ALGHERO – Verso la conclusione l’importante progetto coordinato dall’Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana sulla pesca sostenibile e la tutela degli ecosistemi marini. E’ importante che tale misura venga inserita anche nel prossimo ciclo della programmazione dei fondi per la pesca Feamp 2021-2027. Resta fondamentale anche per il futuro la sinergia tra la AMP, la marineria locale, l’Università di Sassari e l’IMC Centro marino internazionale di Oristano.
Va a concludersi il progetto Feamp dedicato alla “protezione e ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito delle attività di pesca sostenibili”. Attività promossa e coordinata dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, finanziata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, divisione pesca. Il progetto e’ partito sul presupposto che la protezione e il ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini e le attività di pesca sostenibile rappresentino importanti priorità per tutte le Aree Marine Protette, realtà che giocano un ruolo essenziale nell’ambito di queste attività di salvaguardia e nel contempo della crescita di azioni compatibili con lo sviluppo sostenibile del territorio.
In questo ambito va sottolineata la duplice importanza del progetto: da un lato consentire all’AMP di proseguire nelle attività dei monitoraggi scientifici di habitat e specie, essenziali per una corretta azione di gestione, e dall’altro permettere e rafforzare la collaborazione tra la stessa Amp, la marineria locale, l’Università di Sassari e IMC.
Nella attuazione del progetto sono stati coinvolti i 15 pescatori autorizzati ad operare entro la AMP. Il coinvolgimento e’ stato molto apprezzato dai pescatori che hanno partecipato direttamente alle attivita’ di monitoraggio del pescato, alla raccolta dati socio- economici sulla filiera, alle indagini sulla fauna ittica “Fish Visual Census”. Con le indagini svolte è stato possibile approfondire il quadro conoscitivo dei principali soggetti della filiera del pescato e le relative interdipendenze con l’Area Marina Protetta. Gli studi hanno messo in evidenza gli aspetti legati ai rapporti esistenti tra filiera e AMP, sia all’interno del settore della pesca locale, sia nei settori di commercializzazione, distribuzione e trasformazione del prodotto ittico proveniente dall’area protetta.
Con la tecnica del “Fish Visual Census”, l’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana ha condotto delle indagini sulla fauna ittica e di individuazione delle cosiddette “aree nursery.” La ricerca è stata portata avanti attraverso campionamenti stagionali col censimento visivo della fauna ittica. Si tratta di una delle modalità di osservazione più utilizzate per lo studio della biodiversità ittica in habitat costieri. I dati acquisiti costituiscono un’importante base di informazioni sulla distribuzione spaziale e temporale della comunità ittica costiera presente nell’AMP.
“Questo progetto e’ stato finanziato con i fondi strutturali europei destinati al settore pesca (Feamp) direttamente dal Ministero per l’agricoltura e la pesca. Sarebbe importante che al progetto fosse assicurata continuita’ anche nel prossimo ciclo ‘della programmazione 2021-2027 – commenta il direttore Mariano Mariani che aggiunge – discuteremo di questi aspetti con l’Assessore regionale Valeria Satta la prossima settimana nell’ambito della manifestazione “Non solo riccio” che si terrà la prossima ad Alghero il 12 ed il 13 ottobre”.