Invasione cinghiali e daini, “Ora basta, Provincia e Regione facciano la loro parte”

ALGHERO – “Oggi, finalmente, si è potuto parlare in Consiglio Comunale del fenomeno che sta creando gravi problemi nell’agro e in tutto il territorio Algherese, ovvero la proliferazione dei cinghiali e daini. Oggi si è discusso in Aula consiliare dell’importante tema, durante un Consiglio Comunale aperto, richiesto dal presidente della commissione Ambiente Christian Mulas, dove erano presenti la direzione del Parco con Il Presidente e il Direttore, il presidente provinciale della Coldiretti, le rappresentanze dell’agro, la Forestale, i Barracelli, Forestas e tanti cittadini. Assente, invece, la Provincia di Sassari che, insieme alla Regione, possono e devono “dare gambe per risolvere questo annoso problema sulla proliferazione dei cinghiali”, come da tempo si attende, ai progetti utili ad arginare tale situazione ancora non risolta. Dopo l’introduzione del Presidente del Consiglio Salvatore, ha preso la parola il presidente della commissione Ambiente Christian Mulas, che ha evidenziato in maniera esaustiva il problema degli ungulati nel nostro territorio. “Oggi non è semplice controllare le nascite dell’unico animale che imbarazza anche gli animalisti più convinti, non è certamente un selvatico in via di estinzione a differenza di tante altre specie decimate dalla caccia, o dai cambiamenti climatici, sconvolgimento degli habitat ecc. Un problema quello dei cinghiali e daini oramai fuori controllo che sta mettendo in ginocchio le aziende agricole, le abitazioni private e sta causando danni alle persone che incidentalmente hanno la sfortuna di imbattersi e scontrarsi con questi animali, causa principale di incidenti stradali con tutto quello che ne deriva, con danno alle persone e alle cose. Un numero fuori controllo anche ad Alghero e l’agro che li ha trasformati in un problema sociale. Oltre alle perdite economiche in campagna dove fanno razzie nei terreni arando le colture e distruggendo le recinzioni e altre attrezzature e in qualche caso attaccando anche gli altri animali (in alcuni ovili hanno ammazzato anche delle pecore), stanno compromettendo anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale” “Ma i branchi – sottolinea il presidente Mulas – questi ungulati si stanno spingendo sempre più vicini ad abitazioni dove razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute dei cittadini; i cinghiali e daini nel mese di settembre fino al mese di ottobre, tutti gli anni, causano numerosi incidente stradali sulla strade verso Capo Caccia e feriti gravi. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con feriti causati da ungulati, secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat, è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali. In Sardegna circa l’88% di incidenti stradali registrati sono causati dalla presenza di cinghiali, dato riportato dagli interventi in consiglio Comunale. Nel territorio di Alghero avvengono all’incirca il 65% degli incidenti spesso con feriti gravi. È emergenza cinghiali in Sardegna e nel resto della Penisola dove se ne contano 2,3milioni, uno ogni 26 abitanti. Un numero fuori controllo che li ha trasformati in un problema sociale”che sta compromettendo anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale”.

“Occorre intervenire con gli abbattimenti e catture continui, il comando barracelli viene contattato quotidianamente per la rilevazione di incidenti stradali con cinghiali in tutto il territorio e spesso anche vicino al centro abitato, la maggior parte dei sinistri avviene nell’area Parco di Porto Conte. Solamente in questo mese di agosto nella strada delle Bombarde ci sono stati 12 sinistri con cinghiali di cui 2 hanno causato gravi lesioni a motociclisti». Le proposte presentate dal presidente Mulas e accolte da molti dell’agro sono l’attuazione del Piano integrato delle recinzioni (PSR )per evitare che gli animali entrino nei poderi, l’abbattimento controllato, la sterilizzazione degli ungulati. Nel corso del consiglio il consigliere Nunzio Camerada ha illustrato con un filmato sullo schermo un importante progetto,un contenimento di rete elettrificata da posizionare per tutto l’agro. Per chiudere, come emerso più volte dalla Commissione e dal Consiglio di oggi, “è ora di passare dalla parole ai fatti, basta con riunioni, incontri, Consigli Comunali e tavoli tecnici, la Provincia e Regione diano subito il proprio contributo per risolvere il problema”

Christian Mulas presidente della commissione consiliare Ambiente

Gestione Igiene Urbana, cambiano orari ad Alghero

ALGHERO – Dal 1° ottobre cambiano gli orari del servizio di gestione di Igiene Urbana nel comune di Alghero, che seguirà il consueto calendario invernale. Di seguito tutti i dettagli.

ECOCENTRI (centri di raccolta)
La domenica l’ecocentro di Galboneddu resterà chiuso.
– Gli orari di apertura delle altre giornate non variano, per cui:
L’ecocentro di Galboneddu apre dal lunedì al sabato dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 16,00.
L’ecocentro di Ungias-Galantè apre dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00.

ISOLE ITINERANTI
– Al servizio di tutti i cittadini:
Via Corsica, disponibile il lunedì ed il sabato dalle 8,00 alle 13,00; Piazzale della Pace disponibile il mercoledì dalle 8,00 alle 13,00.
– Ad utilizzo riservato: nessuna modifica

CONFERIMENTI UTENZE DOMESTICHE
Nessuna modifica

CONFERIMENTI UTENZE COMMERCIALI
Dal 1° ottobre ritorna la differenziazione tra il Centro Storico ed il resto del territorio, senza nessuna modifica rispetto al calendario invernale già utilizzato sino al 31 maggio scorso. In allegato lo schema settimanale di entrambe le zone.

Litorali e posidonia, svolta nella gestione: nuovo impianto, firma contratto e avvio lavori

ALGHERI – Si avvia a conclusione il complesso iter avviato su impulso dell’amministrazione Comunale di Alghero ed il coinvolgimento attivo del Consorzio Industriale Provinciale e la Provincia di Sassari per la realizzazione dell’impianto di trattamento della posidonia e delle terre di spazzamento nell’area industriale di San Marco. “Per Alghero questa potrebbe essere, con ragionevole ottimismo, dopo decenni di discussioni, contese, immani sforzi economici ed attesa, l’ultima stagione in cui si registra la presenza di grossi cumuli di posidonia nelle aree di stoccaggio fronte mare. Accumuli che non piacciono a nessuno, amministratori compresi, ma che le norme e gli attuali strumenti impongono”. Ne è convinto Andrea Montis, l’assessore all’Ambiente della giunta comunale guidata dal sindaco Mario Conoci, in prima linea nel percorrere con costanza e determinazione tutte le strade che la stringente normativa prevede al fine di conseguire un risultato storico per la Riviera del Corallo e tutto il territorio del nord Sardegna. “L’impianto favorirà interventi immediati ed economicamente più vantaggiosi – sottolinea il primo cittadino algherese – eviterà di dover ricorrere ai punti di accumulo, se non per modesti quantitativi utili alla tutela della costa contro l’erosione costiera, ma favorirà anche e soprattutto l’ottimale fruibilità dei litorali, con ricadute di grande impatto sul turismo balneare”.

Nei giorni scorsi è stato firmato il contratto definitivo per la realizzazione del nuovo impianto a San Marco, preceduto da una lunga e complessa revisione dei prezzi con la ditta aggiudicataria delle opere a cui seguirà entro il mese di novembre l’avvio dei lavori, iter interamente seguito dal Consorzio Industriale – CIPS Sassari, Alghero e Porto torres. Si avvia così alla risoluzione un problema storico per la città di Alghero, che in questi anni ha affrontato le problematiche su due distinti livelli: nell’immediato, in un quadro quasi emergenziale, attraverso la rimozione, lo stoccaggio e l’invio a trattamento della posidonia in esubero con contestuale recupero della sabbia e successivo riposizionamento sui litorali di provenienza. Interventi a cui è seguito un lungo e articolato lavoro con una più ampia visione, per una risoluzione definitiva e duratura del processo di corretta gestione della posidonia spiaggiata, attraverso l’iter per la costruzione dell’impianto in loco, che potesse offrire continuità, economicità e rapidità ai processi.

I numeri. Compatibilmente con le risorse disponibili, negli ultimi 4 anni sono state inviate a trattamento circa 13.000 tonnellate di posidonia che hanno permesso il recupero di circa 6000 tonnellate di sabbia. Le attività in questione hanno favorito la libera fruizione di enormi tratti di arenile e posto molti concessionari nelle condizioni di poter continuare ad esercitare la propria attività che diversamente, per via delle particolari condizioni generate dalle mareggiate invernali, avrebbero riscontrato enormi difficoltà nel garantire i servizi di spiaggia. Parallelamente, partendo da zero e senza alcuna risorsa finanziaria disponibile, si è stipulato un accordo di programma con la Provincia ed il Consorzio industriale, candidando al Pnrr un progetto per la realizzazione di un moderno impianto dedito al trattamento della posidonia ed alle terre di spazzamento, dal valore di 5 milioni di euro. Progetto che ha ottenuto il finanziamento, classificandosi tra i primi in tutta Italia.

“I tecnici comunali – conferma Andrea Montis senza timore di smentita – sono tra i più preparati a livello nazionale in materia. Non esiste altro comune in Italia che porti avanti un lavoro simile al nostro e solo da qualche tempo anche altre regioni hanno seguito il nostro percorso, servendosi dell’unico impianto oggi presente in Sardegna, a cui presto si aggiungerà quello del territorio del nord ovest dell’isola”. Un’esperienza, quella della città di Alghero, modello virtuoso in Italia, oggetto in più occasioni di grande interesse, stupore e curiosità da parte di numerosi amministratori che hanno voluto ricevere consigli e approfondire le tematiche trattate a livello pionieristico dalla cittadina algherese. “Ad oggi Alghero, al netto delle polemiche da cui sempre ho cercato di distaccarmi, ha cercato e trovato soluzioni grazie all’insistenza ed alla caparbietà dei propri amministratori, unita al grande senso di responsabilità e coraggio dei propri funzionari e dipendenti comunali, che si sono assunti sempre le proprie responsabilità davanti a norme poco chiare e aventi carattere generale che mal si adattano alla specificità di Alghero. Unico caso in Sardegna per grossi quantitativi di materiale spiaggiato e per carenza di grandi arenili, che consentano il deposito anche temporaneo senza inficiare il decoro e la fruibilità dei litorali” conclude l’assessore Montis.

Dal 22 al 25 settembre l’Asinara diventa un laboratorio a cielo aperto

ASINARA – Da venerdì 22 a lunedì 25 settembre l’Asinara diventa ancora una volta un laboratorio a cielo aperto in cui riflettere, sperimentare e fare ricerca, attraverso diverse forme espressive e discipline scientifiche, sui concetti di migrazione, biodiversità, residenza. Come già negli anni scorsi, anche quest’anno il gruppo di lavoro multidisciplinare Overlap – Eventi tra arte e scienza su Biodiversità e Migrazione, coordinato dall’associazione culturale Senza Confini Di Pelle, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, e formato da artisti, studiosi, migranti e cittadini, si riunisce sull’isola per proseguire una ricerca iniziata nel 2019 e giunta al suo secondo triennio, che mette in relazione le migrazioni degli uccelli e quelle degli esseri umani. Una ricerca multidisciplinare che si propone di fornire una lettura biologica e culturale di un processo universale quale è la migrazione degli esseri viventi attraverso confini tangibili o impalpabili. Tema di questa edizione saranno i concetti di traccia nella sua escursione temporale e di spaesamento nelle situazioni di movimento e di sosta.

Quest’anno Overlap coincide in parte con la celebrazione domenica 24 settembre della 109° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, e in quell’occasione il gruppo di lavoro si apre a chiunque desideri partecipare con una giornata di attività performative, laboratori tematici e incontri aperti a tutti (info e prenotazioni: 3384040237, workshop@senzaconfinidipelle.com).

Attraverso il workshop multidisciplinare residenziale Overlap e il progetto ICEMURA Bodies in Landscape, il gruppo di lavoro coordinato da Senza Confini Di Pelle prosegue la sua ricerca pluriennale sulla realtà biologica dei flussi migratori, tralasciando volutamente sovrapposizioni politiche e ideologiche, spesso fuorvianti per capire in tutta la sua complessità un fenomeno naturale come quello degli spostamenti di gruppi e individui.

Il termine inglese “overlap” significa “sovrapposizione”, “coincidenza”, e proprio da una lettura incrociata delle mappe elaborate dall’ISPRA, in uso presso l’Osservatorio Faunistico del Parco Nazionale dell’Asinara, in cui vengono rilevate le rotte degli uccelli migratori tra Africa ed Europa e le mappe stilate da Medu, che riportano le rotte delle persone dai paesi del centro Africa verso l’Europa, è emersa una importante coincidenza tra le due rotte migratorie.

Il Progetto Overlap, condotto dal 2019 dall’associazione Senza Confini Di Pelle, con il patrocinio del Comune di Porto Torres, il contributo di Fondazione di Sardegna, Regione Sardegna e Ministero della Cultura, coinvolge 21 partner internazionali tra cui l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, l’Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica e l’Università degli Studi di di Cagliari – Dipartimento di Lettere Lingue e Beni Culturali, l’associazione medico umanitaria di Roma Medu, l’associazione Tusitala e il Centro Coreografico di Nantes.

Gli esiti della ricerca di Overlap, giunta al suo secondo triennio, sono stati divulgati negli anni tramite spettacoli di teatrodanza, performance di danza site-specific, mostre di arte visiva, video, videodanze, concerti e pubblicazioni scientifiche, tra queste la recente pubblicazione OVERLAP, edita da Senza Confini Di Pelle e presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023 che ne illustra i primi 3 anni. Il progetto si propone inoltre di realizzare una rete internazionale che colleghi l’isola dell’Asinara con le adiacenti sponde del Mar Mediterraneo.

Falesia Punta Giglio, Commissione proficua: confronto, aperture e regolarità dell’iter

ALGHERO Si e’ svolta ieri la seduta della Commissione Consiliare ambiente convocata dal Presidente Christian Mulas per discutere sugli interventi di messa in sicurezza della falesia di Punta Giglio balzati recentemente agli onori della cronaca nazionale. Alla seduta della Commissione sono stati invitati ed hanno partecipato il direttore della AMP Mariano Mariani ed il team tecnico che segue gli interventi per la stessa AMP, Pasquale Sinis, David Pala e Alberto Ruiu; due docenti della Universita di Sassari, i proff. Emanuele Farris,Pasqucci e Sanna; diversi rappresentanti delle associazioni ambientaliste (Lipu, Italia nostra) e della associazione punta Giglio libera, Sardegna Libertà e tante altre invitate dal presidente Mulas. “Ringrazio tutti i partecipanti- ha commentato il Presidente Mulas- ed i componenti della Commissione di maggioranza e opposizione che hanno assicurato il numero legale. Mulas- è stata una seduta proficua che ha consentito di chiarire diversi dubbi e di approfondire aspetti tecnici e modalità procedurali ed autorizzative ma soprattutto si è data la possibilità in commissione di confrontarsi con le associazioni. Si e’ aperto un confronto fra le diverse posizioni ed il dialogo e’ stato costruttivo per trovare le possibili soluzioni”.

Massima apertura e’ stata assicurata dal direttore della AMP, ma nel pieno rispetto delle regole e dei processi amministrativi gia’ perfezionati e legittimamente autorizzati. Piena disponibilità anche da parte dei rappresentanti universitari per assicurare il loro supporto nelle delicate fasi attuative dell’intervento. La Commissione raccogliendo le istanze dei rappresentanti della comunità si e’ impegnata a programmare altre sedute per essere tempestivamente aggiornata sull’avanzamento dei lavori e per proseguire nella azione di trasparente informazione ai cittadini su temi di grande rilevanza per il territorio.

“Never NEET…Giovani in Fermento”, mercoledi evento conclusivo al Parco

ALGHERO – Mercoledi 20 settembre si terrà a Casa Gioiosa sede del Parco di Porto Conte evento finale del progetto “Never NEET…Giovani in Fermento”. Il Progetto “Never NEET … Giovani in Fermento” è giunto al termine. Un lungo percorso avviato nel Giugno 2022 con la creazione di un Gruppo di Progetto e la costituzione del gruppo partecipanti che ha visto protagonisti 9 giovani under 35 nell’ambito del bando “Fermenti in Comune”, coinvolti in attività professionalizzanti e formative che hanno preso il via proprio a partire dall’area protetta del Parco di Porto Conte.

“Never NEET … Giovani in Fermento” è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio (Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale in accordo con l’ANCI) presentato dal Comune di Alghero in qualità di capofila e in partenariato con l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, la cooperativa “Ecotoni” e la società di formazione “SIDER”.

Oltre un anno di attività, svolte in aula e sul territorio: dai lavori di cura e riqualificazione del verde ai percorsi formativi sulla sicurezza sul lavoro, l’uso di macchine da giardino, corso di “Instagrammer” e per l’acquisizione di alcune nozioni base sulla redazione di un comunicato stampa, nonché la sperimentazione del lavoro di una piccola emittente locale. L’attività inoltre è proseguita, in alternanza alle fasi formative e lavorative, con brevi escursioni nell’Ecomuseo di Porto Conte per la conoscenza del territorio protetto.

Mercoledì 20 Settembre, alle ore 10.30 presso Casa Gioiosa, ci sarà l’evento finale, con diversi interventi, in cui verranno presentati alla stampa e alle istituzioni i risultati del progetto.

Campo boe per tutela fondale marino, 1,7milioni all’Azienda Parco: “Grande riconoscimento”

ALGHERO – Importante riconoscimento per l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte che ottiene un finanziamento PNRR di 1,7 milioni di euro per implementare le boe di ormeggio all’interno della AMP Capo Caccia – Isola Piana e della ZSC ITB010042. La proposta progettuale presentata dalla AMP ha come finalità la tutela degli habitat marino costieri ed è rivolto in particolare alla conservazione diretta della locale prateria a Posidonia oceanica presente all’interno dell’area protetta. Obiettivo fondamentale è contenere la frammentazione della prateria a Posidonia oceanica e l’evoluzione regressiva del suo limite superiore con il contenimento degli ancoraggi attraverso il potenziamento e l’implementazione delle infrastrutture di ormeggio esistenti e già programmate che, attualmente, risultano essere in numero del tutto insufficiente per contrastare l’ancoraggio illegale nell’area protetta. “Ancora una volta un riconoscimento per l’importante lavoro volto alla tutela del nostro patrimonio naturalistico -sottolinea il Presidente Raimondo Tilloca, anche a nome dei consiglieri del direttivo Pasqualina Bardino e Adriano Grossi- e questa volta si tratta di una doppia soddisfazione che, da un lato, premia e conferma la bontà delle nostre iniziative a tutela degli ecosistemi marini, come riconosciuto da ISPRA, e dall’altro lato, conferma la capacità progettuale della nostra struttura che è riuscita ad ottenere un finanziamento rilevante dal PNRR. L’implementazione prevista non riguarderà soltanto gli areali non protetti all’interno dei confini della AMP, ma interesserà anche una ampia zona soggetta ad ancoraggio che si trova al di fuori del perimetro dell’Area Marina Protetta, ma all’interno di quello della ZSC ITB010042: si tratta del tratto di costa che va da Capo Galera sino ad oltre Punta Negra.

Un plauso arriva anche dalla Amministrazione comunale che con l’Assessore all’ambiente Andrea Montis sottolinea l’importanza dell’iniziativa ed il fatto che si porta a compimento un progetto avviato dall’Area Marina nel corso della stagione 2015-16 nel corso della gestione affidata allo stesso Comune. Nel corso dell’annualità 2023- evidenzia il direttore della AMP Mariano Mariani- stavamo già intervenendo per realizzare una serie di nuovi punti di ormeggio che hanno già ottenuto finanziamenti dedicati come di seguito indicato: a) “Riorganizzazione e messa in sicurezza e valorizzazione del sistema di fruizione del comprensorio di Punta Giglio”: 7 nuovi punti di ormeggio alla boa per imbarcazioni di lunghezza sino a 24 metri che svolgono attività di immersioni diving, in apnea, snorkeling ed altre attività assimilabili; b) “Sustainable tourism for marine caves and coralligenous protection in Capo Caccia MPA”: installazione di 4 boe di ormeggio per imbarcazioni di lunghezza sino a 24 metri dedicate ai centri di immersione presso Capo Caccia; c) “Sistemazione e implementazione del campo ormeggio di Porto Conte – Punta del Dentul”: realizzazione di 60 nuovi punti ormeggio alla boa, di cui 38 per imbarcazioni sino a 15 metri e 22 per imbarcazioni sino a 24 metri; la maggior parte delle boe saranno destinate al diporto nautico.
Nonostante questi nuovi progetti- prosegue il direttore – avremmo avuto a disposizione un numero di boe ancora insufficienti per soddisfare le esigenze dei diportisti e per supportare i nostri operatori autorizzati. Ora grazie alla nuova proposta progettuale approvata da ISPRA e finanziata dal PNRR prevediamo di completare i punti di ormeggio alla boa ancora necessari con particolare riferimento agli areali da proteggere che risultano ancora scoperti, portando complessivamente a 216 le boe di ormeggio che saranno rese disponibili in AMP e ZSC”.

“No agli interventi nelle falesie di Punta Giglio”

ALGHERO – Ancora critiche rispetto ai progetti che riguardano la “massa in sicurezza delle Falesie del promontorio di Punta Giglio”. Progetti che sono stati avviati già dal 2014 e che sono stati portati avanti dall’attuale gestione del Parco che è targata Udc, Fratelli d’Italia e Forza Italia. “Se anche il mondo scientifico italiano si esprime con forza per evitare i lavori sulla falesia di Punta Giglio è giunto il momento di fermarsi, di fare una riflessione approfondita ed evitare uno scempio senza precedenti” – afferma Valdo Di Nolfo, consigliere comunale e componente dell’assemblea del Parco di Porto Conte.

Sul tema, infatti, sono intervenuti diversi esponenti del mondo scientifico italiano. Prima Ferdinando Boero, zoologo di fama mondiale, da tutti riconosciuto come uno dei maggiori esperti in Italia in tema di biodiversità marina e funzionamento degli ecosistemi talmente da aver lavorato per la Commissione Europea e per il G7. Poi, in questi giorni, si è tenuto XXI convegno italiano di ornitologia: l’evento che richiama ogni 3 anni i maggiori esperti italiani ha espresso “viva preoccupazione per l’impatto che le opere previste possono determinare sull’avifauna nidificante nell’area di Punta Giglio ed in particolare su quella di interesse comunitario e biogeografico”.

“I progetti non sono mai stati discussi pubblicamente, né in consiglio comunale né in assemblea del Parco di Porto Conte e finalmente domani saranno oggetto della convocazione della commissione consiliare ambiente – continua Di Nolfo – incontro che ho richiesto personalmente al presidente, che ringrazio per la disponibilità, e che vedrà la partecipazione anche dei massimi esperti del territorio” continua Di Nolfo. Quello che si sa è che gli interventi prevedono azioni molto impattanti con l’utilizzo di resine espansive per la frantumazione della falesia, chiodature profonde, taglio della vegetazione, ecc.

“Domani verranno resi pubblici tutti i documenti e sarà chiaro che quella che dovrebbe essere una messa in sicurezza ottiene esattamente l’effetto contrario e lo fa negando l’essenza stessa del Parco Naturale: andando contro i principi di sostenibilità ambientale” conclude il consigliere comunale e componente dell’assemblea del Parco di Porto Conte Valdo di Nolfo.

Moro (capogruppo regionale UDC) al Parco: finanziamenti, progetti e iniziative

ALGHERO – Questa mattina il consigliere regionale, Pietro Moro, Capogruppo in Consiglio Regionale dell’UDC e componente della IV Commissione del Consiglio Regionale della Sardegna che si occupa di governo del territorio, pianificazione paesaggistica, tutela dell’ambiente, parchi e riserve naturali, difesa del suolo e delle coste, ha fatto visita al Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana.

Il capogruppo regionale dell’UDC ha incontrato il Direttore Mariano Mariani con cui si è parlato delle varie progettualità, attività e iniziative dell’Ente. In particolare dei diversi obiettivi raggiunti e altri ancora da ottenere rispetto alle opere in itinere e anche alla crescita attrattiva dell’Ecomuseo in connessione allo sviluppo economico e alla crescita del territorio.

L’onorevole Moro, accompagnato dal Dott. Pala a dalla Dott.ssa Rosati, insieme al presidente della commissione Ambiente Mulas e al consigliere comunale Ansini, ha effettuato una visita all’interno degli spazi espositivi, attrazioni e musei presenti nella sede del Parco a Casa Gioiosa e facenti parte dell’Ecomuseo di Porto Conte.

Grotta Verde, “Ottimo lavoro del Parco, occasione unica”

ALGHERO – “L’avvio dei lavori per la prossima fruizione della Grotta Verde rappresenta un’ottima notizia per Alghero – dichiara il presidentedella commissione consiliare Ambiente Christian Mulas, “il Parco di Porto Conte e tutto il territorio. Fra un anno, salvo imprevisti, questa area della Sardegna avrà a disposizione un importante sito archeologico, culturale, ambientale e dunque turistico che fungerà da impulso per le economie locali e dovrà fungere da occasione per creare diversi posti di lavoro vista la notevole richiesta di lavoro che c’è ad Alghero e non solo anche per le diffuse difficoltà che ci sono in tutti i comparti produttivi”. Questa notizia certifica, ancora una volta, il buon lavoro dell’attuale gestione del Parco con anche il Direttore Mariani che, nonostante diverse difficoltà, sono riusciti a portare al traguardo diverse progettualità. Certo, come UDC e gruppo consiliare ribadiamo che siano necessarie più connessioni con i rappresentanti del territorio e in particolare con le espressioni politiche, e non solo, però guardiamo il lato positivo e vediamo un Parco che fa grandi passi avanti e che fra pochi mesi avrà in dote un sito che produrrà notevole sviluppo permettendo allo stesso Ente di poter aumentare la sua crescita. Ora avanti con le altre progettualità e con le azioni volte a rilanciare l’agro, le imprese enogastronomiche e gli ecoistemi esistenti coniugando sempre tutela ambientale, naturalistica e lo sviluppo economico”.

Christian Mulas, presidente della commissione Parco e Amp