Il Festival della Sostenibilità (per l’Einsteint Telescope) al Parco di Porto Conte

ALGHERO -Ci saranno anche i sindaci di Lula, Mario Calia, e di Bitti, Giuseppe Ciccolini, insieme al Sindaco di Alghero Mario Conoci, il prossimo mercoledì 17 maggio a Porto Conte. Il Festival Nazionale dello Sviluppo Sostenibile fa tappa ad Alghero, a Casa Gioiosa, sede del Parco, e ha tra i suoi obiettivi rafforzare la candidatura dell’Italia, della Sardegna e di Lula per l’Einstein Telescope.

Ma anche quest’anno l’evento algherese si caratterizzerà per un progetto, quello del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che nei terreni della famiglia Abbado, a Lazzaretto, vede la prospettiva della realizzazione dell’opera, costituita da tutti i 377 comuni sardi che vorranno donare ciascuno una pietra del proprio territorio, “simbolo rigenerativo di una nuova coesione sociale” come ribadisce Maria Gabriella Lay, principale ispiratrice dell’evento. All’iniziativa che coinvolge i comuni ha aderito ANCI Sardegna.

Mercoledì 17 saranno però protagonisti soprattutto i giovani: quelli della scuola “Progetto Città” insieme agli studenti di Urbanistica dell’Università di Sassari con sede ad Alghero, coordinati dalla Docente Silvia Serreli. Saranno loro ad animare la giornata che si aprirà alle ore 10, dopo il saluto del Presidente del Parco Raimondo Tilocca e del Direttore Mariano Mariani, i giovani racconteranno il loro impegno per la sostenibilità, per l’arte che alimenta la responsabilità sociale, per i corridoi universitari e le alleanze verso la sostenibilità. Forti della loro adesione all’appello del Segretario Generale ONU Antonio Guterres, la loro mobilitazione traccia un percorso in linea con l’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

A seguire, il momento istituzionale con i sindaci sull’Einstein Telescope, con lavori coordinati da Mario Bruno.

Nel pomeriggio, dalle 14.30, i workshop che riguarderanno il rapporto tra gli elementi naturali e antropici del territorio di Alghero nell’ambito della biodiversità; un significativo incontro tra il Maestro Elio Pulli e i giovani che realizzeranno un laboratorio ispirato alle ceramiche di Sant’Imbenia; l’impegno per sancire, attraverso la realizzazione di un puzzle, un patto per la sostenibilità fra tutti i partecipanti ed infine un vero e proprio laboratorio di progettazione partecipata sugli edifici storici nel Parco di Porto Conte, da riqualificare.

L’iniziativa, nell’ambito del Festival dell’ASVIS presieduta da Pierluigi Stefanini, è co-organizzata dall’Associazione Maestrale, dal DADU Università di Sassari, dalla Fondazione Pistoletto, dall’Organizzazione del Lavoro delle Nazioni Unite, dal Parco di Porto Conte, dal Comune di Alghero, dalla Provincia di Sassari, da Legambiente/Abbado e dal Comitato di Quartiere di Fertilia. L’ingresso è libero.

Ambiente, verso il nuovo appalto dei rifiuti: chiuso iter Commissioni

ALGHERO – Si è concluso nella giornata di martedì l’iter intrapreso dalla Commissione Ambiente per l’elaborazione delle linee guida che dovranno caratterizzare il prossimo capitolato del nuovo servizio di Igiene Urbana della città di Alghero. Un percorso di condivisione importante quello avviato dal mese di agosto scorso a seguito della presentazione di una proposta da parte dell’Assessore Andrea Montis, composta di circa 30 pagine con cui si è proceduto ad un’analisi del contesto territoriale, della popolazione residente, della produzione dei rifiuti e dell’impiantistica territoriale, per poi arrivare all’analisi dell’attuale contratto le cui molteplici carenze sono state affiancate da numerose proposte migliorative per lo scenario futuro. Dal ritiro notturno di alcune frazioni, all’aumento del personale preposto allo spazzamento e lavaggio (attualmente sottodimensionato per permettere il passaggio al PAP) fino alla creazione di un sistema continuativo di controllo e repressione degli illeciti. Queste solo alcune delle proposte presentate che più in generale mirano all’avvio al recupero di almeno il 75% del totale dei rifiuti raccolti, con l’obiettivo di migliorare l’inserimento urbanistico e ambientale del sistema di raccolta, agevolare la popolazione stanziale e turistica non stanziale nelle attività di conferimento dei rifiuti urbani differenziati, prevedendo un ammodernamento del sistema di raccolta attraverso la digitalizzazione dei processi, l’implementazione dei servizi di pulizia rendendo maggiormente elastici gli interventi in base alla stagionalità.

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutti i commissari indifferentemente, un lavoro reso agevole dalla proposta formulata di cui vado molto fiero perchè ha agevolato notevolmente i lavori su basi solide e concrete. Ringrazio anche il Presidente della Commissione Mulas che ha dedicato numerose sedute della commissione sapendo coinvolgere tutto il tessuto sociale, imprenditoriale ed economico. La tematica riguarda tutti, indifferentemente, per cui ritengo corretto lasciare a chi si troverà in seguito ad amministrare la miglior situazione possibile”. le parole dell’assessore all’Ambiente Andrea Montis. “Un lavoro certosino e propositivo per cui mi sento di ringraziare personalmente l’Assessore Montis e gli uffici per l’ottima base di proposta che hanno presentato, i commissari hanno saputo cogliere l’occasione senza distinzione presentando proposte migliorative e superando le abitudinarie divisioni, dimostrando quindi grande senso di responsabilità e attenzione alle esigenze della città. Un attenzione che merita di esser certificata, per questo ora il documento conclusivo riportante le linee guida, una volta revisionato, verrà sottoposto al voto dei commissari prima di essere inoltrato al progettista che dovrà tener conto degli indirizzi ricevuti per la realizzazione del nuovo capitolato” conclude il presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas. D’aiuto per la costruzione del nuovo capitolato, anche in termini di spendita di risorse, sarà il recente finanziamento con fondi PNRR ottenuto dall’amministrazione guidata dal sindaco Mario Conoci, che ha vinto un bando da 1 milione di euro e con cui si prevedono investimenti in attrezzature, innovazione tecnologica oltre alla realizzazione del nuovo centro del riuso.

Nuova pista ciclabile tra Maria Pia e Calich, consegnati i lavori

ALGHERO – Sono stati consegnati questa mattina all’impresa aggiudicataria la società C.L.M di Orosei i lavori del progetto denominato: “Completamento dei percorsi di fruizione dell’area umida del Calich”. Presenti oltre all’impresa e i progettisti il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca. Cento giorni quelli a disposizione per terminare le opere. Si tratta di un intervento a valere su fondi FSC (Fondo di sviluppo e coesione) per un importo complessivo di poco meno di 440 mila euro nell’ambito del più articolato progetto di sviluppo territoriale della rete metropolitana del nord Sardegna. Il progetto prevede delle opere funzionali a favorire la mobilità “lenta” attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici e ciclabili di avvicinamento alla fruizione dell’area umida del Calich.

In particolare verrà finalmente realizzata la bretella di collegamento tra la pista ciclabile di viale 1 maggio/via lido e viale Burruni attraverso l’area sportiva di Maria Pia. Ciò consentirà quindi attraverso una mobilità “lenta” di raggiungere l’area umida del Calich dove sono già presenti sentieri naturalistici e aree per l’osservazione faunistica e per lo svago. Prevista inoltre la realizzazione di una piccola area di sosta sempre su viale Burruni, nei pressi dell’accesso secondario del pala-congressi, funzionale alla fruizione dei sentieri naturali lungo la sponda del Calich e un collegamento sempre attraverso un sentiero interno ciclo-pedonale verso la litoranea per Fertilia. Il progetto è stato condiviso con l’Amministrazione comunale di Alghero con la quale il Parco di Porto Conte ha stretto un accordo di collaborazione e intenti sullo specifico progetto. “Grazie a questo intervento – commenta il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca – si potrà raggiungere dalla città, percorrendo la pista ciclabile cittadina, il primo avamposto della nostra area protetta cioè la laguna del Calich che già da tempo offre luoghi di interessante svago e godimento delle bellezze naturalistiche di questa importante area umida all’ingresso della città e qualificata dall’Unione Europea come zona di protezione speciale ai sensi della Direttiva Uccelli.”

Monitoraggio coste, Punta Negra: contrasto all’erosione

ALGHERO – Monitoraggio costante, contrasto e mitigazione dei fenomeni erosivi, così da favorire il ripristino, almeno parziale, della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia nella cala di Punta Negra, gioiello ambientale incastonato sulla costa algherese di Fertilia. E’ il progetto discusso e approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Alghero guidata dal sindaco Mario Conoci, su proposta dell’Assessorato all’Ambiente. “Prosegue un lavoro attento e costante a tutela delle spiagge e delle nostre coste – sottolinea Conoci – patrimonio ambientale di rara bellezza”. Tra le competenze amministrative del Comune di Alghero ricade la gestione di oltre 70 chilometri di coste e tra queste la spiaggia di Punta Negra, interessata da un importante processo erosivo generato da fattori naturali e antropici che hanno nel corso del tempo avuto effetti negativi. La particolare conformazione fisica e dimensionale definita a “tasca” della spiaggia, contribuisce ogni anno al depositarsi di grandi quantità di materiale vegetale, creando dei cumuli che soprattutto nel periodo invernale, riducono l’apporto naturale delle mareggiate di sedimenti fini e sabbia impedendo il deposito e contribuendo alla erosione. Inoltre, la cala subisce un costante fenomeno erosivo causato dalla pavimentazione dell’area retrostante alla spiaggia: durante le piogge infatti, l’area diventa corsia preferenziale di convogliamento e scorrimento delle acque superficiali che senza possibilità di essere assorbite dal terreno dilavano verso il mare e minano la conservazione e lo sviluppo della piccola duna naturale di retrospiaggia ancora presente. Fenomeno confermato dalle evidenze del Prof. Vincenzo Pascucci, professore ordinario di Geologia presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari.

“La Giunta ha quindi dato mandato agli uffici di procedere con ogni azione ed intervento ritenuta funzionale e necessaria al contrasto ed alla mitigazione dei fenomeni erosivi, con l’obiettivo di favorire il ripristino almeno parziale della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia di Punta Negra” sottolinea l’assessore all’Ambiente, Andrea Montis. Nel dettaglio si procederà alla realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica orientati al ripristino e la riqualificazione degli habitat naturali ante dunali, dunali e retrodunali, mediante accessi attrezzati, apposizione di barriere fisiche di delimitazione ed eliminazione delle specie vegetali alloctone, in difesa dalle azioni di natura meteomarine e antropiche che ne provocano il degrado (stabilizzazione del piede e del fronte duna e ripristino della continuità del cordone); saranno avviati interventi finalizzati alla protezione dell’arenile mediante la mitigazione dei processi di erosione dovuti al ruscellamento delle acque piovane sulle superfici dell’area retrodunale/retrospiaggia dello stesso arenile, ad oggi parzialmente interessata dalla presenza di un’area pavimentata sottoposta a divieto di sosta con Ordinanza n° 413 del 19/08/2021; Si interverrà infine con la rimozione della pavimentazione in cemento presente al fine di ristabilire i corretti equilibri di permeabilità idraulica e di consentire la rinaturalizzazione delle aree poste nel retro spiaggia riportandole alla condizione in cui si trovavano precedentemente alla impermeabilizzazione del piazzale precedentemente adibito a parcheggio. “Avviamo un processo di riqualificazione di un’area di pregio iniziando una rinaturalizzazione che parta dall’essenziale e che possa nel tempo restituire maggior bellezza a quei luoghi” conclude l’assessore Montis.

Polizia rurale, diversi illeciti sui rifiuti. Tolleranza zero dall’assessore Montis

ALGHERO – Dalla spazzatura gettata fuori orario ai rifiuti ingombranti abbandonati nelle isole ecologiche di Guardia Grande e Sant’Anna, fino alle discariche abusive e la mancata raccolta differenziata, a cui si aggiungono le violazioni contestate ai “pendolari dei rifiuti” per il conferimento da altri Comuni. Sono complessivamente 27 le violazioni accertate in soli 5 giorni, alcune delle quali già contestate ai trasgressori, mentre altre saranno notificate nei prossimi giorni per una cifra che si aggira intorno ai cinquemila euro. Le fattispecie sanzionatorie sono relative all’abbandono di rifiuti di provenienza domestica (400 euro), il deposito di ingombranti e rifiuti sulla sede stradale (200 euro), l’utilizzo di buste nere (170 euro), la mancata differenziazione dei rifiuti (200 euro) ed il deposito di ingombranti nelle isole ecologiche (170 euro). Per risalire ai responsabili i Barracelli, grazie agli operatori della Ciclat e al personale dell’Assessorato all’Ambiente, aprono i sacchetti abbandonati e ne controllano il contenuto: applicano la sanzione se vengono trovati documenti come ad esempio bollette, estratti conto che possano far risalire con ragionevole certezza al responsabile del non corretto smaltimento dei rifiuti.

Ma nel mirino del Comando Barracelli di Alghero è finito anche qualche residente in altre località: un fenomeno, questo, che interessa soprattutto le aree più periferiche della città, dove spesso i cittadini provenienti da altri Comuni limitrofi depositano o abbandonano i propri sacchetti. Un malcostume che a qualcuno è già costato una sanzione di 770 euro. “A partire dal 17 aprile, sulla base degli indirizzi operativi forniti dall’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Alghero, abbiamo avviato un’intensa attività di indagine e controllo su diverse aree sensibili del territorio algherese per accertare tutti quei comportamenti illeciti relativi allo smaltimento dei rifiuti domestici e non – commenta il Comandante dei Barracelli, Riccardo Paddeu – tolleranza zero verso coloro che non rispettano le norme dettate dal Comune di Alghero. Grazie anche all’utilizzo di sistemi di videosorveglianza forniti dall’Assessorato Comunale all’Ambiente l’attività di indagine e monitoraggio ha subito una forte accelerazione. Contiamo di aumentare i sistemi di videosorveglianza nell’agro anche per il controllo di altri illeciti e reati che rientrano nelle competenze della polizia rurale”.

Stazione monitoraggio del Calich, avviati i test dal Parco di Porto Conte

ALGHERO – Avviati i test per l’avvio operativo della stazione di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua all’interno della laguna del Calich. Il progetto rientra tra quelli finanziati dalla rete metropolitana del Nord Sardegna al Parco naturale regionale di Porto Conte che lo aveva già inserito tra gli obiettivi del contratto di laguna sottoscritto con il Comune di Alghero e numerosi altri enti a vario titolo competenti.

Nelle scorse settimane è entrata operativamente nella fase di test e sperimentazione la stazione galleggiante di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua presso la laguna del Calich. L’installazione tecnologica ha a bordo, oltre a una sonda multiparametrica che acquisisce dati utili per l’esame della qualità delle acque e dello stato di eutrofizzazione delle stesse, anche una moderna stazione di rilevamento dei dati fisici dell’aria. Tutti parametri che vengono acquisiti nelle 24 ore vengono trasferiti su una piattaforma web per una visione “in remoto” e in tempo reale. Il progetto che ha permesso il tutto, rientra tra quelli finanziati al Parco di Porto Conte dal fondo di sviluppo e coesione per il tramite della Rete metropolitana del Nord Sardegna per un importo complessivo di 167mila euro. Oltre l’installazione del sistema di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua, il progetto prevede anche l’acquisto di una imbarcazione equipaggiata di uno speciale sistema di insufflazione di aria compressa che ha lo scopo di risospendere al suo passaggio i primi centimetri del fondale della laguna. Un’operazione che ha lo scopo, se eseguita in particolari periodi dell’anno, di ridurre nei periodi successivi cioè quelli interessati dal potenziale bloom algale, la disponibilità di nutrienti per la proliferazione del fitoplancton e delle macro-alghe. Tale sistema è stato positivamente sperimentato in contesti lagunari molto più estesi come la laguna di Orbetello. La ri-sospensione di tali sedimenti, in buona sostanza, comporta un assorbimento del fosforo organico e la formazione di ossidi di ferro che si combinano con gli orto fosfati sottraendoli dalla colonna d’acqua. Il risultato finale è una minore disponibilità di fosforo per il fitoplancton e le macro alghe e dunque una minore proliferazione algale.

Il progetto era già stato inserito dal Parco di Porto Conte tra gli impegni sottoscritti nell’ambito del contratto di laguna portato avanti dal Comune di Alghero e al quale hanno aderito numerosi altri enti a vario titolo competenti nel più esteso bacino idrografico del Calich. “L’intervento messo a punto dai nostri uffici tecnici e finanziato dalla rete metropolitana del nord Sardegna-spiega il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca-ci permetterà di disporre di una lente di ingrandimento collocata all’interno della laguna Calich per monitorare le evoluzioni dello stato di salute della colonna d’acqua e contestualmente provare a contenere la proliferazione algale.” Il sistema è in fase avanzata di sperimentazione e collaudo tecnico di funzionamento delle attrezzature e si spera possa essere implementato con prossimi finanziamenti che il Parco spera di ottenere nei prossimi mesi. “Occorrerà infatti, prevedere almeno un’altra stazione di monitoraggio per avere una sufficiente garanzia dei dati acquisiti-precisa il direttore dell’Ente Parco Mariano Mariani- ma anche per evitare che una momentanea interruzione dovuta al malfunzionamento della sonda si perdano dati che invece possono essere acquisiti da una seconda già presente”.
Il Parco di Porto Conte dunque, con un preciso indirizzo gestionale ora vuole non perdere di vista cosa accade nella sensibile area umida, giocoforza collettore finale di una miriade di situazioni che però avvengono nell’esteso bacino idrografico e che si spera possano finalmente essere governate in maniera autorevole all’interno del contratto di laguna. Strumento strategico che il Comune di Alghero, dopo averlo promosso e fatto sottoscrivere ad una platea di enti e portatori d’interesse quasi quattro anni fa, vuole ora riaggiornarlo dandogli nuovo vigore.

Spiagge, dal centro a Fertilia: Alghero si fa trovare pronta

ALGHERO – Dal Centro storico a Fertilia. Alghero si fa trovare pronta per questo inizio di stagione con l’arrivo dei primi turisti. E proprio per questo da qualche giorno è entrata in azione la Beach tech 3000, considerata tra le migliori puliscispiaggia in circolazione ed elemento caratterizzante della proposta della Cooperativa Vosma che si è aggiudicata il servizio triennale di pulizia degli arenili della Riviera del Corallo. Dotata di sistema a due nastri di vagliatura con doppio setaccio vibrante, consente prestazioni particolarmente elevate. Il mezzo ha una capacità di carico per grandi quantità e detriti voluminosi, in grado di vagliare grandi aree di spiaggia che vengono pulite in modo rapido ed efficiente, con un rendimento di superficie fino a 30mila m²/h. E proprio in previsione della presenza di numerosi visitatori in occasione del ponte del 25 Aprile, sono stati posizionati i primi cestini nelle spiagge cittadine e nella pineta di Maria Pia. Dall’Assessorato all’Ambiente rendono noto, inoltre, che per queste due giornate è stato rinforzato il servizio di svuotamento dei cestini in centro. Gli operatori saranno presenti sino alle 22 di oggi e di domani con un occhio di riguardo anche per il grande afflusso previsto per i festeggiamenti di San Marco a Fertilia. In allegato il mezzo puliscispiaggia in azione a San Giovanni.

Rinnovo del Direttore Mariani, totalmente corretto l’operato del Presidente e del Direttivo

ALGHERO – Si è svolta ieri l’Assemblea straordinaria del Parco richiesta da nove componenti (Alivesi, Bruno, Cacciotto, Di Maio, Di Nolfo, Esposito, Piras, Pirisi Mimmo, Sartore) con unico punto all’ordine del giorno riguardante la durata del contratto del direttore. Al fine di evitare ricostruzioni fantasiose ed inaccettabili strumentalizzazioni politiche, che nulla dovrebbero avere a che fare con la gestione delle attività del Parco, si fornisce di seguito la posizione ufficiale del Presidente e del Consiglio direttivo. Dopo ampia discussione sulle motivazioni che hanno portato alla richiesta dei nove richiedenti l’Assemblea straordinaria, rappresentanti delle forze di opposizione in Consiglio Comunale, di procedere all’annullamento del decreto n. 15 del 29.12.2020 del Presidente del Parco ed alla conseguente ridefinizione della durata della proroga del Direttore “…sino e non oltre la scadenza del mandato dell’attuale Consiglio Comunale di Alghero/Assemblea del Parco”, si è pervenuti alle seguenti conclusioni.

A prescindere dal merito, dal punto di vista procedurale, la richiesta di annullamento del decreto n. 15 del 29.12.2020 del Presidente del Parco che, dando seguito al preciso indirizzo dell’Assemblea contenuto nella deliberazione n. 9 del 16.12.2020, sancisce una durata quinquennale della proroga di 5 anni del Direttore, non può essere accolta. Sono decorsi, infatti, i termini entro i quali i relativi atti amministrativi (Delibera dell’Assemblea e Decreto del Presidente) potevano essere, a pieno titolo, impugnati per fare valere eventuali contestazioni. Tali atti sono pertanto oggi validi ed efficaci a tutti gli effetti. In ogni caso, per un doveroso chiarimento nel merito sulla correttezza dell’operato dell’Assemblea, del Presidente e del Consiglio Direttivo, nel corso del dibattito è stato precisato e ricostruito tutto l’iter che ha portato l’Assemblea tenutasi il 16.12.2020 a deliberare in modo chiaro a favore di una proroga quinquennale del Direttore con 14 voti favorevoli, 5 contrari e nessun astenuto. Se è vero che la formulazione dell’articolo 5 dello Statuto sulla durata degli organi dell’Azienda Speciale si potrebbe prestare a diverse interpretazioni, è altrettanto vero che di questa interpretazione si è puntualmente discusso nel corso della seduta assembleare del 16.12.2020 in quanto sul tema già in passato, a fare data dal 2016, si era presentato il problema. Nel corso dell’Assemblea del 16.12.2020, a specifica domanda proprio di coloro che oggi contestano la durata quinquennale della proroga, fu precisamente chiarito che a fronte di approfondimenti giuridici già affrontati in passato per la durata dell’organo dei Collegio dei Revisori si concluse che la durata in carica non dovesse “…essere inferiore a cinque anni consecutivi, decorrenti dal momento della nomina e/o designazione degli stessi e ciò a prescindere da possibili ed eventuali interruzioni del mandato del Consiglio Comunale”.

Non corrisponde al vero pertanto, come affermano i Consiglieri richiedenti, che sia stata disattesa la reale volontà dell’Assemblea sulla durata della proroga perché prima del voto fu chiarita l’interpretazione quinquennale della stessa. Questo emerge chiaramente non solo dal verbale della stessa Assemblea, ma ancora più precisamente, dalla integrale registrazione della seduta avvenuta in modalità digitale a causa del COVID (https://www.youtube.com/watch?v=owfrSg4GZaw) dove dal minuto 48 fino al minuto 52, a specifiche domande dei Consiglieri Mimmo Pirisi e Roberto Ferrara, viene risposto in modo puntuale sulla durata quinquennale della proroga. Alla luce di quanto evidenziato nessun dubbio può esserci sulla correttezza tecnica, politica e morale dell’operato dell’Assemblea del Presidente e del Consiglio direttivo del Parco e sulla piena validità ed efficacia degli atti approvati. Resta il fatto che per il futuro è del tutto condivisibile che, come richiesto dall’Assemblea di ieri, vi sia un ulteriore approfondimento sulla interpretazione dell’articolo 5 dello Statuto del Parco acquisendo al proposito tutti i pareri dei competenti organi regionali.

VIDEO ASSEMBLEA DEL 2020:
https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/FMfcgzGsmDsbXqkmtRRDGKXWnzGFmmQb?projector=1

“Parco, rinnovo Mariani inopportuno: parere dell’Avvocature Regionale”

ALGHERO – “In seconda convocazione e in una sede poco opportuna si è tenuta stasera l’assemblea del parco di Porto Conte chiesta con formula di carattere urgente dai nove componenti dell’opposizione per discutere sulla leggibilità della delibera di proroga (con decreto del Presidente) che invece di indire un nuovo bando pubblico per individuare per titoli ed esami un nuovo Direttore Generale si è proceduto a suo tempo ad una proroga ( prevista dal regolamento ) ma che sulla base dell’articolo 5 dello statuto non poteva il rinnovo superare la conclusione del mandato amministrativo e non come invece è stata fatta per 5 anni superando di ben due anni la fine della legislatura, ed è proprio l’interpretazione dell’articolo 5 dello statuto che ha diviso i componenti dell’assemblea, se da una parte la maggioranza di centro destra ha ritenuto legittimo il rinnovo di 5 anni per l’opposizione invece non poteva superare la scadenza amministrativa ,su questo punto alla fine si è convenuto di chiedere alla avvocatura regionale una “interpretazione autentica della norma ” per dissipare questo dubbio, rimane comunque in piedi il tema dell’opportunità politica e morale di aver rinnovato l’incarico per un tempo superiore al tempo di permanenza della carica dei consiglieri del parco e in questo caso limitando nelle scelte e negli indirizzi politici ed amministrativi per ulteriori due anni i futuri amministratori del Parco”.

Mimmo Pirisi, capogruppo PD

Benessere Animale, lettera aperta dell’assessore Andrea Montis

ALGHERO – “L’enorme impegno profuso dal Comune di Alghero nella lotta al randagismo e, più in generale, a favore del benessere animale, ha prodotto negli anni notevoli riconoscimenti anche a livello nazionale, quali per ultimo il premio “Animali in città 2021”. Lo dicono i risultati del decimo rapporto nazionale di Legambiente in cui Alghero ha ottenuto il miglior piazzamento tra tutti i 656 comuni che hanno fornito dati nella valutazione dei 9 indicatori relativi al quadro delle specifiche regole. È però evidente che tutto ciò non è possibile con il solo forte impegno del personale comunale che opera nel Servizio Ambiente, o della Compagnia Barracellare, vi sono costi da sostenere che, per quanto si cerchi di contenerli, comunque devono trovare adeguata copertura. Faccio riferimento innanzitutto al mantenimento e alla cura dei cani ospitati presso il canile convenzionato, che mensilmente incide sulle casse comunali per una media di circa 30.000 euro, somma che è lievitata negli ultimi mesi non a causa dell’incremento del numero degli ospiti, ma per l’inflazione che ci ha costretti a riconoscere, giustamente, la variazione certificata dall’ISTAT, non essendo ovviamente immaginabile scaricare sul gestore l’aumento del costo sostenuto da loro stessi. Tra le azioni che richiedono un investimento, vi sono le sterilizzazioni incentivate: Dall’anno 2019 e sino al 2021 è stato possibile erogare a numerosi cittadini con ISEE ridotto un aiuto che consente di abbattere notevolmente il costo della sterilizzazione delle gatte e delle cagne, permettendo così di prevenire gravidanze indesiderate che, più di una volta, conducono ad abbandoni che per l’amministrazione regolarmente si traducono in un costo ben superiore all’ammontare del contributo stesso. Sono numerose le persone che continuamente chiedono di poter accedere a tale misura, ma che allo stato attuale è purtroppo priva di copertura finanziaria. Abbiamo anche potuto realizzare due aree di sgambamento sperimentali, attuando così la prima parte del più ampio ed ambizioso piano che prevede di realizzare spazi simili in ogni quartiere cittadino e a Fertilia, così come abbiamo acquistato tutte le attrezzature veterinarie necessarie ad allestire una sala da porre a disposizione dell’ASL di Sassari perché possa intervenire direttamente ad Alghero, per esempio, nella sterilizzazione dei gatti delle colonie, rendendo molto più veloce ed efficace l’azione, ma purtroppo il continuo lievitare dei costi in campo edilizio ci ha sinora impedito di fare alla struttura gli adeguamenti necessari. Questo “di più”, che fa davvero la differenza nella qualità dei servizi che il Comune può erogare, ha trovato copertura nel rimborso che la Regione (attraverso il servizio veterinario delle ASL) ha riconosciuto all’Amministrazione nel 2020, per i quali la nostra città è risultata essere prima in assoluto per ammontare ricevuto, definito sulla base di una serie di parametri che tengono conto della qualità e del livello di attività svolta. Da allora non sono pervenute ulteriori risorse: sappiamo che c’è stata una rivisitazione delle regole di attribuzione, sappiamo anche che vi sono state alcune riunioni tra i responsabili veterinari delle ASL sarde, ai quali è affidato il compito di verificare le rendicontazioni pervenute dai Comuni, e che Alghero ha sempre trasmesso per tempo, ma non si hanno più notizie dell’assegnazione del contributo, del quale mancano all’appello tre annualità e sta maturando la quarta. Sono risorse fondamentali senza le quali non ci è possibile effettuare tutta quella serie di investimenti programmati, i cui effetti positivi nel tempo si tradurranno non solo in un notevole miglioramento dei servizi disponibili per i proprietari di cani residenti stabilmente, ma anche in un ulteriore motivo perché il nostro territorio possa essere scelto come luogo privilegiato per trascorrere le vacanze in compagnia del proprio amico a quattro zampe, con chiare ed ovvie ricadute positive su tutto il tessuto economico. Allo stesso tempo gli investimenti si tradurrebbero in un contenimento della spesa futura: si pensi solo alla limitazione delle nascite e alla prevenzione degli abbandoni. Lancio quindi un appello alla Regione Sardegna: dia mandato urgente affinché le risorse arretrate vengano assegnate ed erogate con sollecitudine, consenta ai Comuni di proseguire nell’opera già intrapresa di lotta al randagismo e nel miglioramento dei servizi dedicati al benessere animale. Tutta l’Isola ne avrebbe un enorme beneficio”

Andrea Montis,
Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Alghero