Monitoraggio coste, Punta Negra: contrasto all’erosione

ALGHERO – Monitoraggio costante, contrasto e mitigazione dei fenomeni erosivi, così da favorire il ripristino, almeno parziale, della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia nella cala di Punta Negra, gioiello ambientale incastonato sulla costa algherese di Fertilia. E’ il progetto discusso e approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Alghero guidata dal sindaco Mario Conoci, su proposta dell’Assessorato all’Ambiente. “Prosegue un lavoro attento e costante a tutela delle spiagge e delle nostre coste – sottolinea Conoci – patrimonio ambientale di rara bellezza”. Tra le competenze amministrative del Comune di Alghero ricade la gestione di oltre 70 chilometri di coste e tra queste la spiaggia di Punta Negra, interessata da un importante processo erosivo generato da fattori naturali e antropici che hanno nel corso del tempo avuto effetti negativi. La particolare conformazione fisica e dimensionale definita a “tasca” della spiaggia, contribuisce ogni anno al depositarsi di grandi quantità di materiale vegetale, creando dei cumuli che soprattutto nel periodo invernale, riducono l’apporto naturale delle mareggiate di sedimenti fini e sabbia impedendo il deposito e contribuendo alla erosione. Inoltre, la cala subisce un costante fenomeno erosivo causato dalla pavimentazione dell’area retrostante alla spiaggia: durante le piogge infatti, l’area diventa corsia preferenziale di convogliamento e scorrimento delle acque superficiali che senza possibilità di essere assorbite dal terreno dilavano verso il mare e minano la conservazione e lo sviluppo della piccola duna naturale di retrospiaggia ancora presente. Fenomeno confermato dalle evidenze del Prof. Vincenzo Pascucci, professore ordinario di Geologia presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari.

“La Giunta ha quindi dato mandato agli uffici di procedere con ogni azione ed intervento ritenuta funzionale e necessaria al contrasto ed alla mitigazione dei fenomeni erosivi, con l’obiettivo di favorire il ripristino almeno parziale della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia di Punta Negra” sottolinea l’assessore all’Ambiente, Andrea Montis. Nel dettaglio si procederà alla realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica orientati al ripristino e la riqualificazione degli habitat naturali ante dunali, dunali e retrodunali, mediante accessi attrezzati, apposizione di barriere fisiche di delimitazione ed eliminazione delle specie vegetali alloctone, in difesa dalle azioni di natura meteomarine e antropiche che ne provocano il degrado (stabilizzazione del piede e del fronte duna e ripristino della continuità del cordone); saranno avviati interventi finalizzati alla protezione dell’arenile mediante la mitigazione dei processi di erosione dovuti al ruscellamento delle acque piovane sulle superfici dell’area retrodunale/retrospiaggia dello stesso arenile, ad oggi parzialmente interessata dalla presenza di un’area pavimentata sottoposta a divieto di sosta con Ordinanza n° 413 del 19/08/2021; Si interverrà infine con la rimozione della pavimentazione in cemento presente al fine di ristabilire i corretti equilibri di permeabilità idraulica e di consentire la rinaturalizzazione delle aree poste nel retro spiaggia riportandole alla condizione in cui si trovavano precedentemente alla impermeabilizzazione del piazzale precedentemente adibito a parcheggio. “Avviamo un processo di riqualificazione di un’area di pregio iniziando una rinaturalizzazione che parta dall’essenziale e che possa nel tempo restituire maggior bellezza a quei luoghi” conclude l’assessore Montis.

Polizia rurale, diversi illeciti sui rifiuti. Tolleranza zero dall’assessore Montis

ALGHERO – Dalla spazzatura gettata fuori orario ai rifiuti ingombranti abbandonati nelle isole ecologiche di Guardia Grande e Sant’Anna, fino alle discariche abusive e la mancata raccolta differenziata, a cui si aggiungono le violazioni contestate ai “pendolari dei rifiuti” per il conferimento da altri Comuni. Sono complessivamente 27 le violazioni accertate in soli 5 giorni, alcune delle quali già contestate ai trasgressori, mentre altre saranno notificate nei prossimi giorni per una cifra che si aggira intorno ai cinquemila euro. Le fattispecie sanzionatorie sono relative all’abbandono di rifiuti di provenienza domestica (400 euro), il deposito di ingombranti e rifiuti sulla sede stradale (200 euro), l’utilizzo di buste nere (170 euro), la mancata differenziazione dei rifiuti (200 euro) ed il deposito di ingombranti nelle isole ecologiche (170 euro). Per risalire ai responsabili i Barracelli, grazie agli operatori della Ciclat e al personale dell’Assessorato all’Ambiente, aprono i sacchetti abbandonati e ne controllano il contenuto: applicano la sanzione se vengono trovati documenti come ad esempio bollette, estratti conto che possano far risalire con ragionevole certezza al responsabile del non corretto smaltimento dei rifiuti.

Ma nel mirino del Comando Barracelli di Alghero è finito anche qualche residente in altre località: un fenomeno, questo, che interessa soprattutto le aree più periferiche della città, dove spesso i cittadini provenienti da altri Comuni limitrofi depositano o abbandonano i propri sacchetti. Un malcostume che a qualcuno è già costato una sanzione di 770 euro. “A partire dal 17 aprile, sulla base degli indirizzi operativi forniti dall’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Alghero, abbiamo avviato un’intensa attività di indagine e controllo su diverse aree sensibili del territorio algherese per accertare tutti quei comportamenti illeciti relativi allo smaltimento dei rifiuti domestici e non – commenta il Comandante dei Barracelli, Riccardo Paddeu – tolleranza zero verso coloro che non rispettano le norme dettate dal Comune di Alghero. Grazie anche all’utilizzo di sistemi di videosorveglianza forniti dall’Assessorato Comunale all’Ambiente l’attività di indagine e monitoraggio ha subito una forte accelerazione. Contiamo di aumentare i sistemi di videosorveglianza nell’agro anche per il controllo di altri illeciti e reati che rientrano nelle competenze della polizia rurale”.

Stazione monitoraggio del Calich, avviati i test dal Parco di Porto Conte

ALGHERO – Avviati i test per l’avvio operativo della stazione di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua all’interno della laguna del Calich. Il progetto rientra tra quelli finanziati dalla rete metropolitana del Nord Sardegna al Parco naturale regionale di Porto Conte che lo aveva già inserito tra gli obiettivi del contratto di laguna sottoscritto con il Comune di Alghero e numerosi altri enti a vario titolo competenti.

Nelle scorse settimane è entrata operativamente nella fase di test e sperimentazione la stazione galleggiante di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua presso la laguna del Calich. L’installazione tecnologica ha a bordo, oltre a una sonda multiparametrica che acquisisce dati utili per l’esame della qualità delle acque e dello stato di eutrofizzazione delle stesse, anche una moderna stazione di rilevamento dei dati fisici dell’aria. Tutti parametri che vengono acquisiti nelle 24 ore vengono trasferiti su una piattaforma web per una visione “in remoto” e in tempo reale. Il progetto che ha permesso il tutto, rientra tra quelli finanziati al Parco di Porto Conte dal fondo di sviluppo e coesione per il tramite della Rete metropolitana del Nord Sardegna per un importo complessivo di 167mila euro. Oltre l’installazione del sistema di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua, il progetto prevede anche l’acquisto di una imbarcazione equipaggiata di uno speciale sistema di insufflazione di aria compressa che ha lo scopo di risospendere al suo passaggio i primi centimetri del fondale della laguna. Un’operazione che ha lo scopo, se eseguita in particolari periodi dell’anno, di ridurre nei periodi successivi cioè quelli interessati dal potenziale bloom algale, la disponibilità di nutrienti per la proliferazione del fitoplancton e delle macro-alghe. Tale sistema è stato positivamente sperimentato in contesti lagunari molto più estesi come la laguna di Orbetello. La ri-sospensione di tali sedimenti, in buona sostanza, comporta un assorbimento del fosforo organico e la formazione di ossidi di ferro che si combinano con gli orto fosfati sottraendoli dalla colonna d’acqua. Il risultato finale è una minore disponibilità di fosforo per il fitoplancton e le macro alghe e dunque una minore proliferazione algale.

Il progetto era già stato inserito dal Parco di Porto Conte tra gli impegni sottoscritti nell’ambito del contratto di laguna portato avanti dal Comune di Alghero e al quale hanno aderito numerosi altri enti a vario titolo competenti nel più esteso bacino idrografico del Calich. “L’intervento messo a punto dai nostri uffici tecnici e finanziato dalla rete metropolitana del nord Sardegna-spiega il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca-ci permetterà di disporre di una lente di ingrandimento collocata all’interno della laguna Calich per monitorare le evoluzioni dello stato di salute della colonna d’acqua e contestualmente provare a contenere la proliferazione algale.” Il sistema è in fase avanzata di sperimentazione e collaudo tecnico di funzionamento delle attrezzature e si spera possa essere implementato con prossimi finanziamenti che il Parco spera di ottenere nei prossimi mesi. “Occorrerà infatti, prevedere almeno un’altra stazione di monitoraggio per avere una sufficiente garanzia dei dati acquisiti-precisa il direttore dell’Ente Parco Mariano Mariani- ma anche per evitare che una momentanea interruzione dovuta al malfunzionamento della sonda si perdano dati che invece possono essere acquisiti da una seconda già presente”.
Il Parco di Porto Conte dunque, con un preciso indirizzo gestionale ora vuole non perdere di vista cosa accade nella sensibile area umida, giocoforza collettore finale di una miriade di situazioni che però avvengono nell’esteso bacino idrografico e che si spera possano finalmente essere governate in maniera autorevole all’interno del contratto di laguna. Strumento strategico che il Comune di Alghero, dopo averlo promosso e fatto sottoscrivere ad una platea di enti e portatori d’interesse quasi quattro anni fa, vuole ora riaggiornarlo dandogli nuovo vigore.

Spiagge, dal centro a Fertilia: Alghero si fa trovare pronta

ALGHERO – Dal Centro storico a Fertilia. Alghero si fa trovare pronta per questo inizio di stagione con l’arrivo dei primi turisti. E proprio per questo da qualche giorno è entrata in azione la Beach tech 3000, considerata tra le migliori puliscispiaggia in circolazione ed elemento caratterizzante della proposta della Cooperativa Vosma che si è aggiudicata il servizio triennale di pulizia degli arenili della Riviera del Corallo. Dotata di sistema a due nastri di vagliatura con doppio setaccio vibrante, consente prestazioni particolarmente elevate. Il mezzo ha una capacità di carico per grandi quantità e detriti voluminosi, in grado di vagliare grandi aree di spiaggia che vengono pulite in modo rapido ed efficiente, con un rendimento di superficie fino a 30mila m²/h. E proprio in previsione della presenza di numerosi visitatori in occasione del ponte del 25 Aprile, sono stati posizionati i primi cestini nelle spiagge cittadine e nella pineta di Maria Pia. Dall’Assessorato all’Ambiente rendono noto, inoltre, che per queste due giornate è stato rinforzato il servizio di svuotamento dei cestini in centro. Gli operatori saranno presenti sino alle 22 di oggi e di domani con un occhio di riguardo anche per il grande afflusso previsto per i festeggiamenti di San Marco a Fertilia. In allegato il mezzo puliscispiaggia in azione a San Giovanni.

Rinnovo del Direttore Mariani, totalmente corretto l’operato del Presidente e del Direttivo

ALGHERO – Si è svolta ieri l’Assemblea straordinaria del Parco richiesta da nove componenti (Alivesi, Bruno, Cacciotto, Di Maio, Di Nolfo, Esposito, Piras, Pirisi Mimmo, Sartore) con unico punto all’ordine del giorno riguardante la durata del contratto del direttore. Al fine di evitare ricostruzioni fantasiose ed inaccettabili strumentalizzazioni politiche, che nulla dovrebbero avere a che fare con la gestione delle attività del Parco, si fornisce di seguito la posizione ufficiale del Presidente e del Consiglio direttivo. Dopo ampia discussione sulle motivazioni che hanno portato alla richiesta dei nove richiedenti l’Assemblea straordinaria, rappresentanti delle forze di opposizione in Consiglio Comunale, di procedere all’annullamento del decreto n. 15 del 29.12.2020 del Presidente del Parco ed alla conseguente ridefinizione della durata della proroga del Direttore “…sino e non oltre la scadenza del mandato dell’attuale Consiglio Comunale di Alghero/Assemblea del Parco”, si è pervenuti alle seguenti conclusioni.

A prescindere dal merito, dal punto di vista procedurale, la richiesta di annullamento del decreto n. 15 del 29.12.2020 del Presidente del Parco che, dando seguito al preciso indirizzo dell’Assemblea contenuto nella deliberazione n. 9 del 16.12.2020, sancisce una durata quinquennale della proroga di 5 anni del Direttore, non può essere accolta. Sono decorsi, infatti, i termini entro i quali i relativi atti amministrativi (Delibera dell’Assemblea e Decreto del Presidente) potevano essere, a pieno titolo, impugnati per fare valere eventuali contestazioni. Tali atti sono pertanto oggi validi ed efficaci a tutti gli effetti. In ogni caso, per un doveroso chiarimento nel merito sulla correttezza dell’operato dell’Assemblea, del Presidente e del Consiglio Direttivo, nel corso del dibattito è stato precisato e ricostruito tutto l’iter che ha portato l’Assemblea tenutasi il 16.12.2020 a deliberare in modo chiaro a favore di una proroga quinquennale del Direttore con 14 voti favorevoli, 5 contrari e nessun astenuto. Se è vero che la formulazione dell’articolo 5 dello Statuto sulla durata degli organi dell’Azienda Speciale si potrebbe prestare a diverse interpretazioni, è altrettanto vero che di questa interpretazione si è puntualmente discusso nel corso della seduta assembleare del 16.12.2020 in quanto sul tema già in passato, a fare data dal 2016, si era presentato il problema. Nel corso dell’Assemblea del 16.12.2020, a specifica domanda proprio di coloro che oggi contestano la durata quinquennale della proroga, fu precisamente chiarito che a fronte di approfondimenti giuridici già affrontati in passato per la durata dell’organo dei Collegio dei Revisori si concluse che la durata in carica non dovesse “…essere inferiore a cinque anni consecutivi, decorrenti dal momento della nomina e/o designazione degli stessi e ciò a prescindere da possibili ed eventuali interruzioni del mandato del Consiglio Comunale”.

Non corrisponde al vero pertanto, come affermano i Consiglieri richiedenti, che sia stata disattesa la reale volontà dell’Assemblea sulla durata della proroga perché prima del voto fu chiarita l’interpretazione quinquennale della stessa. Questo emerge chiaramente non solo dal verbale della stessa Assemblea, ma ancora più precisamente, dalla integrale registrazione della seduta avvenuta in modalità digitale a causa del COVID (https://www.youtube.com/watch?v=owfrSg4GZaw) dove dal minuto 48 fino al minuto 52, a specifiche domande dei Consiglieri Mimmo Pirisi e Roberto Ferrara, viene risposto in modo puntuale sulla durata quinquennale della proroga. Alla luce di quanto evidenziato nessun dubbio può esserci sulla correttezza tecnica, politica e morale dell’operato dell’Assemblea del Presidente e del Consiglio direttivo del Parco e sulla piena validità ed efficacia degli atti approvati. Resta il fatto che per il futuro è del tutto condivisibile che, come richiesto dall’Assemblea di ieri, vi sia un ulteriore approfondimento sulla interpretazione dell’articolo 5 dello Statuto del Parco acquisendo al proposito tutti i pareri dei competenti organi regionali.

VIDEO ASSEMBLEA DEL 2020:
https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/FMfcgzGsmDsbXqkmtRRDGKXWnzGFmmQb?projector=1

“Parco, rinnovo Mariani inopportuno: parere dell’Avvocature Regionale”

ALGHERO – “In seconda convocazione e in una sede poco opportuna si è tenuta stasera l’assemblea del parco di Porto Conte chiesta con formula di carattere urgente dai nove componenti dell’opposizione per discutere sulla leggibilità della delibera di proroga (con decreto del Presidente) che invece di indire un nuovo bando pubblico per individuare per titoli ed esami un nuovo Direttore Generale si è proceduto a suo tempo ad una proroga ( prevista dal regolamento ) ma che sulla base dell’articolo 5 dello statuto non poteva il rinnovo superare la conclusione del mandato amministrativo e non come invece è stata fatta per 5 anni superando di ben due anni la fine della legislatura, ed è proprio l’interpretazione dell’articolo 5 dello statuto che ha diviso i componenti dell’assemblea, se da una parte la maggioranza di centro destra ha ritenuto legittimo il rinnovo di 5 anni per l’opposizione invece non poteva superare la scadenza amministrativa ,su questo punto alla fine si è convenuto di chiedere alla avvocatura regionale una “interpretazione autentica della norma ” per dissipare questo dubbio, rimane comunque in piedi il tema dell’opportunità politica e morale di aver rinnovato l’incarico per un tempo superiore al tempo di permanenza della carica dei consiglieri del parco e in questo caso limitando nelle scelte e negli indirizzi politici ed amministrativi per ulteriori due anni i futuri amministratori del Parco”.

Mimmo Pirisi, capogruppo PD

Benessere Animale, lettera aperta dell’assessore Andrea Montis

ALGHERO – “L’enorme impegno profuso dal Comune di Alghero nella lotta al randagismo e, più in generale, a favore del benessere animale, ha prodotto negli anni notevoli riconoscimenti anche a livello nazionale, quali per ultimo il premio “Animali in città 2021”. Lo dicono i risultati del decimo rapporto nazionale di Legambiente in cui Alghero ha ottenuto il miglior piazzamento tra tutti i 656 comuni che hanno fornito dati nella valutazione dei 9 indicatori relativi al quadro delle specifiche regole. È però evidente che tutto ciò non è possibile con il solo forte impegno del personale comunale che opera nel Servizio Ambiente, o della Compagnia Barracellare, vi sono costi da sostenere che, per quanto si cerchi di contenerli, comunque devono trovare adeguata copertura. Faccio riferimento innanzitutto al mantenimento e alla cura dei cani ospitati presso il canile convenzionato, che mensilmente incide sulle casse comunali per una media di circa 30.000 euro, somma che è lievitata negli ultimi mesi non a causa dell’incremento del numero degli ospiti, ma per l’inflazione che ci ha costretti a riconoscere, giustamente, la variazione certificata dall’ISTAT, non essendo ovviamente immaginabile scaricare sul gestore l’aumento del costo sostenuto da loro stessi. Tra le azioni che richiedono un investimento, vi sono le sterilizzazioni incentivate: Dall’anno 2019 e sino al 2021 è stato possibile erogare a numerosi cittadini con ISEE ridotto un aiuto che consente di abbattere notevolmente il costo della sterilizzazione delle gatte e delle cagne, permettendo così di prevenire gravidanze indesiderate che, più di una volta, conducono ad abbandoni che per l’amministrazione regolarmente si traducono in un costo ben superiore all’ammontare del contributo stesso. Sono numerose le persone che continuamente chiedono di poter accedere a tale misura, ma che allo stato attuale è purtroppo priva di copertura finanziaria. Abbiamo anche potuto realizzare due aree di sgambamento sperimentali, attuando così la prima parte del più ampio ed ambizioso piano che prevede di realizzare spazi simili in ogni quartiere cittadino e a Fertilia, così come abbiamo acquistato tutte le attrezzature veterinarie necessarie ad allestire una sala da porre a disposizione dell’ASL di Sassari perché possa intervenire direttamente ad Alghero, per esempio, nella sterilizzazione dei gatti delle colonie, rendendo molto più veloce ed efficace l’azione, ma purtroppo il continuo lievitare dei costi in campo edilizio ci ha sinora impedito di fare alla struttura gli adeguamenti necessari. Questo “di più”, che fa davvero la differenza nella qualità dei servizi che il Comune può erogare, ha trovato copertura nel rimborso che la Regione (attraverso il servizio veterinario delle ASL) ha riconosciuto all’Amministrazione nel 2020, per i quali la nostra città è risultata essere prima in assoluto per ammontare ricevuto, definito sulla base di una serie di parametri che tengono conto della qualità e del livello di attività svolta. Da allora non sono pervenute ulteriori risorse: sappiamo che c’è stata una rivisitazione delle regole di attribuzione, sappiamo anche che vi sono state alcune riunioni tra i responsabili veterinari delle ASL sarde, ai quali è affidato il compito di verificare le rendicontazioni pervenute dai Comuni, e che Alghero ha sempre trasmesso per tempo, ma non si hanno più notizie dell’assegnazione del contributo, del quale mancano all’appello tre annualità e sta maturando la quarta. Sono risorse fondamentali senza le quali non ci è possibile effettuare tutta quella serie di investimenti programmati, i cui effetti positivi nel tempo si tradurranno non solo in un notevole miglioramento dei servizi disponibili per i proprietari di cani residenti stabilmente, ma anche in un ulteriore motivo perché il nostro territorio possa essere scelto come luogo privilegiato per trascorrere le vacanze in compagnia del proprio amico a quattro zampe, con chiare ed ovvie ricadute positive su tutto il tessuto economico. Allo stesso tempo gli investimenti si tradurrebbero in un contenimento della spesa futura: si pensi solo alla limitazione delle nascite e alla prevenzione degli abbandoni. Lancio quindi un appello alla Regione Sardegna: dia mandato urgente affinché le risorse arretrate vengano assegnate ed erogate con sollecitudine, consenta ai Comuni di proseguire nell’opera già intrapresa di lotta al randagismo e nel miglioramento dei servizi dedicati al benessere animale. Tutta l’Isola ne avrebbe un enorme beneficio”

Andrea Montis,
Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Alghero

Pulizia e decoro a Maria coi Giovani in Fermento ed Espai Alguer

ALGHERO – Gran bella giornata dedicata alla cura e sistemazione delle aree verdi del Parco di Maria Pia quella andata in scena ieri, domenica, ad Alghero, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Espai Alguer, che nasce con l’obiettivo di rilanciare l’area verde che, oltre ad essere a disposizione della cittadinanza, ospita numerose società sportive e attività. L’iniziativa è stata organizzata insieme ai giovani inseriti nel progetto “Never Neet – Giovani in fermento”, iniziativa cofinanziata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, con il Comune di Alghero capofila e guidati dalla cooperativa sociale Ecotoni Onlus, partner del progetto. Presenti numerosi cittadini attivi, associazioni e imprenditori. “Voglio ringraziare a nome mio e di tutta la città tutti i partecipanti, le associazioni sportive, le attività e le strutture ricettive della zona che hanno collaborato a questa lodevole iniziativa” le parole del sindaco Mario Conoci. In allegato alcuni scatti dell’iniziativa.

Decoro e verde a Maria Pia, arriva il progetto Never Neet con Espai Alguer

ALGHERO – E’ prevista per la giornata di sabato 15 aprile l’iniziativa dedicata alla cura e sistemazione delle aree verdi del Parco di Maria Pia, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Espai Alguer, nell’ambito del progetto “Never Neet – Giovani in fermento” col Comune di Alghero capofila e guidati dalla cooperativa sociale Ecotoni Onlus, partner del progetto.

Dopo l’esperienza positiva e partecipata dello scorso 14 gennaio, questo sabato 15 aprile è in programma il secondo appuntamento con l’iniziativa dedicata alla cura e sistemazione delle aree verdi del Parco di Maria Pia, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Espai Alguer. L’associazione è nata con la finalità di rilanciare il parco di Maria Pia dove insistono numerose società sportive e aree verdi a disposizione della cittadinanza. Questa seconda edizione è stata organizzata insieme ai giovani inseriti nel progetto “Never Neet – Giovani in fermento” (Avviso Fermenti in Comune – ANCI – Iniziativa cofinanziata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale) con il Comune di Alghero capofila, e guidati dalla cooperativa sociale Ecotoni Onlus, partner del progetto.

L’appuntamento per tutti coloro che volessero partecipare all’iniziativa è per sabato 15 aprile alle ore 8 presso la Club House dell’Amatori Rugby Alghero, in via degli Amici del Rugby n. 3. Da qui, armati di buona volontà, si comincerà a ripulire e sistemare, anche con apposita attrezzatura, le aree verdi, soffermandosi in maniera particolare su queste tappe: via Campania, via della Tramontana, via Francesco Costantino, via degli Amici del Rugby, viale Europa fronte “Parco Caporal Maggiore Scelto Gian Marco Manca”, via Umbria e più in generale le zone adiacenti al parco di Maria Pia. All’iniziativa hanno già aderito le seguenti realtà del territorio: Amatori Rugby Alghero, Tigri Baseball, Catalana Baseball, Tennis Club Alghero, ASD Roman Club, Alghero Calcio, APD Cuccureddu 1969, La Pergola Srl, Hotel Mistral, Hotel Oasis, Padel Club Maria Pia, PGS e Camping Mariposa. Per ulteriori informazioni si può inviare una mail all’indirizzo espaialguer.mpia@gmail.com o visitare la pagina Facebook APS Espai Alguer Maria Pia.

“No ad un impianto eolico vicino a Su Nuraxi”

CAGLIARI – “Ho voluto partecipare personalmente a questa assemblea per manifestare il mio dissenso contro l’installazione di un impianto eolico a ridosso del complesso nuragico, unico sito Unesco attualmente presente in Sardegna”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, in occasione dell’incontro promosso da Coldiretti sull’installazione di un impianto eolico vicino al complesso nuragico “Su Nuraxi” di Barumini.
“Ho anche ribadito la posizione della Regione Sardegna in riferimento alla politica energetica nazionale, ricordando come l’impugnazione del ‘Decreto Energia’ abbia consentito, con l’avvento del Governo Meloni, l’avvio di un’interlocuzione serrata, al fine di raggiungere un accordo sulla modifica che includa una corretta pianificazione territoriale e adeguate misure di compensazione per la Sardegna”, ha aggiunto l’assessore Porcu.

“Siamo consapevoli che la Sardegna sarà chiamata a fare la sua parte nella transizione energetica, nell’interesse complessivo della Nazione – ha continuato l’Assessore della Difesa dell’ambiente – ma questo deve avvenire con una concertazione che, partendo dalle comunità locali, consenta di individuare le aree idonee. Partendo dapprima dai siti già compromessi ed evitando di intaccare, quanto più possibile, il territorio che può e deve essere destinato preliminarmente allo sviluppo agricolo, pastorale e turistico, fondamentale per l’economia isolana”.
“L’attuale quadro autorizzatorio è frutto di un impianto normativo, fortemente voluto dal Governo Draghi, per il raggiungimento di obiettivi imposti dall’Unione europea. Perciò, stiamo lavorando a stretto contatto con il Governo Meloni per consentire alla Sardegna di giocare un ruolo centrale nella programmazione energetica, anche con il riconoscimento di adeguati ristori economici, direttamente in favore della Regione, in misura superiore al 3%, attualmente riconosciuto ai Comuni, che possano consentire un’efficace e immediata riduzione dei costi energetici per tutti i residenti nell’Isola”, ha concluso l’assessore Porcu.