazza della Torre di San Giacomo ad Alghero (il 31 luglio) appuntamento con annullo speciale filatelico. Mese di Agosto. Da segnalare: gli spettacoli della Compagnia “La Volpe Bianca” che caratterizzeranno diverse serate dell’estate al Parco. Ritorna anche il JazzAlguer Festival con alcuni attesi appuntamenti tra cui “L’uomo contro. Vita, arte e battaglie di Gian Maria Volontè”, il 21 agosto alla Villa Romana di Sant’Imbenia. Infine per il 25 agosto, a cura di Sardinya Event & Meeting, “Sentieri musicali al Parco” con passeggiata sul sentiero di Cala Barca e aperitivo musicale a Casa Gioiosa. Settembre. Altri momenti di grande interesse con la chiusura fissata per il 14 settembre col secondo appuntamento del JazzAlguer Festival con Saverio Zuria Quartet a Casa Gioiosa

Parco di Porto Conte e Amp, weekend ricco di emozioni e visitatori

ALGHERO – Weekend intenso e ricco di emozioni e visitatori per i siti e le iniziative del Parco di Porto Conte e dell’AMP Capo Caccia Isola Piana. Un fine settimana caratterizzato da diverse attrazioni targate Azienda speciale Parco di Porto Conte. Appuntamenti che hanno registrato un numero importante di visitatori e presenze in linea con un maggio che sta rivelandosi ricco di soddisfazioni per l’EcoMuseo e per le iniziative dell’Ente di riserva.

“Salviamo le api e la biodiversità”, questa la prima iniziativa del weekend, organizzata nell’ambito del Tema di Studio Nazionale dei Lions, ha avuto un ottimo riscontro: una mattinata dedicata al mondo delle api e al loro ruolo da protagoniste nella difesa della biodiversità. Hanno preso parte alla conferenza qualificati ricercatori e professori dell’Università degli Studi di Sassari, la Prof.ssa Alfredina Papurello già Docente di Geografia UNISS, esperti di genetica apistica e agronomi, apicoltori-allevatori di api regine; l’evento è poi proseguito nel laboratorio “Vita da Api” di Casa Gioiosa, con un momento esperienziale e di scoperta su questi piccoli ma preziosissimi insetti impollinatori. A seguire i partecipanti hanno potuto degustare i prodotti delle Aziende Certificate del Parco di Porto Conte con un momento conviviale nel nostro giardino botanico. L’iniziativa rientra nel programma di eventi del CEAS Porto Conte nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 organizzato dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.Fine settimana che ha visto il Parco, come sempre, protagonista anche della nuova edizione di “Monumenti Aperti”. In particolare è stata la Villa Romana di Sant’Imbenia a poter offrire ai visitatori, accompagnati da giovanissime guide d’eccezione, la sua bellezza e la sua storia. Infatti, sono stati gli studenti della classe 2°D della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Alghero 1 – Via XX Settembre a condurre i numerosi ospiti alla scoperta di questo straordinario sito archeologico.

Weekend che si è concluso con un altro eccezionale evento: Luci di Corallo. Una serata speciale, nella Torre di San Giacomo, dedicata al Corallium Rubrum di Alghero e alle attività storiche che ruotano attorno al nostro “oro rosso”. L’evento ha preso il via alle 17, con la visita guidata dell’Acquarium Rubrum: l’unico acquario di corallo rosso vivo aperto al pubblico in Europa che ha ammaliato i presenti quali sono stati anche informati delle varie particolarità e unicità dai curatori dell’esposizione ovvero “La Corallina”, sempre in stretta collaborazione con il Parco di Porto Conte e l’AMP Capo Caccia – Isola Piana. Al termine della visita, i partecipanti hanno potuto degustare i prodotti enogastronomici delle aziende certificate che rappresentano il Marchio di Qualità del Parco: un ricco aperitivo, accompagnato dalla dimostrazione della tradizionale lavorazione del Corallo. “Luci di Corallo”, iniziativa coordinata da Meet Sardnya, all’interno del programma Salude & Trigu della Camera di Commercio di Sassari, proseguirà con altri tre appuntamenti che si susseguiranno fino al mese di Settembre. Per informazioni rivolgersi al 3453699311 e al sito meetsardinia.it

Emozioni in Riviera, domenica 19 maggio è “Luci di Corallo”

ALGHERO – Emozioni in Riviera si arricchisce di un nuovo appuntamento dedicato all’oro rosso di Alghero. “Luci di corallo”, questo il nome del format che prende il via domenica 19 Maggio, è curato dall’AMP Capo Caccia Isola Piana

Una serata dedicata ad una delle grandi eccellenze del nostro territorio: “il Corallo”, l’oro rosso di Alghero. Il mondo del Corallium Rubrum e le attività storiche tra cui la pesca, manifattura e artigianato, che da oltre cento anni ruotano attorno a questa preziosa risorsa e unicità, saranno protagoniste dell’evento denominato “Luci di Corallo”.

L’appuntamento è per Domenica 19 Maggio alle ore 16.45 presso la Torre di San Giacomo, sede dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana e dell’esposizione museale Aquarium Rubrum, infatti, come noto quello spazio storico, ospita l’unico acquario di Corallium Rubrum vivo aperto al pubblico in Europa.

L’evento guiderà i partecipanti nella scoperta del contesto naturale del Corallo di Alghero e del suo profondo legame con la città, e proseguirà con un momento conviviale nella terrazza panoramica della Torre: qui, gli ospiti potranno degustare l’aperitivo con i prodotti delle aziende certificate del Parco e assistere alla dimostrazione della tradizionale lavorazione del Corallo ad opera di alcuni maestri artigiani. Un momento particolarmente suggestivo, accompagnato da un piacevole sottofondo musicale con un programma della giornata che prevede alle ore 16.45 l’accoglienza presso la Torre di San Giacomo, alle ore 17: visita del Museo Aquarium Rubrum e alle ore 18 l’aperitivo musicale in terrazza con i prodotti delle aziende certificate con il Marchio di Qualità della Rete dei Parchi e delle Aree protette, e questo in virtù dei loro standard qualitativi elevati e dell’attenzione all’ambiente e al territorio, e a dimostrazione di alcuni cicli dal vivo della lavorazione del Corallo. Per Prenotare il proprio posto bit.ly/LucidiCorallo Per maggiori info: 345 3699311 – 3479204197 . “Luci di Corallo”, inoltre, proseguirà con altri tre appuntamenti che ci accompagneranno fino al mese di Settembre.

“Salviamo le api e la biodiversità”, incontro del Lions Club al Parco di Porto Conte

ALGHERO – I Lions della VII Circoscrizione proseguono il loro impegno per la salvaguardia dell’ambiente con il Service Nazionale, dal titolo “Piantiamo alberi e ricicliamo smartphone” e con il Tema di Studio Nazionale “Salviamo le api e la biodiversità”. I club di Alghero, Arzachena, Castelsardo, Ittiri, Florinas, Goceano, La Maddalena-Caprera, Calangianus, Olbia, Ozieri, San Teodoro, Sassari Host, Sassari Monte Oro, Porto Torres, Tempio e il Leo Club Sassari Castello si sono impegnati nel realizzare diverse attività, non ultima quella del 10 maggio scorso a Sassari. Il Service Nazionale invita i club a piantare alberi e a recuperare i cellulari che non si usano più. Il fine ultimo è limitare la produzione di anidride carbonica e produrre ossigeno attraverso gli alberi e raccogliere i dispositivi dismessi, al fine di sottrarre all’ambiente materiali nocivi e incentivare il riciclo del 96% del loro contenuto (oro, rame, argento e palladio) e consegnarli agli addetti di uno dei 4.000 centri di raccolta comunali.

Il giorno 17 maggio, presso l’auditorium dell’Istituto Angelo Roth di Alghero, alle ore 15.00, si svolgerà una conferenza dal titolo “Piantiamo alberi e ricicliamo smartphone. Il rapporto tra la ricerca e le azioni per contrastare l’inquinamento che deriva dai rifiuti tecnologici: dall’e-waste a risorsa preziosa”. Si parlerà del processo di ricondizionamento per spiegare come i dispositivi elettronici usati vengono riportati alla vita, dei vantaggi del riciclo e del ricondizionamento utile all’ambiente, all’economia e alla società. Si affronteranno i temi dei benefici ambientali e sociali evidenziando il ruolo chiave nella promozione di un’economia circolare e di un consumo più responsabile. Ci si interrogherà sui risultati e sul ruolo dell’università e della ricerca, sulla transizione energetica e sulle possibili soluzioni nella sfida all’e-waste. Si spiegherà l’importanza degli alberi e delle piante per ridurre l’inquinamento ambientale. Tra i relatori, il prof. Alessio Tola, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico, Giulio Galleri, socio lions, come economista si occupa di economia e transizione energetica, Stefano Petrillo, CEO e co-fondatore di Enjoyreconditioner.it, Liviana Celli, referente per la VII Circoscrizione per il Service Nazionale, esperta in economia ambientale, Corrado Sanna, ingegnere con esperienza in tutela ambientale e l’agronomo Ferdinando Manconi, che parlerà delle piante e dell’ambiente. Saranno disponibili dei raccoglitori RAEE in occasione della conferenza per la raccolta dei dispositivi.
Il 18 maggio prossimo, presso Casa Gioiosa, si terrà una conferenza “Salviamo le api e la biodiversità” a partire dalle ore 10.30, grazie alla disponibilità offerta dal Parco di Porto Conte, che ha inserito l’incontro tra gli eventi regionali del Festival dello Sviluppo sostenibile 2004. I relatori tratteranno diversi temi relativi all’ambiente, alla biodiversità, agli insetti impollinatori, alle api. Le biologhe del Parco, Marirosa Martinelli e Antonella Derriu, descriveranno le attività legate all’economia del Parco e all’ambiente. Gli agronomi, Mauro Salis, Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali, Ferdinando Manconi, Luciano Silanos, Referente per la VII Circoscrizione per il service, Matteo Lezzeri, giovane dottorando presso il Dipartimento di Agraria di Sassari, si occuperanno della parte legata alla natura. Mauro Solinas, dell’IIS A. Pellegrini, esporrà il progetto LabSmart Rurality. L’evento vedrà anche la partecipazione straordinaria della prof.ssa Alfredina Papurello, storica docente di geografia dell’università di Sassari, Presidente dell’AIIG, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, concluderà il dibattito dando un importante punto di visa al tema dell’ambiente.

Sarà presente anche la coordinatrice Distrettuale per il Tema, Valeria Puddu e il Presidente della VII Circoscrizione, Vincenzo Carcangiu, che in qualità di veterinario, terrà una relazione sulle abitudini sociali delle api. La mattinata si concluderà con la visita al laboratorio all’aula dedicata alle api e al laboratorio della smielatura e con la messa a dimora di piante mellifere nel giardino di Casa Gioiosa. I due eventi sono patrocinati dal Comune di Alghero, dall’Università di Sassari, in particolare quello del 18 anche dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Fondazione Sardegna, da Festival dello Sviluppo, dall’Ordine degli Agronomi e Forestali. Per l’evento del 18 saranno riconosciuti i CPF ai dottori agronomi iscritti all’ordine. Si ringraziano tutti i soci dei club partecipanti, Marco Di Gangi e Manuela Sessa, membri dei comitati, Venere Rosati, il Direttore del Parco, il dott. Mariano Mariani, e il Dirigente Scolastico dott. Angelo Parodi per la concessione gratuita dei locali in cui si svolgeranno gli incontri.

Amp Alghero e Parco Asinara, nuova vita alla tartaruga Nicoletta | video e foto

ALGHERO – Salvataggio, cure e liberazione. Questa volta la protagonista è Nicoletta. Tartaruga Caretta Caretta che, dopo essere stata recuperata, nelle acque al largo di Alghero, è stata liberata nel golfo di Tramariglio. Azione coordinata dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina in collaborazione con l’AMP Capo Caccia Isola Piana e il Parco dell’Asinara

E’ sempre la plastica uno dei peggiori killer della natura. Coste e fondali sempre più invasi vengono danneggiati permanentemente da tale presenza che, come purtroppo accade, diventa pure un fattore mortale per la fauna marina. Fortunatamente, l’intervento repentino e congiunto degli attori in campo, questa volta, come diverse altre, ha scongiurato il peggio.

Il 20 marzo scorso nelle acque di Capo Caccia, il diportista Dario Bernardi ha recuperato un giovane esemplare di Caretta caretta dopo averla avvistata in stato di galleggiamento con evidenti difficoltà ad immergersi a causa di uno stato di costipazione intestinale dovuto all’ingestione di materiale plastico. In seguito alla segnalazione del ritrovamento alla Capitaneria di Porto di Alghero, il referente dell’AMP Capo Caccia – Isola Piana (nodo della Rete Regionale della protezione della Fauna Marina in difficoltà) Alberto Ruiu insieme alle responsabili del centro Crama del Parco dell’Asinara Laura Pireddu, Valeria Sanna e Michela Zappata, hanno permesso il recupero e l’ospedalizzazione degli esemplari nel centro di La Reale.

Un percorso di salvataggio guidato dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dalla Responsabile Ing. Elisa Mocci, che sovrintende tutte le attività di salvataggio e rilascio a livello regionale. Rete Regionale che ha operato, come sempre in questi casi, con gli organi di vigilanza come la Guardia Costiera e il Corpo Forestale a difesa delle tartarughe marine e dei cetacei con, in prima linea le aree protette, in questo caso quella di Capo Caccia – Isola Piana e il Parco Nazionale dell’Asinara.

Dopo il salvataggio e il periodo di cura, la tartaruga, a cui gli è stato affibbiato il nome di Nicoletta, in buon stato di nutrizione, di 7.5 chili di peso,e dopo circa un mese di cure presso il CRTM dell’Osservatorio del mare, nella località di Cala Reale sull’isola dell’Asinara, è stata rimessa nella condizione per ritornare in mare.

Ad accompagnare il viaggio verso la libertà della tartaruga, oltre agli staff degli enti preposti, sono state le mani di Margherita e Nicola, due giovani alunni delle classi terze della scuola media Monte Rosello Alto di Sassari e della quinta di Quartu Sant’Elena; un’occasione importante di educazione e sensibilizzazione ambientale sulle tematiche di conservazione della fauna marina.

Alla rinascita di Nicoletta, hanno partecipato anche i presidenti e i direttori delle due aree protette Raimondo Tilloca e Mariano Mariani per l’AMP Capo Caccia – Isola Piana e Giovanni Cubeddu e Vittorio Gazale per il Parco dell’Asinara e il luogotenente della Guardia Costiera Agatino Carciola.

L’occasione è stata utile anche per mettere a punto le prossime collaborazioni legate alla gestione coordinata della grande area ZSC marina che unisce le due aree protette, l’avvio del nuovo progetto comunitario Talassa e i percorsi comuni di certificazione con il marchio della rete dei parchi.

LE IMMGINI VIDEO DELLA LIBERAZIONE DI NICOLETTA:

https://www.youtube.com/watch?v=TNzyNu_AWiI

https://www.youtube.com/watch?v=j_axaKCYU5Q

Incontro al Lo Quarter “L’uomo, l’ambiente, la legalità”: modera l’Alivesi

ALGHERO – “Da qualche decennio che, pian piano e inesorabilmente, Alghero viene spersonalizzata; la funzione e l’estetica dei luoghi all’interno del territorio sta subendo una deriva preoccupante. Alghero sta perdendo la sua identità.

Nel 1961 la commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali, attraverso il Soprintendente esponeva l’inadeguatezza dei vincoli esistenti in relazione alla crescente importanza turistica che portava ad un inaspettato fervore di iniziative, di nuove lottizzazioni e nuove costruzioni. La Commissione dichiarava la inderogabile necessità che dovessero essere vincolate non solo le zone costiere del comune di Alghero, ma anche, e in notevole parte, quelle interne.

I motivi dei vincoli – tutta la costa del comune algherese è di particolare bellezza e costituisce, sia vista dal mare che da innumerevoli punti da terra, una serie di quadri naturali da conservare intatti e da modificare con la più cauta oculatezza, pur tenendo presenti le necessità dello sviluppo economico di tale zona che riveste un alto interesse turistico. Da Poglina a Calabona e punta del Lavatoio, giungendo al limite dell’abitato di Alghero è tutto un susseguirsi di stupendi quadri naturali terrestri e marini, di bellezza sempre mutevole a seconda dei punti di vista, non solo per chi guardi il mare, ma anche per chi si porti sui numerosi punti di belvedere accessibili al pubblico…..Omissis-

Il Decreto ministeriale del 4 luglio 1966 dichiarerà la zona panoramica del comune di Alghero di notevole interesse pubblico.

In baffo al D.M. 1966 e al più recente codice Urbani, stanno legalmente storpiando non solo la nostra meravigliosa costa, Calabona docet, ma anche le zone un po’ più interne.

Ma è l’unica possibilità, per noi cittadini, arrenderci di fronte a imprenditori e multinazionali che tutto possono anche costruire colline artificiali eliminando i dolci o ruvidi lineamenti del paesaggio o prati erbosi là dove resistono solo piante temprate alla siccità e alla salsedine? Ricordiamoci, il Sapere ci rende liberi e consapevoli. La serata del 3 maggio a Lo Quarter sarà un momento importante di conoscenza e riflessione sugli accadimenti che stanno martoriando Alghero.In allegato la locandina dell’evento”.

La promotrice e moderatrice dell’evento, Maria Antonietta Alivesi

EcoMuseo di Porto Conte, grande affluenza: gli orari di maggio

ALGHERO – Nuovi orari per la fruizione dell’EcoMuseo. Da questo lungo weekend fino a tutto il mese di maggio, ecco le modifiche riguardanti gli ingressi per recarsi nel Parco di Porto Conte e godere di intense giornate tra natura e storia.

Nonostante un inizio della primavera con un clima instabile, l’EcoMuseo del Parco di Porto Conte ha già registrato un volume importante di presenze nei suoi vari attrattori. In particolare, come ormai da tradizione, nel weekend pasquale e nei successivi fine settimana con anche la prevedibile attesa di un ulteriore rilevante numero di visitatori anche nei prossimi giorni.

Dal lungo ponte tra Festa della Liberazione e Primo a tutto il mese di Maggio sono pienamente operativi e visitabili, ma con nuovi orari di fruizione: l’oasi faunistica Le Prigionette; le aree museali di Casa Gioiosa con anche l’esposizione tematica, che sta ottenendo grandi riscontri, “AlgueRex, la Sardegna ai tempi dei dinosauri; Villa Romana di Sant’Imbenia; MASE – Museo Antoine De Saint-Exupéry e MAPS Museo Ambientale di Punta Giglio con anche la preziosa nuova aggiunta del museo EGEA, dedicato al ricordo e alla memoria dell’esodo Giuliano-Dalmata, alla storia del borgo di Fertilia, ed alla sua comunità.

Ecco i nuovi orari. L’oasi faunistica Le Prigionette: dal 25 al 28 Aprile è aperta dalle 9 alle 18, mentre mercoledì 1 Maggio è aperta dalle ore 9 alle 18. Dal 2 al 19 Maggio, dal giovedì alla domenica, dalle ore 9 alle 18, mentre dal 20 al 31 Maggio, dal lunedì alla domenica, dalle ore 9 alle 18

Per quanto riguarda le aree museali di Casa Gioiosa (a Tramariglio) dal 25 al 28 Aprile gli spazi sono aperti dalle 10 alle 18; mercoledì 1 Maggio dalle ore 10 alle 18 e dal 2 al 19 Maggio; dal giovedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18; dal 20 al 31 Maggio, aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18.

Villa Romana di Sant’Imbenia è visitabile dal 25 al 28 Aprile, dalle 9.30 alle 16, mentre dal 1 al 31 Maggio, dal giovedì alla domenica, dalle ore 9:30 alle 16:00

Il MASE, Museo dedicato alla vita di Antoine De Saint-Exupéry, è aperto dal 25 al 28 Aprile, dalle 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 17.30 mentre dal 1 al 31 maggio sarà aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30

Il MAPS Museo Ambientale di Punta Giglio – Sardegna è aperto tutti giorni: per visitare i sentieri naturalistici e per usufruire dei servizi del punto ristoro “Rifugio di mare” è sempre necessario essere muniti del ticket dell’Ecomuseo (esclusi i residenti Alghero che usufruiscono dell’ingresso libero) o dell’Alghero ticket. La biglietteria all’ingresso del sito sarà aperta tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 17.30, mentre quando la biglietteria è chiusa è possibile acquistare il biglietto presso la cassa del punto ristoro Rifugio di Mare – MAPS – Punta Giglio, Alghero.

Museo Egea, è aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

“La Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica”

SAN TEODORO – “Erano presenti in tanti, lunedì nella sala consiliare del Comune di San Teodoro, per discutere sulla speculazione energetica di cui è protagonista, suo malgrado, la Sardegna.
Una giornata particolare, quella di lunedì, in cui le turbine eoliche sono diventate una realtà vicina, troppo vicina: le immagini della nave cargo approdata nel porto di Oristano con a bordo un grosso carico di enormi pale eoliche hanno ottenuto un effetto dirompente e la preoccupazione era palpabile in tutti i presenti.
L’assemblea è stata introdotta dal Coordinamento Gallura. “Da un potenziale modello economico territoriale basato su un’agricoltura e zootecnia di qualità, sul turismo e sulla cultura, ad altissimo rendimento sia economico che occupazionale, saremo destinati a transitare verso un modello industriale imposto e specializzato nella produzione di energia elettrica a bassissimo tasso occupazionale e ad altissimo rendimento, per chi? Per le multinazionali”, così Maria Grazia Demontis, attivista, ha sintetizzato i rischi a cui la Sardegna andrebbe incontro.

A fare il punto sulle contraddizioni di una transizione ecologica “green” ma non per tutti, è stato invece Antonio Muscas, ingegnere meccanico e referente del Coordinamento Comitati Sardi contro la speculazione.
“Sono ben 809 le richieste di autorizzazione per progetti legati alle energie rinnovabili: un’intera regione non può essere sacrificata per il bene del pianeta. Quello che si prospetta è un carico gravoso, considerando anche che la Sardegna è la regione dove maggiore è il consumo di suolo in Italia, a causa della presenza di impianti fotovoltaici. Basti pensare che già oggi ci sono comuni che non possiedono più nessun metro quadro di suolo disponibile.”

Ciò che lascia perplessi e a cui non si riesce a dare una spiegazione, e di conseguenza a lasciar fare “a chi ne capisce” è la modalità con cui tale transizione si sta portando avanti.
“La Corte dei Conti europea ha dichiarato che non sono stati effettuati degli studi appropriati riguardo la sostenibilità degli impianti offshore”; le parole di Antonio Muscas destano preoccupazione, e non potrebbe essere altrimenti. Quali saranno gli impatti ambientali e le implicazioni socioeconomiche del settore delle energie rinnovabili offshore? La sensazione di essere le cavie di qualcosa di molto grande è inevitabile.
“È il cortocircuito della razionalità – dice Gianni Monteduro, attivista –: per contrastare il cambiamento climatico si persegue una transizione energetica speculativa, che incide negativamente sul suolo, che è l’elemento essenziale di contrasto al cambiamento climatico”.

A seguire, la sindaca di San Teodoro Rita Deretta ha aperto il Consiglio dell’Unione dei Comuni Riviera di Gallura. “Come Comune non siamo nuovi alla tematica: già nel 2022 abbiamo fatto ricorso a Tibula (Il progetto del parco eolico marino Tibula Energia che prevede il posizionamento delle turbine eoliche nello specchio di mare compreso tra Olbia e Siniscola, n.d.r.) presentando osservazioni contro il progetto eolico offshore”. “Il ruolo degli amministratori locali non è semplice – ha detto la prima cittadina – perché dobbiamo scontrarci con poteri molto forti”.

A intervenire sono stati anche il sindaco di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai, il quale ha messo in luce il limitato spazio di manovra della politica locale: “Le amministrazioni comunali non possono dare dinieghi a certi progetti, in quanto il Consiglio dei Ministri ha stabilito che, per quanto riguarda la transizione energetica, ci sia una corsia preferenziale”. Questo non gli ha impedito, però, di fare ciò che era in suo potere: “Anche noi abbiamo presentato le nostre osservazioni contro il progetto Tibula e stiamo lavorando sul nostro territorio per trovare ogni formula per arginare non sono l’offshore ma anche l’eventuale avanzata dell’agri-fotovoltaico”.
Il sindaco di Budoni, Antonio Addis, ha comunque sottolineato l’importanza di prendere una posizione forte: “Mi auguro che oggi sia stato messo un tassello importante e che da questo si possa andare avanti”. Il sindaco di Golfo Aranci Mario Mulas ha rimarcato un fermo dissenso: “Siamo specializzati nella difesa dalle speculazioni sul territorio, questo perché manca una pianificazione. Dobbiamo chiederci qual è il prezzo da pagare, perché eventuali vantaggi verranno ripagati con le ferite sul nostro territorio”
Il dissenso espresso all’assalto eolico e fotovoltaico è risultato perciò unanime. L’Unione dei Comuni Riviera di Gallura ha deliberato pubblicamente contro ogni forma di speculazione e dichiarato di opporsi, con tutti gli strumenti in possesso, a ogni progetto in tal senso, privilegiando la costituzione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili.

A deliberare in tal senso, poco più di un mese fa, era stata anche l’Unione dei Comuni Gallura. La delibera è stata trasmessa al Consiglio Regionale, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Ambiente a Roma. Con la delibera dell’Unione dei Comuni Riviera di Gallura sono in totale tre, su quattro, gli enti sovracomunali galluresi che hanno deliberato contro la speculazione energetica, per un totale di 20 Comuni. Attendiamo ora che la Comunità Montana del Monte Acuto faccia la propria parte nella lotta contro la speculazione energetica e la devastazione della Sardegna.

Il Coordinamento Gallura esprime sincera soddisfazione e ringrazia le Amministrazioni locali per il crescente impegno, determinante affinché la transizione energetica in Sardegna viri da rischio incombente di speculazione e devastazione ad occasione di coesione ed autodeterminazione”.

Coordinamento Gallura Contro la Speculazione Eolica e Fotovoltaica

“Grotta Verde, avanti coi lavori”, plauso di Forza Italia. “Ora progetto comune”

ALGHERO – Il Gruppo consiliare di Forza Italia esprime soddisfazione per l’avanzamento dei lavori, come comunicato dal telegiornale di Videolina, per il completamento delle opere per valorizzare e rendere fruibile la Grotta Verde. Dopo gli scavi, coordinati dalla Soprintendenza, che hanno riguardato la grotta, le prossime operazioni consisteranno nell’installazione delle pedane modulari in acciaio inox che consentiranno al pubblico di ammirare la grotta e dell’impianto di illuminazione led che sarà a bassa emissione termica.

“Il sito, di straordinario interesse storico e archeologico, andrà così ad impreziosire il patrimonio culturale, naturalistico e ambientale della Riviera del Corallo e si appresta a diventare futura meta per appassionati, studiosi, ricercatori e speleologi. La parte relativa alla biglietteria e al centro di accoglienza turistica è stata stralciata, invece, dal progetto originario, e il Comune l’ha acquisito e dato in concessione alla Fondazione Alghero per tutta la durata del contratto di servizio, quindi sino al 2027. Ma sarebbe utile che la prossima amministrazione lavorasse per un progetto comune con la stessa Fondazione e con il Parco di Porto Conte per acquisire il vecchio bar, che è stato dismesso e che la Provincia pare intenzionata a mettere all’asta, per renderlo punto di informazione e centro di accoglienza turistica e non solo punto ristoro.

Va ricordato, inoltre, che l’importante opera di recupero e valorizzazione della Grotta Verde era stata avviata dall’Amministrazione Tedde nel 2008, con un progetto basato su investimento di 1.200.000 euro provenienti da un apposito finanziamento regionale. E oggi si avvia ad essere conclusa, dopo qualche difficoltà nel precedente appalto e un periodo di abbandono. All’epoca erano stati realizzati dall’Amministrazione Tedde gli scavi archeologici, la messa in sicurezza dell’intera grotta, il Centro di prima accoglienza oggi utilizzato dalla Fondazione Alghero, la pista pedonale illuminata adiacente alla strada provinciale e il consolidamento della falesia soprastante il percorso di accesso, l’impianto di illuminazione del piazzale, la scala di accesso alla grotta. Ora finalmente il Parco di Porto Conte si avvia a dare gambe ad un sito di grande valore del patrimonio ambientale di Alghero, in grado di attrarre flussi turistici sfruttando la straordinaria ricchezza archeologica presente al suo interno e l’altissimo interesse che rappresenta per il mondo della speleologia e per il mondo scientifico internazionale.

L’AVVIO DEU LAVORI ALLA GROTTA VERDE A CURA DEL PARCO DI PORTO CONTE

LIFE Safe for Vultures, sbarcati a Porto Torres altri 21 giovani grifoni

CAGLIARI – Altri 21 grifoni sono sbarcati nei giorni scorsi a Porto Torres dalla Spagna per diventare protagonisti di LIFE Safe for Vultures, il progetto che mira ad assicurare la presenza e il benessere a lungo termine della popolazione di grifone in Sardegna. Gli individui – uno dei quali è nato in cattività nello zoo di Mallorca mentre gli altri venti sono stati trovati in difficoltà in natura e poi totalmente riabilitati in centri di recupero per la fauna selvatica – parteciperanno al piano di ripopolamento per favorire il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna, in un’areale in cui storicamente hanno avuto casa e svolgevano importanti funzioni eco-sistemiche per gli allevamenti estensivi, estinguendosi nel secondo dopoguerra per una serie di concause.

Partiti per l’isola dal porto di Barcellona, i grifoni sono stati presi in consegna dall’Agenzia regionale Forestas, partner del progetto di cui è capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e al quale partecipano anche il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation.
Il personale del Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, a Sassari, ha provveduto all’accoglienza e alla sistemazione degli animali presso le voliere di “quarantena”, mettendo fine a un viaggio lungo più di 48 ore. L’equipe veterinaria di Forestas , coordinata da Marco Muzzeddu e Lucio Mandas, verificherà lo stato di salute dei grifoni in seguito al trasporto, assicurando un appropriato tempo di osservazione e recupero prima di organizzare il loro trasferimento alla voliera di ambientamento realizzata a Villasalto, nel Gerrei, dove si trovano altri 16 esemplari che saranno liberati a breve e costituiranno il nucleo embrionale della colonia nel Sud Sardegna. Tra qualche mese potranno unirsi a loro anche quelli arrivati ieri, partecipando così alla realizzazione di un’azione che i partner del progetto considerano fondamentale per il ripopolamento del grifone in tutta l’isola, replicando gli ottimi risultati centrati nel quadrante nordoccidentale, tra Bosa e Alghero, grazie a LIFE Under Griffon Wings.

I 21 grifoni sono 7 maschi e 14 femmine. Sono tutti giovani nati nel 2023. Il ricovero fa generalmente seguito a incidenti di varia natura dettati da inesperienza e disorientamento. Gli animali sono stati curati e riabilitati nel centro Amus di Villafranca de los Barros, in provincia di Badajoz, nella comunità autonoma dell’Estremadura. Dei contatti con questo importante centro, così come di quelli con cui esistono stabili rapporti di collaborazione e scambi in Germania, Olanda, Turchia e in altri Paesi, si è occupata la Vulture Conservation Foundation, organizzazione non governativa impegnata nella conservazione delle specie di avvoltoi europei, esperta di riproduzione in cattività, reintroduzione e protezione di avvoltoi nel loro habitat naturale. A questo gruppo si unirà un grifone nato in cattività in Francia, che si trova a Bonassai già da alcune settimane.

La voliera di Villasalto «è stata realizzata facendo tesoro dell’esperienza maturata negli anni e migliorata, per consentire un continuo monitoraggio degli animali e contenere lo stress dovuto alla cattività», spiega Dionigi Secci, referente di Forestas per il progetto. «La scelta dell’area ha comportato un attento lavoro di studio e valutazione dell’area più idonea – prosegue – che non ha trascurato la ricerca storica sulla distribuzione della specie nel Sarrabus-Gerrei e la raccolta di testimonianze dirette che attestano le principali cause della scomparsa». Da quelle basi muove il più ambizioso progetto LIFE Safe for Vultures, che intende riportare il grifone in territori dai quali è sparito da decenni, coinvolgendo in questo processo anche le comunità locali. Villasalto è così diventato l’epicentro di una delle operazioni cruciali del progetto, nell’ambito del quale i partner hanno portato avanti tutte le azioni preliminari, necessarie a limitare i rischi che avevano causato la sparizione del grifone. Nella comunità scientifica ma anche nella popolazione del territorio cresce l’attesa per l’apertura della voliera, programmata per il mese prossimo. Per la professoressa Fiammetta Berlinguer del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, coordinatrice scientifica del progetto, «LIFE Safe for Vultures entra ora nel vivo, stiamo per compiere un importantissimo passo verso il ritorno del grifone in tutta l’isola».