Le bellezze di Alghero su Rai 5

ALGHERO – Sardegna nord occidentale, Capo Caccia. Su un promontorio di roccia calcarea,
chiamato per la sua conformazione il ‘Gigante che dorme’, si erge solitario un faro
bianco. Originariamente costruito nell’800, è stato poi riedificato tra il 1950 e il
1960. Con i suoi 186mt oltre il livello del mare, è il faro più alto d’Italia, nonché uno
dei più visibili del Mediterraneo. Avvolto dalla gabbia di Farday che lo protegge dai
fulmini, domina incontrastato il Golfo di Alghero. Abitato per oltre vent’anni da Luigi
Critelli, un genovese incaricato di custodirlo e tenerlo in funzione, offre un ottimo
punto di partenza per un viaggio verso quella che tutti conoscono come la
‘Barcellona’ della Sardegna.
Dal 1354 e per quattro secoli, infatti, Alghero è stata una colonia catalana, strappata
al dominio dei genovesi. La sua eredità storica la rende un unicum in Sardegna e
contribuisce a farne ‘un’isola nell’isola’. Il centro storico, le fortificazioni, le stradine
acciottolate, ma soprattutto il particolarissimo idioma (l’’algherese’: una
commistione tra la variante più antica del catalano e il sardo) ricordano le atmosfere
delle cittadine nordorientali della Spagna. A sugellare ulteriormente questo
‘gemellaggio’ con la Catalogna, una data in particolare: 25 agosto 1960. In quella
giornata di fine estate, la nave da crociera Virginia de Churruca approda ad Alghero
con 159 catalani, ansiosi di conoscere i loro ‘fratelli’ di lingua. Un evento
straordinario, il famoso Viatge del Retrobament, che vede la partecipazione di quasi
quindicimila persone, provenienti da tutta la Sardegna, che si riversano sul molo e le
banchine del porto per assistere al grande arrivo. Un ricordo indelebile nella
memoria storica della città, come testimonia Pasqualino Mellai, sarto di professione
e algherese doc, che racconta l’emozione di quel momento come espressione
massima dell’identità catalana di Alghero. Una peculiarità assoluta, di cui sente già
parlare a fine ‘800, quando lo scrittore e reporter francese Gaston Vuillier, di ritorno
da un viaggio in Sardegna, rimane colpito dalle particolarità dell’isola in generale,
ma soprattutto da Alghero: ‘Ho l’impressione di essere in Catalogna: tutto concorre
a rendere più completa questa sensazione, i volti, le case, il suono delle voci, la
lingua stessa’.
Ma il legame con la Francia non si esaurisce qui. Nella Baia di Porto Conte, a pochi
chilometri da Alghero, nel 1944 vive Antoine de Saint-Exupery, autore del famoso Il
Piccolo Principe, cui vengono affidati dei voli di ricognizione sulle coste della Francia
per fotografare gli avamposti tedeschi. Vive ad Alghero gli ultimi mesi della sua vita,
dove, cullato dal mare, scrive gran parte de La Cittadella e Lettera a un americano.
La vecchia torre aragonese della Baia di Porto Conte ospita oggi il M.A.S.E, un museo
che ripercorre le tappe fondamentali della vita e delle opere dell’aviatore/scrittore
più noto di sempre. Ma Il Piccolo Principe abita anche a Tramariglio, a poca distanza
dal M.A.S.E. Qui, infatti, dove per vent’anni è esistita una colonia penale (1941 –
1961) trasformata poi in villaggio agricolo, il poliedrico Elio Pulli, famoso artista
sassarese, ha deciso di mettere su bottega, realizzando tra l’altro sculture e quadri
dedicate alla famosa fiaba di Saint-Exupery.
Se la Sardegna è famosa per l’arte in generale, ad Alghero sembrano concentrarsi le
realtà culturali più insolite. Il teatro, ad esempio, riveste un ruolo cruciale. In primis,
l’esperienza de Lo Teatrì di Ignazio Chessa: con i suoi 38mq è il teatro più piccolo del
mondo e ha una programmazione serrata che gli algheresi accolgono con grande
entusiasmo. E poi il Mamatita Festival, un festival di circo di strada, soprattutto al
femminile, che si pone l’obiettivo di riappropriarsi degli spazi pubblici della città, per
dargli nuova vita e metterli al servizio della comunità.
Per non parlare della musica, che trova espressione in un cantautorato in lingua
algherese che, oltre a raccontare l’anima di questa città, si fa testimone della
contaminazione identitaria di Alghero, fatta di storie di pescatori, di vento, di mare e
naturalmente di catalanità.
A proposito di ‘mescolanze’ e accoglienza, Alghero si contraddistingue per un’altra
storia interessante. A pochi chilometri dalla città, nella borgata di Fertilia, nata
durante il regime fascista con l’idea di ricevere la popolazione in eccesso del
ferrarese, nel 1947 arrivano a bordo di 13 pescherecci gli esuli di Istria, Fiume e
Dalmazia. Ancora oggi, grazie anche alla presenza del Museo Egea, per le strade di
Fertilia si respira l’aria di quell’esodo, che rappresenta un esempio straordinario
d’integrazione tra culture diverse: sarda, giuliano-dalmata, algherese e ferrarese.
Oggi molta cittadinanza (insegnanti, traduttori, etc) si sta impegnando per tentare di non perdere il patrimonio culturale di Alghero, in particolar modo il suo idioma, sempre meno parlato e scritto dalle nuove generazioni. Un bene prezioso, fatto di tradizioni e racconti orali, da preservare e tutelare.

Parco di Porto Conte: via libera a progetti, opere e attività

ALGHERO – Con il voto favorevole di 13 Consiglieri (Ansini, Argiolas, Bamonti, Camerada, Conoci, Loi, Mulas, Pirisi Maurizio, Pulina, Salvatore, Spano, Trova) e quello contrario di 4 Consiglieri (Cacciotto, Di Nolfo, Pirisi Beniamino, Sartore), l’Assemblea della Azienda Speciale Parco di Porto Conte, alla presenza del Presidente facente funzioni Adriano Grossi, della componente del direttivo Pasqualina Bardino, del direttore Mariano Mariani e del Presidente del Collegio dei revisori Alberto Calvi, ha approvato il bilancio previsionale 2024-2026. Si tratta di un bilancio che prevede entrate e spese per l’esercizio 2024 pari a circa 5,7 milioni di euro (compreso l’avanzo di amministrazione) di cui: circa 1 milione di euro di contributi alla gestione da parte delle Regione Sardegna per il Parco e del Ministero dell’Ambiente (MASE) per l’Area Marina Protetta; circa 4,2 milioni di euro di progetti e investimenti in corso di realizzazione; circa 500 milioni di entrate da auto-finanziamento. Come evidenziato dal Presidente facente funzioni, Adriano Grossi, in apertura della discussione, l’Ente Parco ha l’obbligo del pareggio di bilancio. Nonostante i finanziamenti che l’Azienda speciale riesce ad ottenere grazie alla partecipazione a progetti europei, nazionali e regionali, i soli contributi ordinari alla gestione (quelli erogati dalla Regione per le attività del Parco e dell’Ecomuseo e quelli erogati dal Ministero dell’Ambiente per la gestione della AMP), non sarebbero più sufficienti ad assicurare l’equilibrio delle entrate e delle spese di gestione, senza le entrate da auto-finanziamento di cui l’Ente Parco ha, pertanto, assoluta necessità. Per questo motivo da diversi anni l’Ente Parco ha richiesto alla Regione Sardegna un incremento del contributo ordinario alle spese di gestione anche in ragione dei più ampi compiti gestionali affidati e riguardanti: a) la gestione della AMP Capo Caccia – Isola Piana (l’Azienda speciale è uno dei pochi Parchi regionali al livello nazionale che gestisce contestualmente un Parco ed una AMP); b) la gestione della ZSC ITB010042 e della ZPS ITB010044; c) la gestione dell’unico Ecomuseo riconosciuto della Sardegna. Inoltre la Regione ha anche recentemente trasferito all’Ente Parco nuove competenze in materia di rilascio di autorizzazioni riguardanti le valutazioni di incidenza ambientale (VINCA). Purtroppo questo incremento del contributo richiesto non si è ancora concretizzato se non episodicamente con qualche erogazione una-tantum. Nelle previsioni 2024-2026, pertanto, il pareggio di bilancio sarà assicurato grazie all’auto-finanziamento generato dai diversi attrattori ed eventi promossi attraverso le attività dell’Ecomuseo del Parco, che nel corso del 2023 ha avuto oltre 40.000 visitatori per un fatturato di circa 240 mila euro e dalla capacità dell’Ente di partecipare a programmi di finanziamento europei, nazionali e regionali che consentono di consolidare le entrate finanziarie per la realizzazione di progetti di tutela ambientale e investimenti sostenibili. Oltre a queste fonti, concorrono alle entrate anche quelle rivenienti dalle tariffe a carico degli operatori economici per lo svolgimento di attività all’interno dell’area marina protetta.

Le previsioni 2024-2026, ha sottolineato il Presidente facente funzioni, evidenziano come entro la fine dell’esercizio 2024 saranno portate a completamento una serie di importanti interventi fra i quali: a) la riqualificazione dell’immobile ubicato presso il sito di Porticciolo per realizzare un eco-ostello; b) la valorizzazione del geo-sito di Capo Caccia con la realizzazione di un’area di sosta e nuovi servizi di mobilità sostenibile; c) l’apertura alla fruizione della Grotta Verde; gli interventi di messa in sicurezza della falesia di Punta Giglio con nuovi servizi per gli operatori della AMP; d) la implementazione del campo ormeggio della AMP che passerà dalle attuali 20 boe a circa 200 boe di ormeggio per il diportismo nautico e turistico. Il completamento di questi importanti interventi consentirà di generare nuove e maggiori entrate. Grazie a queste maggiori entrate, nel triennio 2024-2026, si prevede, a seguito di concorsi pubblici per le nuove assunzioni, di completare la copertura della pianta organica dell’Ente Parco che passerà dalle attuali 10 unità di Personale a complessive 20 unità oltre il direttore.

Diving, visite guidate e noleggi: pubblicate le selezioni dall’Area Marina Protetta

Pubblicati da parte dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana tre nuovi avvisi pubblici per la selezione degli operatori economici che intendono operare nelle acque protette.

L’Azienda speciale Parco di Porto Conte in attuazione del Disciplinare della AMP Capo Caccia – Isola Piana recentemente approvato dal Ministero dell’Ambiente ha pubblicato (sul sito www.algheroparks.it) tre nuovi Avvisi per gli operatori economici interessati a svolgere le proprie attività nel 2024 anche all’interno dell’Area Marina Protetta.

Come da indirizzo della Presidenza, guidata da Raimondo Tilloca, e dal consiglio direttivo composto da Adriano Grossi e Lina Bardino, la Direzione dell’Ente con sede a Casa Gioiosa ha pubblicato tre nuove avvisi pubblici.

Entrando nel merito, facendo seguito agli atti già pubblicati dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana riguardanti la pesca professionale da svolgersi nelle acque protette l’Ente ha pubblicato tre nuovi avvisi per la selezione degli operatori che si occupano di: “Centri di immersione” (Diving), “Visite guidate subacquee e didattica” e “Unità da diporto”.

Si tratta di categorie importanti per il tessuto sociale produttivo del territorio di Alghero e che, da tempo, svolgono le proprie iniziative imprenditoriali anche nelle acque protette, ovviamente all’interno del quadro normativo previsto dal Ministero per le Amp di tutta Italia.

Pesca professionale in AMP, ecco la graduatoria degli operatori autorizzati

ALGHERO – Pubblicata la graduatoria degli operatori della pesca professionale della marineria algherese autorizzati ad operare all’interno della AMP Capo Caccia – Isola Piana.

Come anticipato nei giorni scorsi dalla direzione della AMP di Capo Caccia – Isola Piana, con determinazione dirigenziale del direttore della AMP è stata pubblicata la graduatoria dei 22 operatori della pesca professionale che sono stati autorizzati ad operare all’interno della stessa area protetta.

Ottenuto come noto il via libera ministeriale l’attività di pesca potrà, quindi, essere avviata fin dalla data di domani 21 marzo 2024.

Ventinove sono state le domande pervenute entro la scadenza fissata al 18 marzo scorso. A seguito della istruttoria condotta dagli uffici della AMP, a ciascun operatore è stato attribuito un punteggio sulla base dei requisiti previsti dall’Avviso pubblico.

E’ stato in primo luogo valutato il possesso del requisito della esistenza dell’attività di pesca all’anno 2002, data di istituzione della area marina protetta. A seguire i punteggi hanno riguardato: criteri ambientali, come il livello di emissioni del motore dell’imbarcazione e l’uso di vernici senza rilascio di inquinanti; criteri professionali, come il possesso di corsi di formazione professionale inerenti la professione, l’aver già operato in AMP nei precedenti tre anni; criteri riguardanti la dimensione delle imbarcazioni a vantaggio di quelle di minore dimensione.

Si allega lo stralcio del verbale della istruttoria con indicazione delle graduatorie: a) degli idonei a cui saranno assegnate le 22 autorizzazioni all’esercizio delle attività di pesca professionale all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana per l’anno 2024; b) degli idonei, ma non autorizzabili in quanto risultati in posizione successiva al numero massimo delle 22 autorizzazioni rilasciabili; c) quella degli operatori non idonei.

Tutta la documentazione sulla procedura è pubblicata nel sito istituzionale della Azienda Speciale Parco di Porto Conte www.algheroparks.it nella sezione NEWS.

Comunicato_Pesca_graduatorie_pesca_professionale

Pesca con l’arpione in AMP, apertura da Casa Gioiosa: ora la palla (ancora) al Ministero

ALGHERO – Riunione della direzione dell’AMP con gli operatori della pesca con l’arpione per riproporre con nuovi argomenti la richiesta di deroga al Ministero per questo tipo di pesca selettiva praticata da generazioni ed espressione delle tradizioni della marineria algherese.

Su richiesta degli operatori interessati che praticano la pesca con l’arpione, si è svolta oggi presso gli uffici di Casa Gioiosa una riunione con la direzione della AMP di Capo Caccia – Isola Piana. I pescatori della marineria algherese, accompagnati dal consigliere Christian Mulas, Presidente dimissionario della V Commissione Ambiente, hanno chiesto alla Direzione della AMP di non lasciare nulla di intentato per convincere i competenti uffici ministeriali sull’importanza di salvaguardare questo tipo di pesca fortemente legata alla storia ed agli antichi mestieri della marineria algherese.

Si tratta di un tipo di pesca ancora oggi svolta da pochissimi operatori che da generazioni (almeno cinque generazioni) praticano questo tipo di pesca tradizionale.

I pescatori algheresi hanno sottolineato il rischio di perdere completamente questo tipo di pesca selettiva praticata ormai solo ad Alghero e completamente estinta in altre marinerie.

Si tratterebbe, pertanto, di tutelare e salvaguardare un antico mestiere legato al territorio ed alle tradizioni della marineria di Alghero dai limitati impatti sull’aumento dello sforzo di pesca all’interno dell’area marina protetta.

Al momento, come noto, gli uffici ministeriali hanno recentemente espresso una posizione contraria a rilasciare una deroga per questo tipo di pesca, che non viene consentita in nessuna altra AMP d’Italia.

Nel corso dell’incontro è emerso che per riaprire il dialogo è necessario riproporre la richiesta agli uffici ministeriali producendo però elementi di novità e argomenti significativi dal punto di vista storico, culturale e ambientale per superare il diniego formulato.

A conclusione della riunione Il direttore della AMP ha manifestato agli operatori la più ampia disponibilità e l’impegno a tenere aperto il dialogo con i competenti uffici ministeriali e a riformulare su nuove basi la richiesta di deroga

Rifiuti abbandonati, bonifiche ambientali in corso ad Alghero

ALGHERO – Sono in corso, grazie a 70mila euro di risorse reperite dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Alghero, una serie di interventi di pulizia finalizzati alla definitiva bonifica ambientale di alcune aree di pregio del territorio comunale, oggetto nel tempo di accumuli indiscriminati di rifiuti ad opera di cittadini irrispettosi della legge e della natura. I primi interventi hanno preso il via in questi giorni e si stanno concentrando nella località “Santa Chiara”, dove insiste una stradina utilizzata dai più come discarica abusiva a cielo aperto. La ditta “Ecopramal” sta provvedendo alle bonifiche del luogo: al fine di evitare ulteriori gettiti, verranno anche posizionati dei blocchi dissuasori che impediranno l’accesso dei mezzi che solitamente agiscono indisturbati approfittando delle ore notturne. I blocchi posizionati sono quelli realizzati grazie al riciclo delle terre di spazzamento delle strade cittadine. Nei punti maggiormente critici verranno installati anche appositi sistemi di videosorveglianza.

“Non si tratta di interventi spot ma di una mirata programmazione – riferisce l’assessore all’Ambiente Andrea Montis – che segue le operazioni già svolte a Monte Agnese, via Toda, via Barraccu e svariati punti dell’agro dove da anni giacevano cumuli di rifiuti di ogni genere. Ma anche siti dove si è dovuto procedere alla bonifica di amianto ed alla rimozione forzata delle circa 120 auto abbandonate in città da decenni”. I siti risultano censiti grazie alle segnalazioni dei cittadini ed al lavoro instancabile del personale del settore ambiente, della compagnia Barracellare, del Corpo Forestale e della Polizia Locale.

Ripartono le battute di caccia al cinghiale, Maristella plaude al Parco

ALGHERO – “Costatiamo con piacere che, finalmente, la dirigenza del Parco di Porto Conte è giunta alla proposta per le battute di caccia ai cinghiali, così come più volte richiesto negli anni dai residenti dell’area contigua. Quegli stessi residenti ai quali non è stato concesso alcun modo ufficiale per interloquire con il Parco. Auspichiamo si possa giungere presto all’eradicazione dei cinghiali. Siamo fiduciosi che, con il solito gravissimo ritardo, si arriverà anche a questa soluzione. Peccato che nel frattempo ci saranno stati centinaia di incidenti, anche mortali, sulle nostre strade a causa dello scollamento della politica dai problemi reali del territorio”.

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Pesca in Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Pian, disciplinare e nota del Ministero

ALGHERO – Come atteso dalla varie parti, nella serata di ieri è arrivata la documentazione del Ministero che, questa mattina il Parco di Porto Conte e AMP hanno diffuso rispetto alla pesca nelle acque protette di Capo Caccia Isola Piana. In particolare, come da documenti in allegato, ecco il Disciplinare attuativo al D.M. istitutivo AMP “Capo Caccia – Isola Piana” e nota rilascio nulla osta Ministero Ambiente annualità 2024.

Disciplinare.Attuativo.AMP.2024

Nota.Ministero.Disciplinare.Prot.1012.2024

Pesca professionale in Area Marina Protetta, la delibera del Consiglio Direttivo

ALGHERO – Il Consiglio Direttivo del Parco delibera in merito alle attività di pesca professionale a seguito della Risoluzione approvata dall’Assemblea del Parco. Approvato dalla direzione della AMP l’Avviso pubblico per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio della pesca professionale all’interno della Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana.

Per opportuna informazione si trasmette in allegato la delibera n. 19 dell’08.02.2024 del Consiglio direttivo dell’Azienda Speciale, Ente gestore dell’ Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, avente ad oggetto: Risoluzione ex art. 63 Di Nolfo e più. Assemblea del Parco del 07.03.2024. Determinazioni conseguenti.

La Delibera del Consiglio direttivo prende atto degli indirizzi contenuti nella Risoluzione approvata dall’Assemblea del Parco e stabilisce che, ai sensi della legge istitutiva e della Convenzione di affidamento della gestione alla Azienda Speciale della AMP Capo Caccia-Isola Piana, il Consiglio direttivo non è organo competente ad assumere le decisioni richieste con la Risoluzione in argomento, che per competenza sono in capo ai competenti uffici ministeriali preposti ad esprime il nulla osta per l’approvazione dei disciplinari attuativi di tutte le AMP d’Italia. Nel contempo la delibera afferma che la direzione responsabile della AMP è tenuta al pieno rispetto delle disposizioni precisamente indicate nella legge istitutiva e nella Convenzione di affidamento della gestione della stessa AMP che non consentono, come richiesto dalla Risoluzione, di aprire immediatamente la possibilità di pesca artigianale all’interno dell’Area marina protetta di Capo Caccia–Isola Piana in quanto, pur essendo la pesca professionale consentita all’interno della AMP, la stessa è riservata soltanto ai pescatori aventi titolo compatibilmente con le esigenze di tutela dell’area marina protetta sulla base delle specifiche disposizioni disciplinari contenute, nel caso in argomento, nel Disciplinare attuativo 2024, oggi alla attenzione dei competenti uffici del Ministero dell’Ambiente (MASE) per il rilascio del nulla osta finale.

Sulla base di quanto stabilito dal Consiglio direttivo, la direzione della AMP, nelle more della approvazione del Disciplinare attuativo 2024 da parte dei competenti uffici ministeriali, ha già provveduto alla pubblicazione dell’Avviso pubblico rivolto ai pescatori professionale della marineria algherese che consentirà, nei tempi più stretti consentiti, il rilascio delle 22 autorizzazione all’esercizio della pesca professionale all’interno della AMP, come stabilito dallo stesso Disciplinare attuativo.

La scadenza per la presentazione delle domande di rilascio delle autorizzazioni è fissata al 18 marzo entro le ore 13.00. Le autorizzazioni, previa approvazione finale del Disciplinare 2024 da parte dei competenti uffici ministeriali, saranno rilasciate entro tre giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande.

L’Avviso pubblico ed il relativo fac-simile del modulo per l’inoltro delle domande possono essere scaricati dal sito istituzionale dell’Azienda Speciale www.algheroparks.it nella sezione NEWS oppure possono essere ritirati presso l’Ufficio Pesca della AMP – Località Tramariglio S.P. 55 – 07041 Alghero negli orari di apertura al pubblico degli uffici.

Delibera n.19 del 08.03.2024.Risoluzione.AMP_signed_signed (1)

A Cagliari 35 nuove ecoisole automatiche: più agevole il conferimento dei rifiuti

CAGLIARI – Cagliari si prepara a un’evoluzione significativa nel suo sistema di gestione dei rifiuti urbani con l’introduzione delle nuove ecoisole automatiche. Queste moderne infrastrutture progettate per complementare il sistema di raccolta “porta a porta” del Comune e che “resta il principale sistema di conferimento”, mirano a “rendere il processo di differenziazione più efficiente, accessibile e semplice per i cittadini”, ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu.

Già 10 delle 35 ecoisole automatiche, che nel corso del 2024 saranno posizionate strategicamente in diverse aree della città, saranno operative entro questo mese di marzo, offrendo una soluzione pratica per chi non può aderire completamente al sistema porta a porta. E grazie a tecnologie avanzate consentiranno una raccolta differenziata automatizzata, agevolando i residenti nel corretto smaltimento di carta e cartone, plastica, vetro, latta e lattine, e rifiuti organici. Durante questa prima fase è invece escluso il conferimento del rifiuto indifferenziato.

L’introduzione di questo nuovo e aggiuntivo servizio pubblico sottolinea la necessità di promuovere la sostenibilità ambientale, offrendo al contempo opzioni flessibili per i cittadini.

Attenzione, però: anche se ognuna di esse metterà a disposizione tra 5 e 10 contenitori, le nuove ecosisole automatiche sono dimensionate per essere usate saltuariamente e in via straordinaria, quando non è possibile rispettare i giorni e gli orari previsti dal calendario di raccolta “porta a porta”. Perciò, a ciascuna di esse sarà assegnato un gruppo di utenti predefinito autorizzato al suo accesso, ha spiegato l’assessore Alessandro Guarracino, ribadendo quanto anticipato dal primo cittadino.

“Ciascun utente – ha anticipato il titolare dell’Innovazione tecnologica e Ambiente – riceverà quindi una comunicazione con l’indicazione della specifica ecoisola di suo riferimento”, l’unica presso la quale potrà conferire i rifiuti, che sarà dotata di un sistema di riconoscimento dell’utente tramite la “ecocard”, la stessa utilizzata per l’accesso agli altri servizi offerti dal sistema comunale di raccolta dei rifiuti, e una limitazione automatica degli accessi per trimestre solare (dall’1 gennaio al 31 marzo, dall’1 aprile al 30 giugno, sall’1 luglio al 30 settembre, dall’1 ottobre al 31 dicembre). “L’accesso alle ecoisole automatiche è comunque consentito tutti i giorni, per tutte le 24 ore”.

All’incontro con i giornalisti di questa mattina di giovedì 7 marzo a Palazzo Bacaredda, sia il sindaco Paolo Truzzu, che l’assessore Alessandro Guarracino hanno inoltre sottolineato come “questa iniziativa potrà contribuire a far superare la quota del 76% di raccolta differenziata, che già ha premiato Cagliari posizionandola al secondo posto fra le città capoluogo italiane più virtuose”.

Con il sistema “porta a porta”, i due ecocentri in viale Sant’Elia e in via San Paolo, le ”corriere ecologiche”, il “centro del riuso”, il “tributo puntuale”, l’intensificazione dei controlli con l’impiego di fototrappole per combattere l’abbandono dei rifiuti e ora l’introduzione delle ecoisole automatiche, Cagliari sta dimostrando il suo impegno nel “rimanere all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti”, proiettando il capoluogo sardo verso un futuro più ecofriendly e coinvolgendo attivamente la comunità in questa importante transizione. Prossimo obiettivo: “Interventi per la riduzione dei rifiuti indifferenziati delle gradi utenze”.

Al link https://cagliariportaaporta.it/ informazioni ulteriori e contatti.

Con preghiera di pubblicazione:. ————————– VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA SU: https://www.youtube.com/watch?v=KcKZToCBbTI